Ripensare piazzale Ostiense: tra Piramide Cestia e Nathan, unâoccasione per le romane e i romaniA CURA DI ELLA BAFFONI, MARIA TERESA CARBONE, ANDREA DECLICH E LUCA REALE
PER CHI NON HA POTUTO ASSISTERE IN PRESENZA ALLâINCONTRO ORGANIZZATO DA ROMA
RICERCA ROMA LA BELLEZZA INVISIBILE. PIAZZALE OSTIENSE FRA PIRAMIDE CESTIA E
NATHAN, CHE SI Ă TENUTO GIOVEDĂ 27 FEBBRAIO PRESSO LA FACOLTĂ DI ARCHITETTURA
DELLâUNIVERSITĂ ROMA TRE, PROPONIAMO QUI DI SEGUITO LA TRASCRIZIONE DI TUTTI GLI
INTERVENTI, SOTTOPOSTA SOLO A UNA LEGGERA REVISIONE PER CONSENTIRE UNA MIGLIORE
LEGGIBILITĂ.
SULLâINCONTRO, DEDICATO AI PROBLEMI E ALLE OPPORTUNITĂ DI QUESTO LUOGO
STRAORDINARIO â UNO DEI NODI PIĂ IMPORTANTI DELLA MOBILITĂ PUBBLICA ROMANA E AL
TEMPO STESSO UNO SPAZIO DENSISSIMO DI STORIA E DI MEMORIA â SEGUIRANNO POI,
SEMPRE NEL SITO DELLâASSOCIAZIONE, ARTICOLI E COMMENTI A PARTIRE DAI MOLTI TEMI
TOCCATI: IN PARTICOLARE, LA NECESSITĂ DI UNA RIFLESSIONE STRATEGICA CHE
VALORIZZI AL MEGLIO LE POTENZIALITĂ DI PIAZZALE OSTIENSE E, DâALTRO CANTO,
LâUTILITĂ DI INTERVENTI PIĂ IMMEDIATAMENTE REALIZZABILI, COME LâARCHEOTRAM O IL
PARCO LINEARE DELLE MURA, CHE AVRANNO UN IMPATTO IMPORTANTE SE SI INSERIRANNO IN
UNA VISIONE PROGETTUALE NON SCHIACCIATA SUL PRESENTE.
IL DIBATTITO Ă STATO PRESIEDUTO DA LUCA REALE, DI ROMA RICERCA ROMA. SONO
INTERVENUTI FABIO MARTELLINO, DELLâASSESSORATO ALLâURBANISTICA DI ROMA CAPITALE
CHE HA ESPOSTO IL PUNTO DI VISTA DELLâAMMINISTRAZIONE COMUNALE; SI Ă PARLATO DI
SAN SABA, UNO DEI QUARTIERI ATTORNO AL PIAZZALE OSTIENSE, CON GLI INTERVENTI DI
FRANCESCA ROMANA STABILE, DOCENTE DI ROMA TRE, CHE HA PARLATO DELLA STORIA
ARCHITETTONICA E URBANISTICA DEL QUARTIERE, E FABRIZIO FANTERA, DELLA RETE
COMUNE INQUILINI ATER, CHE HA PARLATO DELLA STORIA POLITICA E DELLA MEMORIA DI
SAN SABA; ROSARIO PAVIA E GIOVANNI CAUDO, URBANISTI, HANNO PARLATO DEL PARCO
DELLE MURA, IL PRIMO PRESENTANDO IL PUNTO DI VISTA DELLâASSOCIAZIONE âCOMITATO
MURA LATINEâ, IL SECONDO PRESENTANDO LE ATTIVITĂ IN CORSO DA PARTE
DELLâAMMINISTRAZIONE COMUNALE; ELIANA CANGELLI, DOCENTE DELLA SAPIENZA, HA
PARLATO DELLA FUTURA RISISTEMAZIONE DELLA VIABILITĂ DEL PIAZZALE E
DELLâALLARGAMENTO DELLE AREE PEDONALI; EDOARDO ZANCHINI, DIRETTORE DELLâUFFICIO
CLIMA DI ROMA CAPITALE, HA ESPOSTO LE POLITICHE DI ADATTAMENTO AL CAMBIAMENTO
CLIMATICO RILEVANTI NEL CONTESTO DI UNA RISISTEMAZIONE DEL PIAZZALE, MENTRE
WALTER TOCCI, CONSULENTE PER IL SINDACO DEL PROGETTO CARME, HA PARLATO DEL
PROGETTO DELLâARCHEOTRAM.
