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Chi critica le armi è perduto. Valditara contro il Cestes, con provvedimenti disciplinari
L’annullamento del convegno “La scuola non si arruola”, previsto per il 4 novembre, continua a incendiare il dibattito pubblico. E non solo per la decisione del Mim di cancellare l’evento e aprire un procedimento disciplinare contro il Cestes, ma per la risposta del ministro Valditara che, nel tentativo di difendersi, […] L'articolo Chi critica le armi è perduto. Valditara contro il Cestes, con provvedimenti disciplinari su Contropiano.
Libertà d’insegnamento in discussione. Il ministero annulla un convegno
Il 4 novembre avrebbe dovuto tenersi uno straordinario convegno formativo per il personale delle scuole, le adesioni erano andate ben oltre le previsioni (1300 circa), ma nella mattina del 31 Ottobre il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha comunicato agli organizzatori, il CESTES (Centro Studi Trasformazioni Economico-Sociali), l’avvio del procedimento di contestazione dei requisiti […] L'articolo Libertà d’insegnamento in discussione. Il ministero annulla un convegno su Contropiano.
Il Ministero blocca d’imperio un convegno per docenti sulla scuola e la guerra
Il Ministero dell’Istruzione ha annullato nella mattinata di ieri, con un atto autoritario e incomprensibile, il convegno organizzato dal Cestes sul tema della guerra e dell’educazione alla pace nella scuola, oscurandolo sulla piattaforma ufficiale Sofia e comunicando ai dirigenti scolastici l’impossibilità di concedere il permesso ai 1400 docenti che si […] L'articolo Il Ministero blocca d’imperio un convegno per docenti sulla scuola e la guerra su Contropiano.
La scuola non si arruola, ma viene zittita
Indignati, diamo notizia di questa ennesima prevaricazione antidemocratica, condividendo e diffondendo il comunicato del Cestes Oggi è accaduta una cosa gravissima: il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha annullato in mattinata il corso Cestes (Centro Studi Trasformazioni Economico-Sociali) sul tema della guerra e del genocidio, corso di formazione on line condiviso con i Cobas Scuola  previsto per il 4 novembre (di cui avevamo dato notizia qualche giorno fa – La scuola non si arruola – e che aveva registrato immediatamente il tutto esaurito nelle iscrizioni). Il Ministero ha  oscurato il corso sulla piattaforma Sofia e comunicato ai dirigenti scolastici che non possono concedere il permesso e l’esonero dal sevizio ai 1400 partecipanti, affermando che gli argomenti trattati non possono essere oggetto di formazione pedagogica nelle scuole e aprendo un procedimento per togliere l’accreditamento al Mim dell’ente di formazione. Un atto di gravità inaudita: in poche parole il Ministero stabilisce che l’educazione alla pace non può essere trattata nelle scuole e toglie a 1400 colleghi il sacrosanto diritto alla formazione. Stiamo intervenendo con i nostri legali, ma da subito invitiamo tutti/e a partire con una compagna di solidarietà al Cestes e ad USB, duramente attaccati da questo governo per i due mesi di mobilitazione contro il genocidio in Palestina. Le motivazioni ufficiali della cancellazione sono che (si cita testualmente il decreto): > L’iniziativa ‘La scuola non si arruola’ non appare coerente con le finalità di > formazione professionale del personale docente presentando contenuti e > finalità estranei agli ambiti formativi riconducibili alle competenze > professionali dei docenti, così come definite nel CCNL scuola e nell’Allegato > 1 della Direttiva 170/2016. Il MIM sta sostanzialmente dicendo che un corso che ha come oggetto un tema estremamente attuale come la guerra non è oggetto di dibattito pedagogico e nega che l’educazione debba essere educazione alla pace e al rifiuto delle armi come soluzione dei conflitti, nonostante l’articolo 11 della Costituzione, per cui l’Italia ripudia la guerra. I legali del CESTES stanno operando per restituire il diritto alla formazione libera e consapevole ad ogni docente. Riteniamo urgente questa prima comunicazione, per consentire a ognuno di ritirare il permesso per formazione già chiesto e non incorrere in conseguenze disciplinari. Forniremo maggiori informazioni e approfondimenti successivamente in altre sedi. Siamo certi di potere confidare nel vostro sostegno.     Redazione Italia