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GENOVA: CORTEO OPERAIO SOTTO LA PREFETTURA. SFONDATE LE RETI DI POLIZIA, LACRIMOGENI SULLE TUTE BLU
Genova. La rabbia operaia continua a riempire le strade della città ligure contro il (non) piano del governo Meloni sul destino di migliaia di operai ex-Ilva e sul futuro del comparto siderurgico in Italia. Dopo i blocchi stradali e l’occupazione dell’aeroporto, i sindacati dei metalmeccanici, Fiom e Fim, hanno indetto per oggi, giovedì 4 dicembre, uno sciopero generale territoriale. Aderiscono gli operai di tutte le fabbriche del settore in solidarietà ai colleghi dell’Ilva. Il corteo, diretto in Prefettura, ha trovato sul suo percorso le barriere di metallo e i mezzi blindati della polizia. Gli operai, con tanto di mezzi da lavoro, hanno provato ad avanzare comunque, sfondando le reti. La celere ha risposto con un fitto lancio di lacrimogeni. L’aggiornamento delle ore 12 con Roberto, di Genova City Strike. Ascolta o scarica. Il commento a inizio mattinata con Bruno Manganaro, oggi segretario del Sunia Genova, per anni segretario generale della Fiom del capoluogo ligure. Ascolta o scarica.
Genova. I lavoratori della ex Ilva “bloccano tutto” contro chiusura e licenziamenti
I lavoratori dell’ex Ilva a Genova, di fronte al rischio chiusura e licenziamenti delle Acciaierie d’Italia a seguito dell’inconcludente incontro al Ministero, hanno occupato lo stabilimento e sono poi partiti in corteo corteo verso la stazione ferroviaria di Genova Cornigliano, dove si terrà un presidio ad oltranza. Dopo l’assemblea davanti […] L'articolo Genova. I lavoratori della ex Ilva “bloccano tutto” contro chiusura e licenziamenti su Contropiano.
EX-ILVA: “PRESENTATO UN PIANO DI CHIUSURA SENZA SOLUZIONI PER I LAVORATORI”. SINDACATI ABBANDONANO IL TAVOLO CON IL GOVERNO
I sindacati Fiom Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil, Ugl metalmeccanici, Usb e Federmanager hanno abbandonato ieri, martedì 11 novembre 2025, il tavolo di discussione sulla situazione dell’ex-Ilva con il governo, i commissari straordinari di Acciaierie d’Italia e i commissari straordinari del gruppo Ilva al termine di una giornata di discussione dalla quale è emerso che le cassa integrazione, a gennaio 2026, potrebbero arrivare a quota 6.000. “Il piano di decarbonizzazione presentato dal governo è in realtà un piano di chiusura dell’ex-Ilva senza alcuna soluzione per i lavoratori e le loro famiglie”. Così Francesco Rizzo, dell’Usb di Taranto, spiega ai microfoni di Radio Onda d’Urto il motivo della rottura della trattativa da parte delle organizzazioni sindacali. Ascolta o scarica.
Acciaierie D’Italia (ex Ilva): il governo presenta un irricevibile piano di chiusura
Martedi si è svolto a Palazzo Chigi l’incontro su Acciaierie d’Italia, alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, dei ministri Adolfo Urso, Marina Calderone, dei commissari straordinari e delle organizzazioni sindacali. Il Governo ha illustrato un piano che prevede fermi produttivi, aumento della cassa integrazione fino a […] L'articolo Acciaierie D’Italia (ex Ilva): il governo presenta un irricevibile piano di chiusura su Contropiano.