QUELLO CHE, COME ROMA RICERCA ROMA CI PREME, Ă CHE A QUESTO PRIMO MOMENTO DI
DIBATTITO NE SEGUANO ALTRI E CHE LE SOLUZIONI ADOTTATE SIANO FRUTTO DI UN VERO
DIALOGO CON TUTTI GLI ATTORI COINVOLTI, A PARTIRE DAI RESIDENTI DEI QUARTIERI
ATTORNO AL PIAZZALE OSTIENSE E IN GENERALE DAI CITTADINI DI ROMA.
Â
LUCA REALE (ROMA RICERCA ROMA)
Ă CON MOLTO PIACERE CHE INIZIO QUESTO INCONTRO SU PIAZZALE OSTIENSE,
INNANZITUTTO RINGRAZIANDO LA FACOLTĂ DI ARCHITETTURA DI ROMA TRE, E IN
PARTICOLARE FRANCESCA ROMANA STABILE, E POI ROMA RICERCA ROMA, LâASSOCIAZIONE
PROMOTRICE DI QUESTO INCONTRO, E FRA TUTTI, LE PERSONE CON CUI LO ABBIAMO
PENSATO: ANDREA DECLICH, ANTONIA TOMASSINI, PAOLO ARSENA, ALESSANDRO SPECCHIA.
A QUESTO PROPOSITO, PRIMA DI DARE LA PAROLA AI RELATORI VORREI DIRE DUE PAROLE
SU ROMA RICERCA ROMA, UNâASSOCIAZIONE CHE RACCOGLIE, NEL CONTESTO ROMANO,
RICERCATORI E STUDIOSI, NON SOLO UNIVERSITARI MA ANCHE INDIPENDENTI, E ATTIVISTI
LEGATI A VARIE ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO ROMANO. DA CIRCA CINQUE ANNI CI
CONFRONTIAMO DA PUNTI DI VISTA DISCIPLINARI DIFFERENTI SUL FUTURO POSSIBILE DI
QUESTA CITTĂ E SIAMO ORGANIZZATI IN GRUPPI DI LAVORO CHE HANNO PRODOTTO
DISCUSSIONI E DOSSIER, DISPONIBILI SUL NOSTRO SITO WEB. LâINCONTRO DI OGGI NASCE
DAL GRUPPO MOBILITĂ, ED Ă IL SECONDO DI UNA SERIE DI DIALOGHI COSTITUENTI.
PERCHĂ âCOSTITUENTIâ? PERCHĂ SIAMO CONVINTI CHE ROMA DOVREBBE COMINCIARE A
PENSARE AL POST PNRR, AL POST GIUBILEO, IN TERMINI DI INVESTIMENTI, E
SOPRATTUTTO IN TERMINI PROGETTUALI. NOI RICERCATORI VOGLIAMO TENERE DâOCCHIO
QUESTI PROCESSI, PROVANDO ANCHE IN PARTE A DETERMINARLI, E CERCANDO DI PROPORRE
UNA VISIONE DI ROMA NON SCHIACCIATA SUL PRESENTE O SULLâIMMEDIATO FUTURO.
