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“Il mondo al contrario” di Vannacci fuori dalla scuola a Varese e provincia!
Con la delibera del Collegio docenti dello scorso 26 settembre l’IS Newton di Varese, a larghissima maggioranza (82%), ha ritenuto inappropriato un incontro dellɜ studentɜ con l’eurodeputato Roberto Vannacci nell’ambito dei percorsi di educazione alla cittadinanza; un ciclo di tre lezioni, di cui una per l’appunto affidata all’ex comandante della Folgore. La “lezione” si sarebbe dovuta tenere a fine novembre: Vannacci avrebbe parlato di patria e bandiera italiana. “L’idea era di approfondire i concetti di identità, tradizione e territorio dell’Insubria”, ha dichiarato Stefania Bardelli, animatrice del team Vidoletti del Mondo al contrario. In una nota, la CGIL Varese ha riconosciuto la piena legittimità della decisione, sottolineando che “il Collegio non ha ritenuto rilevante per il percorso di crescita degli studenti un incontro con un eurodeputato politicamente schierato, non solo per una questione di competenze pedagogico didattiche, che oggi non risultano in alcun modo certificate, ma anche per preservare la scuola e gli studenti da qualunque tipo di strumentalizzazione mass mediatica.” e che spetta ai docenti “indicare quali siano i percorsi utili a sostanziare i princìpi di una società (di cui la scuola è fondamento, n.d.r.) secondo i dettami della nostra Costituzione”. Sulla stessa linea lɜ dirigenti di altre scuole cittadine. Marco Zago, dirigente del liceo scientifico Galileo Ferraris, dichiara che nella scuola che dirige “sono statɜ invitatɜ alcunɜ rappresentanti delle Istituzioni, ma per parlare di orientamento: la politica come passione e professione (…), non per difendere un simbolo o una bandiera. Quando la politica entra in classe deve spogliarsi della propaganda: la scuola non è un palco, è un laboratorio di pensiero”. Elisabetta Rossi, dirigente del liceo classico Cairoli, sostiene che «I ragazzi devono essere educati alla politica, ma la scuola non può diventare una cassa di risonanza dei partiti. Il nostro compito è insegnare loro a farsi un’idea, non a sposare un’idea. Il dialogo sì, le bandiere no».  Chi sostiene l’iniziativa invoca il pluralismo e la crescita del senso critico nel confronto con idee diverse. Come Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università sosteniamo ed elogiamo la decisione del collegio docenti: pluralismo e senso critico nascono sì dal confronto tra posizioni differenti, ma il tutto deve essere guidato dal corpo docente, in ascolto e dialogo il più possibile aperto e paritario con lɜ studentɜ e nello spirito della Costituzione.  Ammettere in una scuola qualcuno che rivendica “a gran voce il diritto all’odio e al disprezzo, e a poterli manifestare liberamente nei toni e nelle maniere dovute”, manifesta apertamente posizioni razziste, islamofobe e sessiste, esalta la guerra e corpi militari come la X MAS significherebbe legittimare quelle posizioni. Che sono contrarie tanto allo spirito della nostra Costituzione che alle convenzioni internazionali sui diritti umani e vanno rifiutate tout court. Il “noi contro loro”, filo conduttore della campagna d’odio contro lɜ migranti, del sessismo, dell’omolesbotransfobia, come dell’esaltazione dei concerti di patria e bandiera, è il germe della disumanizzazione. Lɜ altrɜ non vengono più percepitɜ come persone, ma come nemicɜ, zecche, bestie insenzienti. L’ identità che non nasce dal riconoscimento reciproco, ma dalla negazione e dall’ annientamento dell’ altrə, normalizza la violenza e la guerra trasformandole addirittura in valori. Ci auguriamo che sempre più scuole seguano l’ esempio dell’ IS Newton di Varese, opponendosi al progetto della destra di governo di militarizzare la scuola e l’università che come Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università denunciamo quotidianamente. Nel documentarci su questa vicenda non abbiamo trovato interviste a rappresentanti dellɜ studentɜ del Newton né della Consulta dei giovani di Varese. Eppure la scuola è fatta per, ma soprattutto dalle, persone piccole e giovani: docenti e dirigenti in primis, ma anche la stampa e le istituzioni, devono aprirsi al dialogo e all’ ascolto.  Alcunɜ maturandɜ lo scorso luglio hanno lanciato una forte richiesta di ascolto e di cambiamento della scuola, la critica di un sistema di valutazione che spersonalizza e spinge alla performance e alla competizione, il rifiuto di un sistema paternalistico che nega i bisogni e mortifica la naturale propensione alla curiosità, la creatività, il desiderio di essere costruttorɜ attivɜ, partecipi e protagonistɜ della scuola. Un sistema che continua a perpetrare la pedagogia nera, quel metodo di “educazione” violenta, autoritaria e militaresca ampiamente teorizzato tra il seicento e l’ottocento che siamo ancora lontani dal lasciarci alle spalle, che anzi piace tanto alla destra di governo che in realtà teme lo spirito critico, l’autonomia di pensiero, la libertà di espressione. Lɜ giovani stanno riempiendo le piazze, in Italia e in numerosi alrri Paesi, per dire no al genocidio del popolo palestinese, alle autocrazie, alla guerra, all’ economia predatoria e distruttrice, al razzismo e al fascismo. Hanno capito che tutto questo sta rubando loro il futuro e non sono cadutɜ nel tranello dell’ individualismo, né del “noi contro loro”. Si riuniscono in assemblee, discutono, agiscono collettivamente. Non è un caso che la repressione si stia accanendo soprattutto contro persone giovani. La scuola deve essere con loro; così la stampa, lɜ rappresentanti istituzionali e la società civile che intendano difendere i valori della Costituzione. Dalla parte giusta della storia. Riferimenti: https://www.repubblica.it/politica/2025/10/21/news/roberto_vannacci_varese_lezioni_scuola-424926842 https://www.varesenoi.it/2025/10/22/leggi-notizia/argomenti/varese/articolo/legittima-la-decisione-dei-docenti-del-newton-che-hanno-detto-no-allincontro-di-vannacci-con-gli.html https://www.orizzontescuola.it/vannaci-propone-classi-separate-per-alunni-con-disabilita-come-far-correre-questi-alunni-con-chi-fa-il-record-dei-cento-metri https://www.prealpina.it/pages/il-no-a-vannacci-del-newton-e-la-politica-a-scuola-394653.html > Varese riattiva la Consulta Giovanile: approvato in consiglio comunale il > nuovo regolamento > Il Mondo al Contrario: il movimento ispirato al Generale Roberto Vannacci Roberto Vannacci, Il mondo al contrario, 2023. https://telegra.ph/Valditara-e-la-pedagogia-nera-08-02-3?fbclid=PAZXh0bgNhZW0CMTEAAacHDZNfSPp8Bnkp9V-iZCa1t-JDYk0LS4pBb8R8B8xf1WdHEWsdNhnLHkZdrA_aem_KvPi-lasy19_gHRsNHF01g Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università