I pastori che fanno rifiorire la terra in Senegal
In Senegal un gruppo di pastori sta sperimentando il “mob grazing”,
un’innovativa tecnica pensata per rigenerare pascoli degradati, aumentare la
biodiversità e migliorare l’assorbimento dell’acqua in ambienti semi-aridi.
Nello specifico si tratta di pascolare gli animali in spazi ristretti invece che
in un terreno dispersivo, per brevi periodi, spostandoli poi su nuovi terreni.
Un modo per fare respirare il suolo e favorirne la rinascita. Lo riporta il
Guardian.
L’intervento pilota del “mob grazing” è stato guidato negli ultimi mesi da
Ibrahima Ka, capo del villaggio di Thignol. L’obiettivo è quello di rigenerare
le praterie degradate dal sovrapascolo e dalla siccità dovuta ai cambiamenti
climatici, migliorando la biodiversità e la capacità del suolo di trattenere
acqua.
Quello dei terreni degradati e aridi è un problema irrisolto nel Paese.
Secondo il dottor Tamsir Mbaye, direttore del Pastoralism and Dryland Centre un
terzo dei pascoli del Senegal è degradato, con poca erba e rari alberi. Le cause
principali sono il sovrapascolo e le piogge irregolari provocate dal cambiamento
climatico.
Dopo soli 18 mesi, i primi risultati sono incoraggianti: grazie al mob grazing
sono tornate specie di erbe e insetti scomparse da decenni.
Nonostante questi primi buoni risultati, gli scienziati sono ancora scettici nel
considerare questo metodo la soluzione definitiva per rigenerare i pascoli. Si
tratta ancora di una sperimentazione e, secondo il Guardian, occorre trovare un
equilibrio per evitare di danneggiare il suolo. Se applicato nel modo giusto può
diventare un espediente efficace per affrontare la crisi climatica, anche in
zone più aride del continente.
Africa Rivista