OGGI VOGLIAMO AVVIARE UNA RIFLESSIONE PROGETTUALE SUL PIAZZALE OSTIENSE E SUL
SUO CONTESTO URBANO: UN LUOGO STRAORDINARIO, IN UNO STATO DI STRAORDINARIO
ABBANDONO â UN LUOGO RICCO DI TESTIMONIANZE ARTISTICHE, ARCHITETTONICHE, URBANE
E AL TEMPO STESSO INEFFICIENTE COME NODO DELLA MOBILITĂ. SPESSO OSSERVIAMO CHE I
TRASPORTI SU FERRO DI ROMA SONO UNA RETE SENZA NODI E QUESTO NE Ă IL TIPICO
ESEMPIO. OSTIENSE Ă IL PIĂ POTENTE NODO DEL FERRO E AL TEMPO STESSO IL PIĂ
MALFUNZIONANTE, IL PIĂ ILLOGICO. IL PROBLEMA NON Ă SOLO IL TRAFFICO
AUTOMOBILISTICO SUL PIAZZALE, MA LA MANCANZA DI RIFLESSIONE SU TUTTO QUESTO
QUADRANTE, CHE NON SI Ă MAI EVOLUTO, E ANZI SI Ă VIA VIA CONGESTIONATO. OGGI
OSTIENSE CI PARE UN NODO DELLâINTERMODALITĂ (CI SONO TRENI REGIONALI E
NAZIONALI, METROPOLITANE, TRAM, PISTE CICLABILI) CHE ANDREBBE VALORIZZATO, OLTRE
CHE PER LA MOBILITĂ, PER LO SPAZIO PUBBLICO E I VALORI ARCHITETTONICI. PROPRIO
LA COMPLESSITĂ DEL NODO, DUNQUE, PORTA CON SĂ GRANDI OPPORTUNITĂ. PER QUESTO
NELLâINCONTRO DI OGGI PARLEREMO ANCHE DI ARCHEOTRAM E PARCO LINEARE DELLE MURA,
DUE AZIONI CHE SI POSSONO METTERE IN ATTO IN TEMPI ABBASTANZA BREVI.
PROVIAMO DUNQUE AD ALLARGARE UN POâ LO SGUARDO. IL PIANO REGOLATORE VIGENTE
INDIVIDUAVA TRE AMBITI STRATEGICI DI PROGRAMMAZIONE FONDAMENTALI: LE MURA,
LâANELLO FERROVIARIO E IL TEVERE. A 22 ANNI DALLâADOZIONE DEL PIANO, TROPPO POCO
Ă STATO FATTO SU QUESTI AMBITI DI PROGRAMMAZIONE, CHE AVREBBERO DOVUTO ESSERE
PROGETTATI UNITARIAMENTE E CHE INVECE SONO STATI DIMENTICATI DALLE
TRASFORMAZIONI DELLA CITTĂ E SOPRATTUTTO DALLA PROGRAMMAZIONE STRATEGICA.
COSA Ă OGGI OSTIENSE? QUI CI SONO LE MURA, LâANELLO FERROVIARIO, IL TEVERE. QUI
CâĂ ANCHE UN TEMA FORTE DI CICLABILITĂ, IL PERCORSO CICLABILE DA NORD A SUD.
ECCO, RIGUARDO AGLI AMBITI STRATEGICI Ă VERO CHE IL PIANO REGOLATORE CHIAMA
QUEGLI ELABORATI âINDICATIVIâ E NON âPRESCRITTIVIâ, MA QUESTE INDICAZIONI PRIMA
O POI BISOGNERĂ ACCOGLIERLE, O COMUNQUE COMINCIARE A RAGIONARCI IN TERMINI
PROGETTUALI, COME PER âLA CITTĂ DEI 15 MINUTIâ, CHE FA RIFERIMENTO
ALLâASSESSORATO ALLâURBANISTICA, MA CHE, SE NON SI FONDA SULLA CENTRALITĂ DEI
NODI DEL FERRO, RISCHIA DI RIMANERE UNO SLOGAN.
OGGI LA MOBILITĂ ANDREBBE RIPENSATA COMPLETAMENTE. Ă CIĂ CHE AUSPICHIAMO COME
ROMA RICERCA ROMA: DA TEMPO DICIAMO CHE GLI ASSESSORATI ALLA MOBILITĂ, AI
TRASPORTI, ALLâURBANISTICA DOVREBBERO PIANIFICARE LA CITTĂ ALLâUNISONO. QUINDI
PROVIAMO A PARTIRE DA QUI, DA UN LUOGO CIRCOSCRITTO, PER CONSIDERARLO NELLA SUA
COMPLESSITĂ, NELLA SUA POTENZIALITĂ URBANA E TERRITORIALE, ANCHE SE A QUESTO
TAVOLO MANCA OGGI UN SOGGETTO IMPORTANTE, RFI, CHE FATICA A DIALOGARE CON
LâAMMINISTRAZIONE.
UN ALTRO TEMA IMPORTANTE Ă LA RICUCITURA CON OSTIENSE E GARBATELLA, I QUARTIERI
AL DI LĂ DELLA FERROVIA, ATTUALMENTE UN ELEMENTO ECCESSIVAMENTE SEPARANTE.
