Il Comitato Aria Pulita Tomenone chiede attenzione sul caso Montello
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta inviata dal Comitato Aria Pulita
Tomenone a GreenPlanner sull’insostenibile convivenza con un’azienda che produce
miasmi e ha in progetto la costruzione di un nuovo inceneritore: la Montello
SPA.
“Gentile direttore”, inizia così la lettera aperta che il Comitato Aria Pulita
Tomenone ci ha inviato per parlare della loro annosa situazione di un territorio
che già altamente inquinato.
La posizione della nostra testata è chiara: finché ci saranno dei rifiuti da
smaltire, questi vanno smaltiti al meglio attraverso il ricorso a nuove
tecnologie – sicure e sostenibili – e a km zero (non ha senso caricare sui treni
la spazzatura per spostarla da Regione a regione, sen non addirittura a Nazioni
diverse).
Dunque, anche i cittadini devono impegnarsi a diminuire i propri rifiuti e non
cadere nelle logiche “not in my back yard”.
Detto ciò, la lettera aperta del Comitato Aria Pulita Tomenone è chiara ed è
nostro dovere deontologico pubblicarla lasciando a Montello lo stesso spazio di
replica nel caso lo voglia fare.
Anche se dubitiamo visto che abbiamo ricevuto una mail a seguito di un paio di
chiacchierate telefoniche con Paolo Ferrari, amministratore delegato della
Montello, che dice:
“La Montello S.p.A. ha sempre creduto, e crede tutt’oggi, che non spetti ai
singoli cittadini, ma alle sole Autorità amministrative e agli Enti competenti,
svolgere verifiche, valutazioni e istruttorie, soprattutto se di natura tecnica,
per garantire la piena compatibilità dell’attività svolta con la disciplina di
settore e le autorizzazioni all’esercizio”.
Noi invece crediamo nel diritto all’espressione dei cittadini che si impegnano
perché l’ambiente in cui vivono sia sano. Ed ecco quello che ci ha scritto il
Comitato Aria Pulita Tomenone:
Gentile direttore, la ringraziamo per aver scelto di ascoltarci.
Quella che segue non è solo una denuncia: è la fotografia di una comunità che,
da anni, vive prigioniera dei miasmi e dell’incertezza, e che chiede soltanto
una cosa semplice e fondamentale: poter respirare.
Chi siamo e cosa viviamo
Siamo cittadini di Montello, Bagnatica, Costa di Mezzate, Brusaporto, Gorlago,
Albano Sant’Alessandro e San Paolo d’Argon.
Da troppo tempo conviviamo con odori insopportabili, notti in cui tenere le
finestre chiuse è obbligatorio, irritazioni agli occhi, nausea, mal di gola.
Sono episodi quotidiani, documentati e ripetuti.
Nel 2021 Arpa Lombardia ha definito questi miasmi “non tollerabili”,
individuando come fonte l’impianto della Montello Spa. Nonostante ciò, la
situazione non è stata risolta.
Il nuovo fronte: l’inceneritore
Come se i miasmi non bastassero, ora è in corso l’iter per la realizzazione di
un termovalorizzatore/inceneritore nello stesso sito industriale. La nostra
risposta è chiara: No.
Perché prima di autorizzare un nuovo impianto serve trasparenza, serve salute,
servono dati. Non promesse.
Cosa chiediamo, senza giri di parole:
• Monitoraggi reali e pubblici, non solo sugli odori ma sugli inquinanti
aerodispersi.
• Interventi urgenti per fermare i miasmi già ora.
• Blocco del progetto dell’inceneritore finché non esisteranno studi sanitari
indipendenti e una partecipazione vera della comunità.
Una comunità che non sta in silenzio
Non siamo un comitato improvvisato. Siamo una rete organizzata e competente. In
due settimane abbiamo raccolto 5.200 firme contro il nuovo inceneritore
(febbraio 2024).
In piazza, il 4 ottobre 2025, siamo scesi in 1500 insieme a Sindaci e
amministratori.
Abbiamo presentato 547 osservazioni tecniche al progetto dell’inceneritore e tre
osservazioni redatte da Terra Aria, Isde, Legambiente Basso Sebino con i quali
continuiamo a presentare osservazioni supportate anche da Legambiente Basso
Sebino.
Abbiamo scritto al Presidente della Repubblica.
41 sindaci (i Comuni sono: Alzano Lombardo; Azzano San Paolo; Bagnatica; Berzo
San Fermo; Bianzano; Bolgare; Borgo di Terzo; Brusaporto; Calcinate; Carobbio
degli Angeli; Casazza; Cavernago; Cenate Sopra; Cenate Sotto; Chiuduno; Costa di
Mezzate; Endine Gaiano; Entratico; Gaverina Terme; Gorlago; Gorle; Grassobbio;
Grone; Luzzana; Monasterolo del Castello; Nembro; Orio al Serio; Pradalunga;
Ranica; Ranzanico; Scanzorosciate; Seriate; Spinone al Lago; Telgate; Torre
Boldone; Torre de’ Roveri; Trescore Balneario; Vigano San Martino; Villa di
Serio; Zandobbio) della zona hanno espresso il loro NO formale al nuovo impianto
con una lettera aperta inviata prima alla Provincia.
Questa è la forza di una comunità che ha deciso di non arrendersi.
Perché le chiediamo di raccontare la nostra storia: perché ciò che viviamo non
riguarda solo noi: riguarda il principio stesso di tutela della salute pubblica.
Riguarda il diritto di ogni cittadino a respirare aria pulita e a vivere senza
paura degli odori che entrano in casa la notte.
La nostra è una battaglia civile, ambientale e sanitaria. Una battaglia che
merita di essere raccontata.
Grazie per il suo lavoro e per l’attenzione che vorrà dedicare a questa vicenda.
Con stima,
Comitato Aria Pulita Tomenone
https://www.greenplanner.it/2025/11/17/comitato-aria-pulita-tomenone-caso-montello/
Redazione Sebino Franciacorta