Il “regolamento EDIP”, cioè ‘Programma per l’industria europea della difesa’ approvato dal Parlamento UE
Alla votazione di oggi, 25 novembre 2025, 457 deputati, che insieme a 33
astenuti hanno ‘sorpassato’ i 148 contrari, hanno deliberato a favore del testo
che determina regole e procedure dell’assegnazione di 1,5 miliardi di euro
stanziati allo scopo, ovvero con cui potenziare la capacità produttiva e
rafforzare il comparto dell’industria della difesa dell’unione, favorire gli
appalti congiunti e aumentare il sostegno all’Ucraina.
A premessa del testo programmatico è ricordato che
– i capi di Stato o di governo dell’Unione “riuniti a Versailles l’11 marzo
2022, si sono impegnati a rafforzare le capacità di difesa europee”
– nel 2023 il Consiglio europeo, “dopo aver preso in considerazione i lavori
svolti per dare attuazione alla dichiarazione di Versailles dell’11 marzo 2022 e
alla bussola strategica per la sicurezza e la difesa approvata dal Consiglio il
21 marzo 2022, ha sottolineato che occorre fare di più per conseguire gli
obiettivi dell’Unione di aumentare la prontezza alla difesa”
e, posto che
> Il ritorno di un conflitto ad alta intensità causata dalla guerra di
> aggressione non provocata e ingiustificata della Russia nei confronti
> dell’Ucraina ha un impatto negativo sulla sicurezza dell’Unione e degli Stati
> membri e richiede un aumento significativo della capacità degli Stati membri
> di rafforzare le proprie capacità di difesa.
>
> Il deterioramento a lungo termine della sicurezza regionale e mondiale
> richiede un cambiamento radicale della portata della base industriale e
> tecnologica di difesa europea (European Defence Technological and Industrial
> Base – EDTIB) e della velocità con cui questa è in grado di sviluppare e
> produrre l’intera gamma di capacità militari.
viene affermato che
> Per conseguire tale prontezza e difendere l’Unione, un’industria europea della
> difesa forte, resiliente,
> innovativa e competitiva rappresenta un prerequisito.
Precisando che “La base industriale europea della difesa è composta da grandi
società multinazionali, aziende a media capitalizzazione e oltre 2˙000 piccole e
medie imprese, che insieme raggiungono un fatturato annuo complessivo stimato a
circa 70 miliardi €, il comunicato diramato oggi dall’ufficio stampa del
Parlamento Europeo informa che, applicando “il principio Buy European” e per
“incentivare l’acquisto di prodotti per la difesa europei”, in EPID è stabilito
che “per essere ammissibili ai finanziamenti, il costo dei loro componenti
provenienti da paesi terzi non associati non può superare il 35 % del costo
totale stimato dei componenti”.
Specificando che dell’intera somma di 1,5 miliardi destinata al programma EDIP,
300 milioni € sono “stanziati a favore dello strumento di sostegno per
l’Ucraina” e che è stata trovata un’intesa riguardo all’assegnazione,
“attraverso contributi finanziari supplementari”, di “indicativamente almeno 150
milioni €” destinati per la “creazione di un fondo per accelerare la
trasformazione delle catene di approvvigionamento della difesa (lo strumento
FAST)”, il comunicato annuncia che, “grazie a contributi aggiuntivi provenienti
dallo strumento di azione per la sicurezza dell’Europa (SAFE)” e, inoltre,
“grazie alla possibilità di reindirizzare e riassegnare i fondi non spesi”
trovando il modo di “sfruttare appieno il potenziale del dispositivo per la
ripresa e la resilienza“, “i deputati sono riusciti a ottenere più fondi per il
bilancio del programma”.
Il comunicato spiega come gli europarlamentari sono giunti a questi risultati a
partire dal 5 marzo 2024, “quando la Commissione ha proposto il regolamento
relativo al programma per l’industria europea della difesa (EDIP) per garantire
la prontezza industriale nel settore della difesa” e mirando a raggiungere
l’obiettivo di “colmare il divario tra le misure di emergenza a breve termine,
come il regolamento sul sostegno alla produzione di munizioni (ASAP) e
lo strumento per il rafforzamento dell’industria europea della difesa mediante
appalti comuni (EDIRPA), attraverso un approccio più strutturale e a lungo
termine”.
Il comunicato inoltre riferisce le dichiarazioni di alcuni esponenti della
Commissione per la sicurezza e la difesa:
* la presidente, Marie-Agnes Strack-Zimmermann (Renew, Germania) – “Il
Programma europeo per l’industria della difesa (EDIP) segna un passo
importante verso un approccio più efficiente, più rapido e autenticamente
europeo agli appalti nel settore della difesa e al rafforzamento delle
capacità di difesa europee. È concepito per avere un impatto duraturo,
fungendo da punto di riferimento per le iniziative future e plasmando il modo
in cui la cooperazione europea nella produzione della difesa sarà organizzata
oltre il 2027”
* François-Xavier Bellamy (PPE, Francia) – “Questo programma rappresenta un
importante passo avanti per la sicurezza del continente europeo e per lo
sviluppo della nostra industria della difesa. Dopo decenni di pericolose
dipendenze che hanno messo a rischio la sovranità delle nostre democrazie e
la protezione dei nostri Paesi, il programma EDIP invertirà la dipendenza
dalle importazioni che ha prevalso in Europa. Rafforzerà in modo concreto la
nostra base industriale, consentendoci di garantire autonomamente che le
nostre forze armate dispongano dei mezzi necessari per svolgere il loro
mandato”
* Raphaël Glucksmann (S&D, Francia) – “L’EDIP è il primo strumento dell’UE in
materia di difesa che sia veramente europeo. Di fronte alla guerra su vasta
scala della Russia contro il nostro vicinato e ai ripetuti attacchi contro i
nostri stessi Paesi, dobbiamo rafforzare i nostri sistemi di difesa comuni e
incrementare collettivamente le nostre capacità di difesa. L’EDIP ci
consentirà di costruire un’Europa più resiliente e sovrana, attraverso
investimenti congiunti, appalti comuni dal settore tecnologico e industriale
europeo della difesa, e un’ulteriore integrazione delle industrie della
difesa ucraine ed europee. Questo è essenziale per garantire che possiamo
proteggere le nostre democrazie in modo efficace e autonomo”.
Redazione Italia