LâASSESSORATO ALLâURBANISTICA STA LAVORANDO SULLE AREE DELLâANELLO FERROVIARIO,
CE NE PARLERĂ LâARCHITETTO MARTELLINO, E SU QUESTE AREE LAVORA ANCHE IL
PROFESSOR BALBO. MA INTANTO RESTA VIGENTE IL PIANO DI ASSETTO OSTIENSE DEL 2008,
CHE CI PARE DEL TUTTO INSUFFICIENTE A RILANCIARE QUESTO QUADRANTE, A RENDERE
PIAZZALE OSTIENSE NON UN LUOGO CHE DIVIDE I QUARTIERI MA CHE LI CONNETTE,
AFFRONTANDO IL RIPENSAMENTO DI TUTTA LA FASCIA, DALLâAIR TERMINAL FINO ALLA
COLOMBO, DOVE SI DOVEVA FARE IL CAMPIDOGLIO 2. CHE SI FA DI QUELLâAREA E DELLE
PREVISTE CUBATURE?
SI POTREBBERO IMMAGINARE ALCUNE DENSIFICAZIONI, NELLâAREA DI SEDIME DELLA METRO
B CHE Ă OGGI DI 9 METRI SOTTO IL LIVELLO URBANO, MA ANCHE DELLA STESSA FERROVIA,
VOLUMETRIE CHE INFATTI IL PIANO DI ASSETTO PREVEDE. LâIDEA DI âTOMBAREâ LA
STAZIONE METRO POTREBBE RICUCIRE LA FRATTURA TRA QUARTIERI, ANCHE IMMAGINANDO DI
INSERIRE QUANTITĂ DI LâEDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA O SOCIAL HOUSING.
INFINE, DA PIAZZALE OSTIENSE PASSA IL RAPPORTO DI ROMA CON IL MARE, LA RELAZIONE
TRA ROMA, OSTIA E FIUMICINO. LA METAFORA DEL TERRITORIO DI ROMA IN FORMA DI
COMETA, PENSATA NEGLI ANNI â30 DA GUSTAVO GIOVANNONI, PROIETTAVA LA CITTĂ VERSO
IL MARE DI OSTIA. E QUESTA PREVISIONE IN EFFETTI SI Ă AVVERATA, MA CON UNA
PREVALENZA, A PARTIRE DAL SECONDO DOPOGUERRA, DI OPERAZIONI SPONTANEE E FUORI
DALLA PIANIFICAZIONE, CHE COSTITUISCONO OGGI QUASI UN TESSUTO URBANO CONTINUO
TRA ROMA E OSTIA.
LA TRASFORMAZIONE DELLA ROMA LIDO IN METROPOLITANA CI SEMBRA IN QUESTO SENSO
IMPROCRASTINABILE (METROMARE PER OSTIA Ă LA RISPOSTA âMINIMALEâ DEL PUMS). OGGI
LA ROMA-LIDO Ă TRA LE LINEE FERROVIARIE PIĂ SCADENTI DâITALIA, HA VINTO A PIĂ
RIPRESE IL PREMIO CARONTE DI LEGAMBIENTE. METROVIA, UNâASSOCIAZIONE CHE
COLLABORA COSTANTEMENTE CON ROMA RICERCA ROMA, HA PRESENTATO A LUGLIO 2024 UNA
PROPOSTA ALTERNATIVA MOLTO INTERESSANTE: LA LINEA M 9 PER OSTIA, E LA LINEA M 4
PER FIUMICINO, PENSATE PER RENDERE IL SERVIZIO EFFICIENTE, SCARICANDO IL
TRAFFICO SULLA COLOMBO E SULLA VIA DEL MARE, E SERVENDO COSĂ I QUARTIERI CHE
SONO INTANTO SORTI LUNGO IL PERCORSO. UNA TRATTA EFFICACE CHE POTREBBE PORTARE
RAPIDAMENTE DALLâAEROPORTO A OSTIENSE E ALLâEUR. OSTIENSE DIVENTEREBBE COSĂ LA
PORTA DEI FLUSSI TURISTICI, SOSTITUENDO I BUS TURISTICI NON SOLO DALLA ZTL MA IN
FUTURO DA TUTTO LâINTERNO DELLâANELLO FERROVIARIO. E PER CHIUDERE, CâĂ IL TEMA
DELLâAMBIENTE E DELLâADATTAMENTO AL CLIMATE CHANGE, CHE DOVREBBE ESSERE UN PUNTO
DI PARTENZA PER IL RIPENSAMENTO DEL PIAZZALE, COME CI CHIARIRĂ EDOARDO ZANCHINI.
