Scuola dell’infanzia a Milano con Carabinieri per infondere la “cultura della sicurezza”
L’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle
università denuncia da tempo la crescente presenza dei militari nella società
civile e nelle scuole, ma anche il tentativo attraverso questa, di subordinare
totalmente la società civile alla Difesa militare e alla “cultura della
sicurezza”, anziché all’educazione civica.
Questo programma di soggezione politica e cognitiva interessa purtroppo anche
bambini e bambine molto piccoli/e. Così, pochi giorni fa la visita fatta da
alcuni agenti dell’Arma dei Carabinieri in una scuola dell’infanzia di Milano
per “avvicinare bambini e bambine ai valori della legalità e della sicurezza“.
Posto che i bambini e le bambine di quella età non distinguono ancora il bene
dal male, e che verso gli adulti hanno una soggezione che possiamo definire
mitica, consideriamo un abuso infrangere la distanza che insiste per forza di
cose tra infanzia e autorità armata.
Sui social della scuola l’iniziativa è stata presentata con toni entusiastici e
come occasione di apprendimento. Chiaramente noi non siamo dello stesso avviso
per fondate ragioni pedagogiche e di psicologia dello sviluppo.
Quale obiettivo intendono raggiungere le FFAA e dell’Ordine con la loro mostra
nelle nostre vite quotidiane? Perché cercano così tante occasioni di incontro
con la società civile, e in particolare con le nuove generazioni?
Noi diciamo esplicitamente che non c’è nulla di scontato, di ovvio e di naturale
nella presenza dei militari nelle scuole. Al contrario si tratta di un fenomeno
storico, documentabile attraverso il nostro sito e i Programmi di Comunicazione
del Ministero della Difesa, di cui si può avere lucida coscienza comprendendone
la nocività e reversibilità, e che si debba agire di conseguenza.
Vale la pena ricordare che le espressioni ossimoriche “Cultura della sicurezza”
e “Cultura della difesa” sono costrutti ideologici, già ampiamente utilizzati
alla vigilia della Prima guerra mondiale, strumentali alla corsa al riarmo.
Qui alcuni scatti dell’iniziativa.
Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università