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Roma moderna. Due secoli di storia urbanistica
di Italo Insolera e Paolo Berdini Einaudi, 2024 Ritorna in un'edizione nuova e ampiamente aggiornata, sia nel testo sia nell'apparato iconografico, il classico di Italo Insolera Roma moderna, uscito per la prima volta nel 1962. Non si tratta di un saggio puramente tecnico, ma di un'opera che ricostruisce le vicende e le condizioni economiche, sociali, culturali e politiche che hanno determinato lo sviluppo urbanistico di Roma a partire dall'occupazione francese del 1809 fino a oggi (scheda editoriale). 
Transizioni dal basso. Conflitti socio-ecologici, tecnologie civiche e urbanistica sperimentale
di Luca Brignone e Stefano Simoncini Franco Angeli, 2024 La corona verde di Roma Est è una potenziale rete ecologica situata nel cuore della periferia più “difficile” della capitale. È costituita da circa 1.000 ettari di splendidi lacerti di agro romano storico scampati all’edificazione, in cui s’intrecciano valori naturalistici e storici straordinari, ma caratterizzati da abbandono, usi impropri e frammentazione. Il libro ricostruisce questo caso nel quadro del “doppio movimento” delle trasformazioni urbane attuali: agli enormi impatti socio ecologici disgreganti del modello di sviluppo market oriented della città neoliberale, aggravati dal più recente processo di “piattaformizzazione” delle città, si risponde soltanto con iniziative “dal basso” di riappropriazione dello spazio, delle tecnologie e della natura. Un processo ambivalente che, nel contesto romano, si converte nella paradossale divaricazione tra inefficienza della governance pubblica e vivacità delle pratiche sociali volte a ricostruire localmente relazioni, inclusione e sostenibilità. In questo quadro si colloca il lungo percorso di ricerca-azione, descritto nella seconda parte del volume, che gli autori conducono con due finalità: mettere in rete iniziative dal basso, anche conflittuali, per pianificare e realizzare l’infrastruttura ecologica della Corona Verde di Roma Est; definire un modello innovativo di transizione ecologica dal basso basato sul ricorso a “tecnologie civiche” per potenziare localmente la cooperazione sociale. Questo modello alternativo di transizione valorizza il concetto di “sistemi socioecologici” come nuova infrastruttura capace di ripristinare una “coevoluzione” virtuosa tra città e natura (leggi il libro).
Roma. O dell'insostenibile modernità
di Enzo Scandurra DeriveApprodi, 2024 La questione romana, mai risolta, è al centro di questi saggi, scritti tra il 2013 e il 2023. Diverse amministrazioni si sono alternate alla guida della Capitale, cadendo senza suscitare alcuna nostalgia e senza riuscire a dare risposta ai mali della città: rifiuti, trasporti urbani, metropolitane, edilizia pubblica, accoglienza dei migranti, disuguaglianze, povertà. Si sono evocati progetti di modernizzazione per colmare il gap rispetto ai modelli urbani globali, da Milano a Barcellona e Dubai, dando per scontato che la "città eterna" fosse in ritardo e dunque bisognosa di grandi opere e megaeventi. Ma Roma moderna lo è di fatto, basta osservare la sua storia, i suoi gioielli di archeologia, i paesaggi dell’Agro romano. Il popolo romano, dotato di ironia e cinismo bonario, lo ha capito da tempo e ha così bocciato queste aspirazioni al nuovismo. I testi di Enzo Scandurra narrano pezzi di questa storia.
Reti di mutualismo e poli civici a Roma
a cura di Dipartimento DICEA-Sapienza e Associazione Fairwatch Comune-Info, 2023 Ventuno contesti territoriali romani approfonditi. Una ricerca importante, nuova e condivisa tra soggetti diversi come comunità di apprendimento e cambiamento concreto. Il progetto parte dal presupposto che, per dar vita a una vera rigenerazione urbana ci sia bisogno di processi di co-formazione e condivisione tra decisori, amministratori, dipendenti pubblici dei servizi territoriali e cittadini organizzati che integrino innovazione sociale e sviluppo di economie locali al necessario presidio degli spazi pubblici. Per questo il volume prova anche a fornire alcuni modelli di strutturazione e organizzazione generale di “Poli civici”, a partire da due proposte, variamente declinate e sviluppate nei quartieri di Quarticciolo e Esquilino (scarica il volume). Si tratta di un primo passo verso lo studio e la realizzazione di esperienze e forme collaborative sui territori che sappiano esplorare nuove potenzialità, come quelle proposte nei “poli civici”, capaci di far vivere una città diversa che già esiste ma non riesce ancora a pensarsi come tale. LabSU – Laboratorio di Studi Urbani “Territori dell’abitare” (DICEA – Sapienza Università di Roma) ha sviluppato, in collaborazione con l’Associazione Fairwatch, questa ricerca, edita da Comune-info, con il sostegno dalla Fondazione Charlemagne (presentazione su Comune-info.it)