CHIAMEREI DUNQUE A PARLARE FABIO MARTELLINO, DELLO STAFF DELLâASSESSORE
VELOCCIA.
Â
FABIO MARTELLINO (ASSESSORATO URBANISTICA E CITTĂ DEI 15 MINUTI DI ROMA
CAPITALE)
RINGRAZIO ROMA RICERCA ROMA PER LâOPPORTUNITĂ DI DISCUTERE SU UN TEMA COSĂ
IMPORTANTE SU CUI STIAMO GIĂ LAVORANDO E RINGRAZIO LA FACOLTĂ DI ARCHITETTURA
DOVE SONO STATO STUDENTE. SONO CRESCIUTO A OSTIA, CONOSCO BENE I PROBLEMI DELLA
METRO MARE, DI COME SIA DEPERITA NEL TEMPO. OSTIENSE Ă SICURAMENTE UN NODO
URBANO PARTICOLARMENTE DENSO E INTERESSANTE, RITENGO SIA UNO DEI LUOGHI URBANI
DI ROMA PIĂ INTENSI, QUI SI CONCENTRANO PREZIOSI ELEMENTI DEL PATRIMONIO STORICO
CULTURALE â PORTA SAN PAOLO, LA PIRAMIDE, PARCO DELLE MURA â SIAMO PROSSIMI AL
TEVERE ED ALLâINNESTO CON IL QUARTIERE DI TESTACCIO. MA ALLO STESSO TEMPO Ă UNO
DEI NODI DI SCAMBIO URBANO E METROPOLITANO PIĂ RILEVANTI, CON LA METRO MARE, LA
METRO B, LE FERROVIE DI STATO ED I TRENI REGIONALI, IL TRAM, IL TRASPORTO
PUBBLICO LOCALE SU GOMMA. DUNQUE RICCO DI ELEMENTI ETEROGENEI, INTENSO COME
DETTO, MA PROBABILMENTE, PER ASSURDO, Ă ANCHE IL LUOGO PIĂ âSLEGATOâ DI QUESTA
CITTĂ, AFFASTELLATO DI COSE DIVERSE, TUTTE INTERSECATE CON LâUSO QUOTIDIANO
DELLA CITTĂ, CON I SUOI ABITANTI, MA CHE IN EFFETTI HA DIFFICOLTĂ A METTERE A
SISTEMA QUESTE ENORMI POTENZIALITĂ â RIMANGONO SPESSO SPAZI MUTI, PRIVI DI
CAPACITĂ RELAZIONALE, COME IL COLLEGAMENTO FRA LA STAZIONE DEI TRENI E LA
METROPOLITANA, CHE Ă IMPERVIO, QUASI OSTILE. SUL PIAZZALE OSTIENSE Ă DIFFICILE
PER UN PEDONE TROVARE UNA DIMENSIONE CONFORTEVOLE E SICURA PER ATTRAVERSARE ED
ARRIVARE ALLE FERMATE, HA SEMPRE LâIMPRESSIONE DI DOVER âSCAMPAREâ A QUALCOSA,
CORRE VIA CERCANDO âSALVEZZAâ VERSO LâINTERNO DI UN COMPLESSO DI STRUTTURE
ANCHâESSE DISARTICOLATE, NON INTEGRATE FRA LORO, E DELLE QUALI Ă DIFFICILE AVERE
UNA PERCEZIONE DâINSIEME. Ă UN LUOGO CHE ATTRAE E SMISTA TANTISSIME PERSONE,
GENERA ALTRE ATTIVITĂ AGGIUNTIVE A QUELLE MERAMENTE DI STAZIONE ED ESTERNE AD
ESSA, CHE TUTTAVIA SI SVILUPPANO IN MODO INFORMALE PER NON DIRE IMPROPRIO.
MA SIAMO AL CENTRO DELLA CITTĂ, Ă ADIACENTE â MA NON INTEGRATO â AD UN TESSUTO
URBANO VIVO E VISSUTO DA CITTADINI, STUDENTI E TURISTI, ALLE PORTE DEL CARME.
