IUPALS: Opportunità bloccate per student3 Palestinesi in Italia
Si conclude nel peggiore dei modi l’offerta italiana del programma del
MAECI/CRUI denominato IUPALS, destinato a studenti/studentesse o laureat3
palestinesi per usufruire di borse di studio in un ateneo italiano e lasciare
così l’inferno.
Per dieci di queste/i 150 “aventi titolo”, che peraltro hanno superato un
percorso ad ostacoli con clausole quasi vessatorie, per non dire ridicole, non è
possibile portare al seguito il/la proprio figlio/a.
La storia di Maha, architetta a Gaza, rimasta in Palestina col marito e il
figlio, è esemplificativa di una forma “pelosa” di aiuto umanitario, ad uso e
consumo dell’ufficio stampa del Ministero degli esteri più che alle persone
interessate, esattamente come si è fatto con i feriti gravi che arrivati in
Italia sono stati sparpagliati in varie strutture ospedaliere o di accoglienza,
tanto quello che contava era raccontare che un “tot” di persone erano state
salvate dall’inferno.
Se poi i numeri di questo umanitarismo col freno a mano risulta risibile, o le
modalità sono alquanto discutibili, per la comunicazione mainstream conta poco.
Qui un approfondimento su www.pressenza.com.
Stefano Bertoldi, Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle
università