Quasi un miliardo di bambini vive in condizioni di povertà multidimensionale: una scelta politica
“Oggi, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della
povertà, ricordiamo che a livello globale, quasi un miliardo di bambini vive in
condizioni di povertà multidimensionale e oltre 300 milioni di bambini vivono in
condizioni di estrema povertà, lottando per sopravvivere con meno di 2,15
dollari al giorno, mentre oltre 800 milioni di bambini sopravvivono con meno di
3,65 dollari al giorno.” – ha dichiarato Nicola Graziano, Presidente dell’UNICEF
Italia.
“È allarmante che negli ultimi anni i progressi nella riduzione della povertà
infantile abbiano subito un rallentamento. Le difficili minacce globali come i
conflitti e l’instabilità, il costo della vita e la crisi climatica hanno
contribuito a questo rallentamento. La povertà infantile è una sfida universale,
esiste in ogni continente, in ogni paese, compresi quelli ad alto reddito, ed è
ulteriormente aggravata nei paesi caratterizzati da forti disuguaglianze e da
contesti fragili, afflitti da conflitti e violenze” – ha proseguito Graziano.
“Chiunque può cadere in povertà. La povertà infantile non è statica; i bambini e
le loro famiglie possono entrare e uscire dalla povertà, spinti da shock quali
la perdita di reddito, lo sfollamento o i disastri climatici. Anche un breve
periodo di povertà può danneggiare lo sviluppo e le prospettive di un bambino.”
“Secondo i recentissimi dati diffusi dall’ISTAT, in Italia, nel 2024, la povertà
assoluta coinvolge oltre 1 milione 283mila minorenni (il 13,8% dei minorenni
residenti), variando dal 12,1% del Centro al 16,4% del Mezzogiorno, attestandosi
al 14,9% per i bambini da 7 a 13 anni. Questo dato rimane sostanzialmente
stabile rispetto al 2023 e si conferma il valore di incidenza più elevato dal
2014. Per questo nel nostro lavoro con le Istituzioni, favorendo la
collaborazione tra Associazioni, abbiamo scelto di dare priorità alle azioni di
prevenzione, contrasto e recupero della povertà minorile, dimensione
inaccettabile in una Paese come l’Italia: la povertà dei bambini e degli
adolescenti è una scelta politica, non smetteremo mai di ripeterlo. Chiediamo al
Governo di valutare l’impatto delle nuove norme e politiche adottate alla luce
del miglioramento delle condizioni di vita dei bambini e delle famiglie che
vivono in povertà.” ha dichiarato Nicola Graziano, Presidente dell’UNICEF
Italia.
Riguardo alla povertà minorile in Italia, l’UNICEF Italia ha lanciato il
Monitoraggio 2025 “Le cose da fare: Agenda UNICEF 2022–2027 per l’infanzia e
l’adolescenza”, con analisi e proposte sulla situazione dei bambini e degli
adolescenti che vivono in povertà, tra queste:
* Rispettare e attuare il principio di non discriminazione di cui all’art. 2
della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza;
* Proseguire nell’attuazione del Piano Nazionale di Azione sulla Garanzia
Europea per l’Infanzia;
* Dare priorità alla prevenzione e al contrasto della povertà minorile nei
Piani e nelle Strategie nazionali di sviluppo;
* Sostenere l’inclusione dei diritti dei bambini nella programmazione politica
e delle risorse dedicate all’infanzia e all’adolescenza;
* Misurare e monitorare con regolarità i tassi di povertà minorile;
* Destinare maggiori risorse in servizi sociali, educativi, sanitari e
culturali di qualità.
UNICEF