QUESTI SPAZI URBANI HANNO UN POTENZIALE ENORME, PENSO A PIAZZALE DEI PARTIGIANI
CHE POTREBBE ESSERE UN LUOGO OTTIMO PER FARE ATTIVITĂ DI OGNI TIPO, OLTRE
ALLâINTERMODALITĂ, POTREBBE OSPITARE EVENTI ED ATTIVITĂ UTILI. LâINTERO
COMPLESSO DI FERMATE E STAZIONI POTREBBE, DOVREBBE, OSPITARE MAGGIORI FUNZIONI E
INTENSIFICARE GLI USI, DIVENTARE META E NON SOLO PUNTO DI TRANSIZIONE NEL CUORE
DI ROMA.
STIAMO LAVORANDO, CERCANDO DI FARE UN RAGIONAMENTO PIĂ AMPIO E SISTEMATICO, SUI
NODI DI SCAMBIO. LINEE PORTANTI COME QUELLE DEL FERRO (NODO FERROVIARIO, METRO E
TRAM) SONO PORTE DI ACCESSIBILITĂ ALLA CITTĂ. SONO I PRINCIPALI LUOGHI URBANI
DOVE POTER DENSIFICARE DIVERSE ATTIVITĂ. POTREBBERO OSPITARE ATTREZZATURE CHE
CREINO IL MODELLO DIFFUSO DI CITTĂ DEI 15 MINUTI. IN QUESTO AMBITO CâĂ GIĂ UNO
STRUMENTO ATTUATIVO IL PIANO DI ASSETTO OSTIENSE DEL 2000, CHE NASCE DAL PIANO
DI ASSETTO GENERALE (PAG), E CHE MERITA UN AGGIORNAMENTO. IL COMPARTO C 9, UNO
âSCARABEOâ CHE RACCHIUDE I BINARI DELLA METRO MARE E DELLA METRO B, HA GIĂ UNA
SUA EDIFICABILITĂ, 10.000 METRI QUADRATI. LE FUNZIONI DEVONO ARRICCHIRE IL LUOGO
IN SĂ, MA IN RELAZIONE ALLA VITA QUOTIDIANA DEL QUARTIERE. BISOGNA DARE
ESPRESSIONE ALLE POTENZIALITĂ METTENDOLE A A SISTEMA CON IL CARME E LâARCHEOTRAM
MA ANCHE CON IL SISTEMA DELLE MURA A TESTACCIO FINO A TEVERE. UNO DEGLI
OBIETTIVI DEL NOSTRO LAVORO Ă AGGIORNARE IL PIANO DâASSETTO, E IN PARTICOLARE IL
C 9, CHE DOVRĂ INTERAGIRE CON TUTTO QUELLO CHE CâĂ INTORNO. FONDAMENTALE Ă LA
RIORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI PUBBLICI DEL PIAZZALE PER CREARE RELAZIONI FRA LE
PARTI, COSTRUIRE UNâIDENTITĂ CHIARA DEL LUOGO, CONQUISTARE MAGGIOR SPAZIO PER
REALIZZARE NUOVE ATTIVITĂ LEGATE AL LAVORO, ALLâINTRATTENIMENTO, ALLâOSPITALITĂ,
ANCHE REALIZZANDO UN SUOLO ARTIFICIALE PER QUANTO POSSIBILE, UNA PIASTRA SUI
BINARI SU CUI EDIFICARE, RIORGANIZZARE I MARGINI DELLO SCARABEO PER UNA MAGGIORE
OSMOSI CON IL QUARTIERE E PER INTEGRARE ATTREZZATURE E SERVIZI.
Â
FRANCESCA ROMANA STABILE (UNIVERSITĂ ROMA TRE)
UN PASSO INDIETRO, UNA BREVE RETROSPETTIVA SUI CARATTERI E LE IDENTITĂ DI QUESTO
AMBITO URBANO, CERNIERA TRA DIVERSI QUADRANTI DELLA ZONA A SUD DI ROMA. IL
SIMBOLO DI QUESTO LUOGO Ă LA PIRAMIDE DI CAIO CESTIO CHE NON HA CASO Ă STATA
INTERPRETATA COME IMMAGINE ICONICA DELLA ROMA ANTICA ANCHE DA LE CORBUSIER (FIG.
1).
