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La propaganda russofoba inizia a fare acqua
Articolo di Gastel Etzwane Come era prevedibile, sul web c’è stato un vero proliferare di fake niuz sull’andamento della guerra in ucraina che, ormai sappiamo, non è iniziata nel 2022 con la Russia che ha dichiarato una Operazione Speciale ma bensi, dal 2014 con la strage di Odessa fatta dai nazionalisti ucraini del battaglione nazista Azov, l’invasione del Donbass con relativa uccisione dei civili e la disattesa dei protocolli di Minsk. Ad oggi, sui social è molto attivo l’operato di alcuni pseudo “Giornalai” come Jacoboni o Fattorini che hanno preso in mano la propaganda ucraina. Postano continuamente notizie anti Russe dove esaltano gli ucraini quando colpiscono con un fiammiferino le fabbriche di carburanti Russe per poi, piangere quando giustamente la Russia lascia letteralmete al buio gli ucraini. Jacoboni che prova ad accollare l’attentato del Crocus all’isis   La notizia dei Russi che combattono con le pale data da Open di Mentana. Accanto a questi pseudo giornalai si affiancano i tanti nerds forgiatisi su lunghe ed estenuanti “Partite On Line a Call Of Duty” come Ivan Grieco e Mirko Campochiari che si ergono ad esperti di guerra ed eserciti salvo poi, non azzeccarne una. oggi vi introduco un personaggio analfoliberale che a guardarlo in faccia già si capisce tutto, parlo di Mirko Campochiari aka Parabellum che all’inizio dell’operazione speciale Russa non faceva una propaganda cosi spietata per la vittoria ucraina anzi. Ci ha pensatro il Marrucci di Ottolina TV a rendergli il ben servito su un video ma non solo, anche Andrea Lombardi sul suo canale youtube ha diversi video sul personaggio e anche sul canale youtube di Dazibao c’è qualcosa che riguarda Parabellum. Questo sopra è uno spezzone del video che Ottolina TV ha dedicato alla questione della propaganda antirussa in Italia, bene, Mirko Campochiari, citato con un suo video dove spiegava che l’operazione speciale della Russia era giusta per tutto quello spiegato ad inizio articolo, ha chiesto ed ottenuto da youtube la rimozione del video che riportiamo integralmente. Purtroppo il web non perdona, si ritrova tutto di quanto si è detto in passato. Ora vediamo che cosa si inventeranno i vari Fattorini, Jacoboni, Puente e Orlowsky quando questa guerra sarà finita ovviamente con l’acquisizione dei territori conquistati da parte della Russia. Mirko Campochiari credo che abbia pestato una grossa… The post La propaganda russofoba inizia a fare acqua first appeared on CSOA CORTO CIRCUITO.
Roberto è VIVO e lotta insieme a noi.
ROBERTO SCIALABBA VIVE NELLE NOSTRE LOTTE! Il 28 febbraio 1978 i fascisti dei Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR) uccidono il compagno Roberto Scialabba, militante comunista e rivoluzionario del quartiere di Cinecittà. Di lui, dopo la sua uccisione per mano fascista, i compagni del quartiere scrissero “Roberto era un compagno che lottava, come tutti noi, contro l’emarginazione che Stato e polizia gli imponevano. E’ caduto da partigiano sotto il fuoco fascista!”. Anche quest’anno ci sarà un presidio per ricordare Roberto, per rinnovare la continuità con Il suo impegno militante e per fare del suo ricordo un momento di raccoglimento e riflessione sugli obiettivi e i compiti attuali della lotta antifascista. Ai tempi del governo Meloni dei nostalgici del fascismo del secolo scorso e delle sue manovre per soffiare sulla guerra tra poveri ricorrendo alla solita propaganda razzista. Ne sono la prova proprio Cinecittà e i suoi abitanti più poveri, divenuti bersaglio nell’ultimo mese di una vomitevole campagna mediatica che tace speculazioni e sprechi in atto nel quartiere e aizza i sentimenti delle masse popolari contro gli ultimi, a cominciare da chi è costretto ad occupare. Ai tempi del coinvolgimento dell’Italia nella nuova guerra mondiale forsennatamente alimentata da USA, UE e sionisti d’Israele e della guerra interna che quotidianamente in Italia falcidia una media di 4 lavoratori che muoiono uccisi sul loro posto di lavoro come ci rammenta da ultimo la strage dei cantieri Esselunga di Firenze. Ai tempi dell’eroica lezione che la resistenza palestinese dal 7 ottobre ’23 sta impartendo ai popoli del mondo, facendo scuola di come le masse popolari ovunque nel mondo devono e possono passare all’attacco e che i nemici dei popoli sono tigri di carta. PER QUESTO, PER ALTRO E PER TUTTO INVITIAMO A PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE MERCOLEDì 28 FEBBRAIO ALLE ORE 17.00 IN PIAZZA SAN GIOVANNI BOSCO IN MEMORIA DI ROBERTO SCIALABBA LOTTARE CONTRO IL FASCISMO E’ UNA BATTAGLIA DI CIVILTA’! E’ PARTE DELLA COSTRUZIONE DI UNA NUOVA SOCIETA’! Le compagne e i compagni di Cinecittà The post Roberto è VIVO e lotta insieme a noi. first appeared on CSOA CORTO CIRCUITO.
Omar e la sua Famiglia. Una VITA senza casa
Omar ha 24 anni e vive con sua madre e suo fratello nella periferia Est di Roma, senza acqua e senza corrente elettrica. Spostandosi di casa in casa, ha passato la vita in una situazione di disagio abitativo e psicologico, pagando spesso subaffitti in nero. Eravamo andati a trovarlo a febbraio: a distanza di mesi, la situazione è solo peggiorata. Martedì 27 febbraio a Roma ci sarà un nuovo picchetto antisfratto all’alba, per accompagnare Omar e la sua famiglia nella snervante attesa della polizia e dell’ufficiale giudiziario. Omar è uno dei membri dell’Assemblea di autodifesa dagli sfratti; oggi ha venticinque anni, ha una disabilità, e sin da piccolo subisce le conseguenze psicologiche delle “soluzioni” inadeguate proposte dalle istituzioni per chi non può entrare nel mercato immobiliare. La sua famiglia ha vissuto per anni in diversi centri di emergenza, “residence” e Caat, le strutture dove il Comune di Roma ammassa le persone senza casa. Ecco cosa il comune di Roma offre agli sfrattati, nell’anno del Giubileo, quando cioè tre miliardi di euro del Pnrr verranno spesi per adattare la città all’accoglienza dei pellegrini, mentre nulla si spende per le case popolari. «Anche se lavori, con gli stipendi che ci sono oggi paghi l’affitto e muori di fame». Per tutta la vita, Omar è stato costretto a spostarsi di casa in casa, pagando subaffitti in nero e vivendo in una situazione di disagio abitativo e psicologico. Oggi Omar ha 24 anni, studia economia all’università e abita a Roma, in un appartamento senza luce né gas, insieme a sua madre e suo fratello. Due video che descrivono con le parole di Omar la situazione della sua famiglia. https://www.youtube.com/watch?v=JC5xmOtGvWk https://www.youtube.com/watch?v=7Yim8kvnfFw&t=1s The post Omar e la sua Famiglia. Una VITA senza casa first appeared on CSOA CORTO CIRCUITO.