Incontro nazionale CISDA. Viareggio, 17-19 ottobre 2025
Si è svolto dal 17 al 19 ottobre a Viareggio l’Incontro Nazionale del CISDA. Un
momento di confronto che ogni anno vede riunite le attiviste del CISDA per
analizzare le attività svolte nell’anno passato e per delineare strategie e
attività che dovranno caratterizzare l’Associazione nel 2026.
Il sostegno diretto alle donne afghane
Positiva la chiusura del 2025 con il finanziamento di progetti realizzati
dalle associazioni di donne afghane che lavorano sul territorio e con le quali
il CISDA collabora fin dalla sua nascita: educational center, scuole
clandestine, Giallo fiducia, corsi di taglio/cucito e alfabetizzazione, piccolo
shelter, Vite preziose, Mobile Healt Unit.
Inoltre grazie ai propri carissimi donatori, il Cisda ha sostenuto la
popolazione afghana colpita in questi ultimi anni da una serie di calamità:
servizi sanitari essenziali a donne e bambini che vivono in una baraccopoli
auto-costruita da rifugiati interni non lontano da Kabul, emarginati e
abbandonati dalle autorità di fatto; aiuti nei villaggi della provincia di
Nangarhar, Dasht-e-Barchi; aiuti per l’alluvione nella provincia di Baghlan;
visita nel Dar-e-Noor, dove le donne hanno un peso centrale per il sostentamento
della famiglia e dall’alba al tramonto lavorano nei campi, si prendono cura del
bestiame, preparano il foraggio e gestiscono le faccende domestiche, oltre a
crescere i figli; aiuti ai deportati da Iran e Pakistan ad Herat – Islam Qala
Border; aiuti alle vittime del terremoto nella parte est dell’Afghanistan.
Le attività in Italia
Intensa l’attività del CISDA in Italia per raccogliere contributi a sostegno
delle donne afghane, per mantenere accesi i riflettori sulla situazione in
Afghanistan e per contrastare ogni relazione con i Talebani e i tentativi, più o
meno striscianti, del governo de facto.
Uno dei pilastri delle attività del CISDA nel 2025 sono state la Campagna Stop
Apartheid di genere Stop fondamentalismi e la raccolta firme per la petizione
lanciata con la campagna. Questa attività ha consentito all’associazione di
ampliare il proprio bacino di relazioni con partiti e personaggi politici,
importante per la maggiore visibilità che si è riusciti a dare alla situazione
delle donne in Afghanistan anche attraverso canali ai quali fino ad oggi il
CISDA aveva un accesso limitato. Sfruttando anche la presentazione della
campagna, da ottobre 2024 a oggi sono stati realizzati quasi 80 eventi
distribuiti su tutto il territorio.
Elevata anche l’attività del Gruppo Scuola, realizzando incontri con le scuole
durante i quali è stata approfondita la condizione delle donne in Afghanistan
con la proiezione, in alcune realtà, del film What we fight for con la
partecipazione delle registe e di attiviste afghane e iraniane. Complessivamente
sono stati coinvolti circa 400 studenti.
Per quanto riguarda la Comunicazione, il continuo aggiornamento del sito Cisda e
di Osservatorio Afghanistan, la diffusione di post su Facebook e Instagram e
l’invio della Newsletter hanno consentito di mantenere attiva l’attenzione
sull’Afghanistan nella comunità di amici e sostenitori del CISDA. È stato
inoltre realizzato l’aggiornamento del Dossier I diritti negati delle donne
afghane, che verrà diffuso a partire dal 1° novembre.
Strategia e attività future
L’impegno principale del CISDA rimane quello di raccogliere fondi per finanziare
i progetti delle organizzazioni afghane che sosteniamo, che si affianca a quello
di mantenere viva l’attenzione sulla condizione delle donne afghane e, più in
generale, del popolo afghano.
Per fare questo continuerà a essere attiva la Campagna Stop apartheid di genere
Stop fondamentalismi, che rappresenterà la piattaforma sulla quale si
innesteranno le diverse attività.
Il CISDA continuerà a mantenere e sviluppare le relazioni con le associazioni
della Coalizione euro-afghana per la democrazia e la laicità e nel contempo,
conscio della necessità di ampliare il bacino cui presentare le proprie
iniziative, cercherà di estendere il confronto anche ad altre realtà che si
occupano di sostegno alla popolazione dell’Afghanistan. Si cercherà di
consolidare la relazione instaurata con il Tribunale Permanente dei Popoli e si
seguirà il processo di definizione del crimine di apartheid di genere presso
l’ONU e la Corte Penale Internazionale.
Pur nell’autonomia comunicativa che deve essere necessariamente il più adatta
possibile all’utenza italiana, rimarrà prioritario il confronto con le
associazioni afghane che rimangono il riferimento politico del CISDA.
Tra gli strumenti che potranno essere utilizzati nei prossimi mesi si ricorda
che a partire dalla fine di ottobre saranno disponibili il libro Attraversare la
notte. Racconti di donne dall’Afghanistan dei Talebani di Cristiana Cella e il
Dossier 2025 Diritti negati delle donne afghane.
L’incontro con Belqis
L’Incontro Nazionale del CISDA si è svolto nella sede della Casa delle donne di
Viareggio che ci ha gentilmente ospitato e nel tardo pomeriggio di sabato le
porte si sono aperte per il collegamento con Belqis Roshan, ex parlamentare
afghana costretta a rifugiarsi in Germania dopo l’arrivo dei Talebani.
La politica afghana ha raccontato a una platea attenta e in alcuni momenti
commossa la condizione sempre più precaria nella quale sono costrette a vivere
le donne in Afghanistan. Ha inoltre spiegato come adesso le attenzioni
repressive dei Talebani si stiano rivolgendo anche agli uomini, con imposizioni
sempre più stringenti sull’abbigliamento, la lunghezza della barba o la
frequenza in moschea. Belqis ha poi portato l’attenzione su un altro aspetto che
sta diventando sempre più inquietante e che riguarda l’aumento della repressione
e della violenza all’interno delle famiglie: che sia per paura delle ritorsioni
dei Talebani se il controllo sulle donne di casa non è abbastanza “efficiente”,
che sia per l’impunità garantita negli atti di volenza nei confronti delle
donne, la vita sta spesso diventando un inferno per le donne anche dentro casa.
In questo quadro terrificante, Belqis ha voluto anche lanciare un messaggio di
speranza ricordando la resilienza delle donne che, nonostante queste condizioni,
cercano comunque di istruirsi, incontrarsi e mettere in atto piccole azioni di
resistenza quotidiana. Ci ha infine esortato a continuare a sostenere le donne e
la popolazione afghana mantenendo viva l’attenzione e mettendo in atto tutte le
azioni possibili affinché non avvenga il riconoscimento del governo de facto dei
Talebani.
CISDA - Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane