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Le associazioni per la pace trascinano il governo italiano in tribunale
Le associazioni Assopacepalestina, A buon diritto, Attac Italia, Arci, Acli, Pax Christi, Un ponte per e Hala Abulebdeh, cittadina palestinese fuggita in Scozia dopo i bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, rappresentata da un pool di legali italiani, hanno citato in giudizio il governo italiano. Il governo e Leonardo che ha appunto come azionista di maggioranza il Ministero dell’Economia e Finanze. L’accusa che viene rivolta è che la vendita e la fornitura di armi a Israele da parte di quell’azienda armiera è in contrasto con le leggi italiane. Di fatto l’articolo 11 della Costituzione è stato completamente ignorato: “Israele sistematicamente usa la guerra come strumento di oppressione nei confronti di un popolo – quello palestinese – e come strumento di risoluzione delle controversie internazionali”. E poi la legge 185/90 che “vieta l’esportazione di armamenti verso Stati le cui politiche confliggono con l’articolo 11 della Costituzione italiana o i cui governi siano responsabili di violazioni delle Convenzioni internazionali sui diritti umani”. Una condanna farebbe definitivamente luce su questo commercio sciacallo e la sentenza proibirebbe ulteriori trasferimenti d’armi verso Israele. Non è poca cosa. Toni Dell’Olio, Mosaico di Pace Peacelink Telematica per la Pace
8 e 9 novembre, sit-in rumorosi contro le guerre
Sabato 8 e domenica 9 novembre in tutta Italia EMERGENCY organizza “Facciamo Rumore – Sit-in rumoroso”.  Da Nord a Sud, l’Ong e i cittadini trasformeranno in Spazi di Pace i luoghi di guerra, come monumenti a cadute, caserme e strade intitolate a battaglie e generali. l ritrovo è proprio in questi siti simbolici, dove si farà “rumore” con voci, strumenti e qualsiasi oggetto per infrangere il silenzio e l’indifferenza che circondano le troppe guerre che oggi si combattono in tutto il mondo, ma anche per ricordare le vittime dimenticate e i conflitti ignorati. Il sit-in è una chiamata, non alle armi, ma ad un disarmo e una pace attiva, una pace a cui rimanda anche l’Articolo 11 della nostra Costituzione, in cui si legge che “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. All’iniziativa potranno partecipare tutti unendosi alla piazza più vicina con striscioni e qualsiasi modo per “fare rumore”. I sit-in rientrano nella settimana di mobilitazione nazionale della campagna “R1PUD1A” di EMERGENCY in occasione della Giornata dell’unità nazionale e delle forze armate. Dal 4 al 9 novembre su tutto il territorio nazionale sono previsti eventi che richiamino al rispetto attivo dell’Articolo 11, partendo con l’iniziativa “Affissione CONTRO LA GUERRA” curata da CHEAP × EMERGENCY in 5 città italiane: Roma, Bologna, Napoli, Livorno e Genova. Alla campagna hanno aderito finora 600 Comuni, 1.000 scuole e 300 spazi culturali. Nel suo secondo anno, punta a ribadire un netto “no” alla guerra e a coinvolgere i cittadini nel rifiuto della violenza. EMERGENCY da più di 30 anni opera in zone toccate dai conflitti e porta cure mediche gratuite alle vittime, che nella maggioranza dei casi sono civili. Oggi è attiva in 9 Paesi e finora ha offerto assistenza a 13 milioni di persone. Per conoscere le piazze attive sabato 8 e domenica 9 novembre: Facciamo rumore     Emergency