Una proposta di legge per “istituzionalizzare” la gentilezza
La gentilezza nasce da gesti semplici, ogni giorno. La gentilezza è attenzione
agli altri, è coltivare l’equilibrio tra il proprio benessere e quello della
comunità, è rispetto delle regole, quale fondamento di una convivenza serena e
civile ed è cura per ciò che ci circonda e ci rigenera. Essere gentili significa
partecipare quotidianamente e con responsabilità alla vita della Comunità,
trasformando le intenzioni in azioni e contribuendo a costruire insieme, passo
dopo passo, un domani migliore, riconoscendo che la ricchezza nasce
dall’incontro delle differenze. La gentilezza è portare in armonia mente, cuore
ed emozioni e richiede l’esercizio dell’ascolto e il rispetto della diversità di
pensiero. Sono questi alcuni dei valori del Movimento Italiano per la
Gentilezza-MIG, nato a Parma nel 2000 grazie ai coniugi Aiassa e oggi guidato da
Palermo con l’impegno di Natalia Re, quale punto di riferimento italiano del
World Kindness Movement,
L’obiettivo del Movimento Italiano per la Gentilezza è semplice e ambizioso:
rendere la gentilezza protagonista della quotidianità, nella convinzione che la
gentilezza non sia fragilità, ma energia trasformativa, capace di cambiare
relazioni, comunità e persino intere città. Con il programma “Il Valore della
Gentilezza”, ispirato all’Agenda ONU 2030, il MIG agisce in ambiti cruciali,
quali: sanità fatta di umanità e non solo di tecnica; giustizia come equità e
dignità per tutti; spazi urbani accoglienti e sostenibili; educazione che forma
cittadini consapevoli; uguaglianza globale nei diritti e nelle opportunità.
Volontari, ambasciatori e testimoni portano avanti questo messaggio ogni giorno.
Qui il Decalogo della Gentilezza messo a punto dal Movimento Italiano per la
Gentilezza.
Quest’anno il MIG celebra un traguardo importante: il 25° anniversario
dell’Assemblea Costitutiva. Un percorso fatto di passione, di impegno civile, di
piccoli gesti che nel tempo hanno costruito comunità, fiducia e speranza. E
proprio in questi giorni si celebra la Settimana della Gentilezza (la Giornata
della Gentilezza si è celebrata ieri 13 novembre in tutto il mondo), diventata
molto più di sette giorni: un tempo diffuso, un abbraccio collettivo che si
allunga e si moltiplica nelle piazze, nelle scuole, nelle istituzioni e nei
cuori. Gentilezza che quest’anno è stata già celebrata a Palermo, Cirò Marina,
Napoli, Genova, Castelfranco, Santena (TO), Tordandrea (PG), Fabriano (AN) e in
tante altre occasioni dove la gentilezza si è fatta incontro, dialogo e
testimonianza viva e che il 15 Novembre farà tappa a Roma e a Milano.
E nei giorni scorsi su impulso del MIG (la presidente Natalia Re è stata in
audizione presso la Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio,
nonché su ogni forma di violenza di genere, il 15 ottobre scorso), è stato
presentato un disegno di legge sulla gentilezza come strumento sociale e
antidoto alla violenza e l’istituzione del Servizio Nazionale degli Educatori di
Strada, figure professionali dedicate alla prevenzione delle condotte violente e
alla ricostruzione del tessuto sociale nei contesti più fragili. La proposta di
legge punta ad introdurre la gentilezza come 13° indicatore BES (Benessere Equo
e Sostenibile), al pari degli altri parametri che definiscono la qualità della
vita dei cittadini. Alla proposta di legge si affiancano anche due testi
collegati, il primo rivolto al mondo dell’istruzione e che ha l’obiettivo di
promuovere la gentilezza come metodo educativo e di prevenzione del bullismo
anche online e l’altro rivolto al mondo del lavoro e alla pubblica
amministrazione in particolare, con l’obiettivo di favorire ambienti
professionali inclusivi e rispettosi, liberi da molestie e discriminazioni. Come
parte integrante della proposta è stata sviluppata anche una “Carta dei Sei
Valori della Gentilezza” composta da sei principi fondamentali: rispetto,
ascolto, solidarietà, equità, pazienza e generosità. La Carta è stata pensata
per essere usata per orientare le politiche pubbliche, dalla gestione dei
servizi sociali alla promozione della cultura, fino alla definizione delle
politiche economiche.
L’“istituzionalizzazione” della gentilezza è già avvenuta in alcuni Paesi che
hanno normato il tema. E’ il caso del Giappone che ha adottato leggi che
promuovono il rispetto reciproco e l’inclusione culturale, come ad esempio, il
Programma di Educazione alla Tolleranza nelle scuole che punta a insegnare ai
giovani l’importanza della gentilezza e del rispetto verso gli altri, in
particolare verso le minoranze e le persone con disabilità. In Canada, invece,
dal 1988 c’è il Multiculturalism Act, una legge federale che promuove la
multiculturalità come un valore fondamentale per la società canadese. In Bhutan
è stata introdotta la Felicità Interna Lorda (GNH), una misura di benessere
volta a guidare le politiche pubbliche, in alternativa al prodotto interno lordo
(PIL) tradizionale, che si concentra su 4 aree principali: sviluppo economico,
conservazione culturale, protezione ambientale e governance buona. In Australia
sono in vigore il National Day of Action Against Bullying and Violence e diverse
leggi e iniziative locali per combattere il bullismo e la violenza, in
particolare nelle scuole. Nei Paesi Scandinavi, infine, la gentilezza, il
rispetto e l’inclusione sociale sono promossi come parte integrante delle
politiche pubbliche.
Qui l’audizione presso la Commissione parlamentare di inchiesta sul
femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere della presidente del
Movimento Italiano per la Gentilezza-MIG, Natalia Re.
… grazie a Carlotta, che mi ha invitato a scrivere di Gentilezza
Giovanni Caprio