FIG. 1
FINO A ROMA CAPITALE LA PIRAMIDE DI CAIO CESTIO CON PORTA SAN PAOLO E LE MURA
AURELIANE ERANO LE UNICHE EMERGENZE DI UNA ZONA SOSTANZIALMENTE SUBURBANA. CON
LA DESTINAZIONE DI TESTACCIO A QUARTIERE INDUSTRIALE DELLA CITTĂ (NOVEMBRE 1870)
E LA SUCCESSIVA REALIZZAZIONE DEL MATTATOIO (1888-1891), LA ZONA Ă DIVENTATA IL
POLO URBANO DELLO SVILUPPO COMMERCIALE E INDUSTRIALE DELLâAREA OSTIENSE, AVVIATO
AGLI INIZI DEL NOVECENTO. IN RELAZIONE A TALE SVILUPPO SI INQUADRA LA
CONFORMAZIONE DI PIAZZALE OSTIENSE DOVE NEGLI ANNI VENTI VIENE COSTRUITA LA
STAZIONE DELLA LINEA FERROVIARIA ROMA-OSTIA LIDO, PROGETTATA DA MARCELLO
PIACENTINI. COMâĂ NOTO, NEGLI ANNI TRENTA LA ZONA Ă CARATTERIZZATA DA ALTRE
SIGNIFICATIVE EMERGENZE COME IL PALAZZO DELLE POSTE DI ADALBERTO LIBERA E MARIO
DE RENZI, SU VIA MARMORATA, E LA COSTRUZIONE DELLA STAZIONE OSTIENSE. MA Ă
SIGNIFICATIVO RICORDARE ANCHE IL PARCO DELLA RESISTENZA, PROGETTATO DA RAFFAELE
DE VICO, CHE SI INSERIVA IN UN PIĂ AMPIO SISTEMA DEL VERDE CHE COMPRENDEVA IL
MONTE TESTACCIO E LâATTUALE CIMITERO DI GUERRA (A RIDOSSO DELLO STRAORDINARIO
CIMITERO ACATTOLICO). CON I BOMBARDAMENTI DEL MARZO 1944 E I CROLLI DELLE MURA
AURELIANE, NEL TRATTO IN CORRISPONDENZA DELLâATTUALE VIA RAFFAELE PERSICHETTI,
PORTA SAN PAOLO VIENE ISOLATA E DIVENTA UN SEMPLICE SPARTITRAFFICO.
LA PIANTA DI ROMA DEL 1949 METTE IN EVIDENZA QUESTO ASPETTO MA ANCHE LA
CENTRALITĂ DI UN NODO DI ATTRAVERSAMENTO DELLA CITTĂ CHE COSTITUISCE IL CARDINE
DI DIVERSI AMBITI URBANI: TESTACCIO, SAN SABA, LâAVENTINO E LâOSTIENSE (FIG. 2).
FIG. 2
TALI ZONE, SONO PARTE INTEGRANTE DI UN QUADRANTE URBANO CARATTERIZZATO DA
DIVERSE SPECIFICITĂ CHE COMPRENDO SIA SIGNIFICATIVI INTERVENTI RESIDENZIALI (SAN
SABA E AVENTINO) CHE REALTĂ PIĂ COMPLESSE COME QUELLA DI TESTACCIO E
DELLâOSTIENSE CHE NEGLI ULTIMI TRENTA ANNI SONO STATE OGGETTO DI UNA PROGRESSIVA
RICONVERSIONE E RIGENERAZIONE URBANA IN FUNZIONE CULTURALE, COMMERCIALE E
TURISTICA OLTRE CHE RESIDENZIALE.
LA STORIA DI QUESTO LUOGO RAPPRESENTA, COSĂ, LA TESTIMONIANZA DELLO SVILUPPO E
DELLA TRASFORMAZIONE DI UNA ZONA DI ROMA SEGNATA ANCHE DA IMPORTANTI PASSAGGI
DELLA POLITICA DEL PAESE COME LA BATTAGLIA DI PORTA SAN PAOLO, ALLâINDOMANI
DELLâ8 SETTEMBRE DEL 1944, O LE MANIFESTAZIONI DEL LUGLIO DEL 1960 CHE SONO
ENTRATE NELLâIMMAGINARIO COLLETTIVO PER LE CARICHE A CAVALLO DELLA POLIZIA (FIG.
3).
FIG. 3
QUESTI RIFERIMENTI SONO IMPORTANTI PER RICORDARE COME IL RACCONTO DEI LUOGHI
DEBBA PASSARE PER DIVERSI SGUARDI E PROGRESSIVI APPROFONDIMENTI AL FINE DI
RICONOSCERE LE TANTE POTENZIALITĂ NECESSARIE AD ATTIVARE UNA PROGETTUALITĂ COLTA
E CONSAPEVOLE.
