Non stanchiamoci di testimoniare contro l’orrore senza fine
Mentre è ripreso il bombardamento su Gaza, mentre si allarga l’occupazione della
Cisgiordania con le reiterate violenze di coloni e soldati, mentre si aggrava
l’aggressione al Libano impedendo alla popolazione civile di tornare nei
villaggi distrutti, mentre le restituzioni dei cadaveri mutilati e torturati dei
prigionieri palestinesi in Israele provano le sevizie perpetrate a detenuti
senza processo, continua in tutto il mondo il boicottaggio contro i prodotti
israeliani e lo sciopero della fame a staffetta (ndR)
Appello per la liberazione dei medici in ostaggio nei campi di concentramento
israeliani
Medici Senza Frontiere (Msf) ha chiesto il rilascio immediato e incondizionato
del dottor Mohammed Obeid, chirurgo ortopedico che lavora con Msf dal 2018.
Obeid è detenuto nelle carceri di Israele da ormai quasi un anno, senza alcun
contatto con la sua famiglia o avvocati. È stato arrestato dalle forze di
occupazione israeliane il 26 ottobre 2024, durante un’operazione militare
all’ospedale Kamal Adwan, nel nord di Gaza, insieme ad altre 57 persone.
“Chiediamo che i suoi diritti, la sua dignità e la sua libertà siano
ripristinati senza ulteriori ritardi”, afferma la dottoressa Tejshri Shah,
direttrice generale di Msf.
Il direttore dell’ospedale Auda, nel nord della Striscia, dott. Ahmad Mouhanna,
è stato liberato nello scambio di prigionieri. “Sono stato ostaggio nelle mani
dell’esercito israeliano per un anno e 10 mesi. Ho subito torture e
maltrattamenti. Eravamo detenuti in gabbie metalliche in pieno deserto, in
condizioni climatiche difficili, d’estate e d’inverno, con le mani ammanettate
dietro la schiena. Alcune celle di punizione erano di un metro cubo, non si
poteva stare dentro in piedi. Molti ostaggi palestinesi sono morti sotto
tortura. Contro di noi sanitari non c’erano accuse e non abbiamo subito
processi, ma soltanto interrogatori. L’unica nostra colpa era quella di aver
curato donne incinte e neonati. Gli ufficiali ci dicevano che a Gaza non
nasceranno più bambini. Il loro intento è annientarci come esseri umani, ma la
nostra volontà di vita è più forte del loro nazismo”.
L’esercito israeliano ha deciso di rinnovare la detenzione del dott. Abu Safuya
di altri 6 mesi, senza accusa e senza processo. L’unica sua colpa è di aver
curato i bambini. Meriterebbe il premio Nobel, non di essere preso in ostaggio.
I due medici palestinesi, il dott. Hussam Abu Safiya e il dott. Dott. Marwan
el-Homs, non sono stati rilasciati nello scambio di prigionieri attuale. I due
medici sono ostaggi nelle mani dell’esercito israeliano da diverso tempo. Il
primo è stato rapito il 27 dicembre 2024 e il secondo, direttore degli ospedali
da campo, rapito dal suo ospedale il 21 luglio 2025.
ANBAMED