LA RIPICCA DEI PADRONI DI ESSELUNGA, CASSA INTEGRAZIONE PER 200 CORRIERI E FACCHINI DEL POLO MILANESE IN SCIOPERO
Cassa integrazione per 200 lavoratori e lavoratrici che operano nella logistica
per Esselunga. E’ questo l’annuncio dei vertici padronali del supermercato
lombardo dopo una settimana di sciopero e dopo la rottura del tavolo di
trattative, svoltosi la scorsa settimana in Prefettura a Milano.
“Una mossa che punta a dividere i lavoratori“, fa sapere il sindacato di
categoria Filt Cgil dopo la decisione di Esselunga di mettere in cassa
integrazione 200 corrieri e facchini dello stabilimento di via Cassio Dione a
Milano. Si protesta per un salario dignitoso, modifica degli orari massacranti,
camion in pessime condizioni, sicurezza nel trasporto e movimentazione merci e
contro quelli che la Filt Cgil Milano e Lombardia definisce come “comportamenti
aziendali discriminatori e pratiche gestionali arbitrarie”.
Intanto il sindacato lombardo fa sapere che domani, mercoledì 30 aprile alle ore
10, si terrà un presidio davanti alla sede legale di Esselunga, in via
Giambologna 1 a Limito di Pioltello (MI). “Nonostante il protrarsi della
protesta – si legge in un comunicato -, l’azienda continua a mantenere un
silenzio assordante e rifiuta ogni confronto, sia a livello nazionale che
territoriale”.
L’intervista a Agostino Mazzola, funzionario Filt Cgil Milano e Lombardia del
dipartimento merci. Ascolta o scarica.