Tshidiso Moletsane / Strade e sogni bruciati
Un narratore anonimo descrive una notte a Johannesburg tra povertà, violenza,
post-apartheid e prostituzione, dove droga e alcol sembrano l’unica via di fuga.
Il protagonista vive tra ragazze bellissime, di cui si innamora inevitabilmente,
che frequentano ogni tipo di locale, con amici con cui condivide la droga e le
esperienze: i suoi sogni, però, si infrangono fatalmente contro la realtà e si
tramutano invariabilmente in incubi. Ha un amico immaginario, con le ali e la
pelliccia, che lo segue ovunque e con cui parla e si confronta costantemente:
Ali, questo il nome dello strano essere, sembra sempre sapere cosa accadrà di lì
a poco e non lesina pillole di saggezza. Una vita surreale raccontata con uno
stile estremo che non risparmia alcuna brutalità al lettore, in una città che
più che in sottofondo è sempre in primo piano. Un luogo che sembra doversi
incendiare e sprofondare da un momento all’altro, come la vita di tutti i
personaggi della storia.
Non c’è possibilità di redenzione, sembra voler dire Tshidiso Moletsane, e
neanche di riscatto. La vita, più che dalle nostre scelte, è condizionata dal
posto in cui nasciamo e viviamo, dalle condizioni della nostra provenienza
familiare, dall’ambiente che frequentiamo. Cambiare, il più delle volte, è
impossibile.
Crudo e volutamente eccessivo, Junx è un romanzo che si legge tutto d’un fiato,
senza pause né compromessi, forte di un realismo che definire pessimista è un
eufemismo e di una critica sociale pungente e senza sconti. Pubblicato nel 2021,
il romanzo ha vinto il premio Sunday Literary Award nel 2022. L’autore è venuto
a mancare nel 2024.
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