Genova, 1223° ora in silenzio per la pace. Solidarietà Convegno annullato “La scuola non si arruola”Da parecchi anni ormai le forze armate stanno cercando di entrare all’interno
delle scuole con proposte di tipo sportivo e/o informativo: da “open day”
all’interno delle caserme, a campi estivi in montagna, all’affidamento ai
carabinieri dell’educazione civica, a convenzioni con l’università per la
partecipazione di studenti e studentesse ad esercitazioni NATO; fino a a
conferenze per il reclutamento che credevamo di aver visto solo nei film sulla
guerra del Vietnam.
Lo scopo è evidente: far digerire ai ragazzi, alle ragazze, alle loro famiglie
e, indirettamente a tutti e tutte noi le politiche internazionali e italiane
sempre più aggressive e le spese militari che continuano a crescere. E, perché
no, acchiappare e reclutare qualche “buon elemento” cui mettere un’arma in mano;
facendo leva anche sul vergognoso mercato del lavoro che costringe molte persone
a venire a patti con la coscienza in cambio di un “posto fisso”.
Un “posto fisso” che potrebbe anche comportare l’uccisione di “nemici”; in
prevalenza civili come avviene sempre in tutte le guerre.
Un “posto fisso” al servizio degli USA, che occupano parte del nostro territorio
con basi militari anche nucleari, e dettano legge nella nostra politica estera:
prova ne sia che, nonostante la maggior parte dei paesi del mondo abbia già
riconosciuto lo stato di Palestina, l’Italia continua a non volerlo fare per non
disobbedire agli ordini USA.
Un “posto fisso” che, con le spese per gli armamenti in continua crescita,
sottrae risorse alla salute, all’istruzione, all’arte, al welfare. Lo stato
italiano non assume medici, infermieri, ingegneri ed insegnanti di ruolo, ma fa
giurare ogni anno migliaia di militari.
In coincidenza con la ricorrenza dell 4 novembre, in cui le forze armate
celebrano l’INUTILE STRAGE della prima guerra mondiale Il Ministero
dell’Istruzione e del Merito ha annullato il corso che il Cestes-Proteo insieme
all’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università
aveva organizzato per il 4 novembre 2025 un convegno con il titolo: “4 novembre
la scuola non si arruola”
L’intento era di parlare di storia, descrivendo la prima guerra mondiale come un
evento che costò all’Italia 600 000 morti per vantaggi territoriali che si
sarebbero potuti ottenere con la neutralità; un evento frutto di un vero e
proprio colpo di stato (il Parlamento era contrario all’entrata in guerra);
e di analizzare in modo critico il detto “chi per la patria muor, vissuto è
assai”. E di invitare il mondo della scuola a respingere ogni tentativo di
militarizzare la scuola e l’istruzione.
Qualche giorno fa, arriva il fermi tutti: il Ministero dell’istruzione e del
merito annulla l’accreditamento al corso. Gli insegnanti non potranno usufruire
per il convegno del monte ore di aggiornamento che costituisce per loro un
diritto/dovere; a pochi giorni dal suo inizio e a iscrizioni già avvenute.
Le motivazioni ufficiali del ministero affermano che “l’iniziativa LA SCUOLA
NON SI ARRUOLA non appare coerente con le finalità di formazione professionale
del personale docente presentando contenuti e finalità estranei agli ambiti
formativi riconducibili alle competenze professionali dei docenti, così come
definite nel CCNL scuola e nell’Allegato 1 della Direttiva 170/2016.”
Consapevoli del dettato costituzionale che impone il ripudio della guerra, e
certi che il continuo intrufolarsi delle forze armate nelle scuole abbia già
fatto abbastanza danni, esprimiamo a chi è colpito da questo ingiusto
provvedimento tutta la nostra solidarietà.
Ora in silenzio contro la guerra