Stop Rwm: “Valutazione d’impatto ambientale” negativa subito per l’ampliamento dello Stabilimento Rwm
Pubblichiamo il comunicato diffuso ieri, 14 novembre 2025, dal “Cagliari Social
Forum” e dal “Comitato sardo di solidarietà con la Palestina”.
GIOVEDÌ 20 NOVEMBRE A PARTIRE DALLE ORE 9.30 PRESIDIO DAVANTI ALLA
SOVRINTENDENZA AI BENI AMBIENTALI IN VIA CESARE BATTISTI, 2
E dalle ore 11.00 davanti alla GIUNTA REGIONALE IN VIALE TRENTO
Dichiaravano di non produrre esplosivi, ma non era vero, così la società RWM ha
potuto ampliare il suo stabilimento senza la necessaria Valutazione di Impatto
Ambientale (VIA). Sappiamo che gli esplosivi e gli ordigni militari prodotti da
RWM vengono impiegati nelle peggiori guerre che insanguinano il pianeta, ma i
funzionari dei comuni, della Provincia e della Regione Sardegna hanno voluto
credere alle false dichiarazioni dell’azienda, sino a quando, a novembre 2021,
una sentenza del Consiglio di Stato ha ristabilito la verità: lo stabilimento
RWM di Domusnovas-Iglesias produce esplosivi, è a elevato rischio di incidente,
e il suo ampliamento doveva essere sottoposto a VIA obbligatoria preliminare.
La sentenza del C.d.S. ha annullato le licenze edilizie, quindi i lavori di
ampliamento, con i relativi scavi, sbancamenti e costruzioni, che risultano
quindi essere abusivi. Anziché demolire le opere abusive e ripristinare lo stato
dei luoghi, la RWM ha deciso però, nel 2022, di chiedere una Valutazione di
Impatto Ambientale a lavori compiuti (una VIA ex post), interpretandola come una
sorta di sanatoria. La VIA ex post è durata tre anni, nel corso dei quali la RWM
ha continuato ad apportare ulteriori modifiche al suo stabilimento, vanificando
di fatto il procedimento.
L’istruttoria per la VIA ex-post dell’ampliamento RWM è ormai conclusa, manca
solo il parere finale della Giunta Regionale, che si dovrà comunque esprimere
entro la metà del prssimo mese di dicembre, secondo quanto stabilito da una
recente sentenza del TAR della Sardegna.
A causa delle gravi carenze istruttorie, dovute alle informazioni parziali e
lacunose fornite dall’azienda, e dei gravi impatti ambientali comunque emersi,
la Valutazione finale per l’Impatto Ambientale dovuto all’ampliamento RWM non
potrà che essere NEGATIVO.
Fra le tante motivazioni ne ricordiamo alcune. Buona parte degli ampliamenti è
stata realizzata in aree a rischio idrogeologico molto elevato, dove, per
ragioni di sicurezza, vige il divieto assoluto di edificazione.
* Sono stati violati numerosi vincoli paesaggistici che tutelano l’area, senza
che fosse mai nemmeno acquisito il parere obbligatorio e vincolante della
Soprintendenza di Cagliari in merito all’ampliamento nel suo complesso.
* Non è mai stato presentato un progetto unitario e organico del piano di
ampliamento, né un elenco completo di tutti gli impatti dovuti alle
numerosissime opere realizzate, in termini di scavi, sbancamenti, distruzione
della vegetazione, impermeabilizzazione dei suoli, …
In queste condizioni la procedura di VIA non può che avere un esito NEGATIVO. In
caso contrario si tratterebbe solo dell’ennesimo favore a chi fa profitti
fabbricando e vendendo ordigni di morte, oltre che un cedimento alle indebite
pressioni governative esercitate in questi mesi.
1. Può una Regione che detiene il primato di servitù militari a livello
nazionale concedere una VIA positiva ad una fabbrica di morte che produce
armi da esportarle in tutti i teatri di guerra?
2. Cosa succederebbe se il torrente sulle cui rive si affaccia lo stabilimento
RWM esondasse ed uscisse dagli argini?
3. Perché credere a un’azienda che dichiara di voler salvare il Sulcis dalla
crisi, propagandando a ogni piè sospinto numeri iperbolici per le maestranze
alle sue dipendenze, ma che poi risulta avere appena 102 dipendenti assunti?
Un’azienda che ricorre sistematicamente al lavoro precario e interinale,
pronta a sbarazzarsene appena cala la richiesta di ordigni?
Il giorno 20 di novembre non andremo per scontrarci con la Presidente Todde ma
per sapere quali sono le intenzioni della Giunta in proposito.
Noi continueremo A VIGILARE.
L’invito alla partecipazione è rivolto a tutte le associazioni, partiti,
sindacati e singoli cittadini che non si vogliono piegare alla logica del
ricatto occupazionale e alla logica colonialista che continua a sfruttarci in
nome del profitto
Cagliari Social Forum
COMITATO SARDO DI SOLIDARIETÀ CON LA PALESTINA
Redazione Sardigna