Stella Maris – Le ombre di una sentenza che condanna gli operatori ma assolve i livelli apicali
Il 4 novembre scorso il Tribunale di Pisa ha emesso la sentenza sui
maltrattamenti nei confronti delle persone disabili ospitate nella struttura
Stella Maris di Montalto di Fauglia.
Così, dopo un lungo ed estenuante percorso processuale che ha visto Famiglie ed
Associazioni seguire l’iter giudiziario, senza perdere nessuna della sue
delicate e dolorose fasi, è stata riconosciuta la responsabilità penale di dieci
operatori (ma non dei medici della struttura) per i maltrattamenti perpetrati
ai danni degli ospiti della Stella Maris e la stessa Fondazione è stata ritenuta
civilmente (ma non penalmente) responsabile.
Le pene inflitte vanno dai quattro mesi ai quattro anni di reclusione e
l’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici con la condanna al pagamento
dei danni a favore delle parti civili.
La sentenza lascia insoddisfatte le Famiglie delle persone abusate e maltrattate
e delle Associazioni più attente e vicine ai familiari, tra cui il Telefono
Viola, che ha seguito il processo ed è stato concretamente rappresentato
dall’avvocato Gioacchino Di Palma in tutte le sue fasi, perché hanno ravvisato,
nella mancata condanna dei medici interni alla struttura, una torsione delle
responsabilità penali e civili di tutte e tutti coloro che hanno in affidamento
persone fragili e non solo dell’anello più “debole” della struttura in cui sono
“ristrette”.
Non a caso, infatti, dopo la pubblicazione della sentenza la Fondazione IRCCS
Stella Maris ha fatto pervenire alla stampa un comunicato in cui si esprime
soddisfazione per il riconoscimento della completa estraneità dei medici
responsabili del Centro Riabilitativo di Montalto di Fauglia, assolti insieme al
direttore sanitario.
Il Telefono Viola esprime vicinanza e solidarietà ai familiari delle vittime
degli abusi, comprendendone delusione, amarezza e sconforto per una giustizia
che ancora una volta, nei casi di abusi psichiatrici, non ascolta la voce dei
più deboli, ma proprio per questo, in un momento di generale arretramento nella
difesa dei diritti di tutte le persone private della libertà personale invita a
mantenere alta l’attenzione partecipando alle attività delle associazioni e
affiancandole.
Con il Centro Ascolto e gli operatori volontari che ne fanno parte, il Telefono
Viola, da parte sua , continua a svolgere attività di tutela e supporto per
tutti coloro che si rivolgono all’Associazione, raccogliendo le innumerevoli
denunce che quotidianamente vengono rappresentate.
Anna Grazia Stammati (Presidente Telefono Viola)