Sara Reginella / Il marketing di ogni guerra
La manipolazione dell’informazione negli ultimi anni ha raggiunto livelli
inverosimili, fin dall’avvento della stampa, per poi proseguire con la
diffusione dei mass media e toccando l’apice con l’evoluzione della tecnologia.
E non parliamo solo di “fake news” perché i social di oggi sono sfruttati da
politici, giornalisti e “intellettuali” per portare il pubblico dalla propria
parte. Questa nuova collana della Dedalo, diretta da Luciano Canfora, filologo,
storico e saggista che non credo abbia bisogno di presentazioni, si chiama
“Orwell” e si propone – come affermato dal curatore – un compito di verità che
si distingua dalla informazione “mainstream”, omologata per creare un pensiero
corrente.
Nel breve saggio che apre la collana Sara Reginella, psicoterapeuta, giornalista
e regista, intende farci riflettere su come i media, senza eccezione alcuna,
abbiano mistificato le informazioni del conflitto russo-ucraino. L’autrice ha
visitato il Donbass e il Donetsk la prima volta nel 2017 – sono poi seguite
altre visite più recenti –, trovandosi di fronte a una situazione che
l’Occidente aveva nascosto. Nella zona gli abitanti di lingua russa hanno subito
le vessazioni e l’oppressione del governo ucraino fin dal 2014, l’anno del colpo
di stato: le pensioni pagate in ritardo, la mancanza di beni di prima necessità,
l’obbligo di parlare ucraino negli uffici pubblici, hanno trascinato la
minoranza russofona in un degrado economico, culturale e sociale senza
precedenti.
Reginella ha descritto la situazione mesi prima “dell’operazione speciale” con
Donbass. La guerra fantasma, un romanzo-reportage che informava sullo stato
delle cose. L’occidente e l’America nascondevano il conflitto in atto per non
inimicarsi un governo filoccidentale. La promessa di non espansione della Nato
verso est fatte dopo la caduta del muro di Berlino dimenticate. L’autrice
anconetana non vuole convincerci su chi abbia ragione o meno, ma mostrarci come
l’informazione sia stata nascosta e poi manipolata per meri interessi economici
e politici. Sulla stessa falsariga sono stati trattati il conflitto
arabo-israeliano, la guerra del Golfo con le famose armi di distruzione di massa
dell’Iraq poi smentite e la guerra dei Balcani per polverizzare la ex
Jugoslavia. Reginella si muove su più fronti con immediatezza e semplicità, con
parole chiare e nette che rendono piacevole e scorrevole la lettura. I governi
autoritari e conservatori usano la manipolazione dell’informazione per plasmare
il popolo a loro uso e costume, per tacciare le voci dissonanti di terrorismo:
un espediente per eliminare e screditare il dissenso in una società, Europa e
resto del mondo compresi, che si sta avviando verso un futuro sempre più
dispotico.
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