Emergono i danni dovuti ai tunnel TAV
Gli ‘effetti collaterali’ dello scavo dei tunnel del Passante vengono alla luce
per effetto della denuncia di un cittadino.
Comunicato stampa divulgato dal Comitato No Tunnel TAV Firenze
Sul quotidiano La Nazione è finalmente apparso un articolo che parla di danni
provocati dallo scavo dei tunnel del Passante TAV; lo denuncia un residente di
viale Lavagnini che commenta come le offerte di risarcimento fatto da FSI siano
praticamente simboliche.
Quel che dovrebbe inquietare tutti gli abitanti della città è quanto fatto
capire al danneggiato dal tecnico che ha svolto i sopralluogo: “o accettavo [i
1200 euro proposti] o non avrei avuto nulla”. Sicuramente è una frase rituale
detta a chiunque abbia subito danni perché poi le persone abbandonino ogni
possibile contenzioso che vedrebbe una singola famiglia contro un potente
soggetto economico come le FSI, Tutto ciò ricorda quanto già successo una
ventina di anni fa nella zona delle Tre Pietre, dove un edificio subì danni
rilevanti, crepe “a fiore” tipiche dei movimenti della falda che i lavori dello
scavalco avevano provocato. Ai residenti fu detto ripetutamente che se avessero
denunciato quanto accaduto non avrebbero avuto nessun risarcimento. Si direbbe
un comportamento minatorio e invitante all’omertà.
Evidentemente i tecnici che vanno a verificare i danni degli edifici sotto i
quali sono passati gli scavi si limitano a verificare eventuali stuccamenti di
crepe, sostituzione di mattonelle, imbiancature. Questi problemi sono solo la
punta di un possibile iceberg negli edifici danneggiati, il problema della
piccola crepa è insignificante, ma quali sono gli effetti sulla struttura?
Quanto si è indebolito un edificio sottoposto allo stress degli scavi? Dopo
quanti anni si vedranno eventuali danni dopo le fondamenta entrano in contatto
con l’acqua disturbata dagli scavi? Cosa succederà in futuro con il violento
impatto sulla falda lungo tutta Firenze?
Nell’ultima assemblea pubblica, tenuta diversi mesi fa, in cui le Ferrovie hanno
presentato i lavori del Passante TAV ai cittadini di Campo di Marte l’ingegner
Rocca accennò a circa quaranta comunicazioni di danni; a parte quell’accenno
nessuno mai ha parlato dei danni subiti fino ad oggi. Certamente se le modalità
di comunicazione tra tecnici e cittadini sono quelle descritte dal sapore
vagamente minatorio è difficile che poi una famiglia voglia affrontare una causa
che si trascinerebbe a lungo e avrebbe costi proibitivi. Golia adesso sta avendo
la meglio sui tanti piccoli David?
Un’ultima piccola cosa salta all’occhio: l’offerta iniziale di € 1200 è più che
raddoppiata e le Ferrovie offrono 2600 euro. Non è un miracolo, è probabile che
sia la paura dei costruttori di vedere le crepe di questo progetto
plurimiliardario emergere dal sottosuolo alla luce del sole.
Comitato No Tunnel TAV Firenze
Redazione Italia