Â
ROSARIO PAVIA (COMITATO MURA LATINE)
IL COMITATO MURA LATINE Ă NATO DIECI ANNI FA PER GESTIRE IL PARCO DELLE MURA
LATINE, CHE SI SVILUPPA TRA PORTA METRONIA E PORTA LATINA, MA LâASSOCIAZIONE Ă
MOLTO ATTIVA NELLA PROMOZIONE CULTURALE DELLE MURA NEL LORO COMPLESSO. NEL 1974
LâINSTALLAZIONE ARTISTICA DI CHRISTO, CHE AVVOLSE PORTA PINCIANA CON DEI TELI,
DENUNCIAVA LâOCCULTAMENTO DELLE MURA AURELIANE NELLE POLITICHE CULTURALI E
URBANE DELLA CITTĂ. Eâ UN EPISODIO IMPORTANTE CHE VOGLIAMO RICORDARE
CINQUANTâANNI DOPO, PROPRIO A PORTA PINCIANA. IL COMITATO MURA LATINE DA TRE
ANNI, CON LA RASSEGNA IL CINEMA SOTTO LE MURA STA CERCANDO DI RIPORTARE
LâATTENZIONE SUL VALORE CULTURALE DI QUESTO PATRIMONIO CHE IN FONDO RESTA ANCORA
MISCONOSCIUTO ED EMARGINATO.
NESSUN PIANO REGOLATORE A ROMA SI Ă OCCUPATO DELLE MURA, NONOSTANTE IL LORO
VALORE CULTURALE E LA POTENZA STRUTTURANTE DEL LORO RECINTO. SOLO IL PIANO
REGOLATORE APPROVATO NEL 2008 HA INDIVIDUATO NELLE MURA UN AMBITO DI
PROGRAMMAZIONE STRATEGICA. LE MURA SONO UNA GRANDE INFRASTRUTTURA NARRATIVA,
VANNO VISTE COME UN PARCO E UNO SPAZIO PUBBLICO CONTINUO., CON UNA SERIE DI
PARCHI DI QUARTIERE CONNESSI DA UN SISTEMA DI PERCORSI PEDONALI E CICLABILI.
ALCUNE AREE COME I PARCHI LUNGO VIA CARLO FELICE E VIALE METRONIO FUNZIONANO GIĂ
ORA BENISSIMO. CI SONO ATTUALMENTE MOLTI FINANZIAMENTI PER LE MURA, CIRCA 23
MILIONI, MA SONO FINALIZZATI SOLO A OPERE DI RISTRUTTURAZIONE DI CONSOLIDAMENTO.
INVECE, IL PROGETTO STRATEGICO PROPONEVA LA REALIZZAZIONE DI UN PARCO LINEARE,
UN GRANDE SPAZIO PUBBLICO CONTINUO PER CONSENTIRE LA FRUIZIONE DELLE MURA, UN
UNICUM IN EUROPA. DA VIENNA A PARIGI, A MILANO LE MURA SONO STATE ABBATTUTE PER
LO SVILUPPO DELLA CITTĂ MODERNA. A ROMA NOI LE ABBIAMO CONSERVATE, POTREMMO OGGI
RIQUALIFICARLE E FARNE UN NUOVO GRANDE PROGETTO DI MODERNITĂ. SI Ă PARLATO DI UN
MASTERPLAN LUNGO LE MURA, MA NON SE NE SA MOLTO. ALCUNI SPAZI POSSONO ESSERE
RECUPERATI SUBITO: IL TRATTO TRA PORTA SAN SEBASTIANO E SAN PAOLO, IL VIALE
CASTRENSE CHE DI FATTO Ă GIĂ PEDONALE. LE MURA Ă UNâINFRASTRUTTURA NARRATIVA
DELLA CITTĂ: ATTRAVERSA Â Â QUARTIERI, GRANDI PARCHI COME QUELLO DELLâAPPIA ANTICA
EÂ DI VILLA SCIARRA. LUNGO LE MURA CI SONO CENTINAIA EPISODI DI ARCHITETTURA
MODERNA, DALLE POSTE DI ADALBERTO LIBERA A PORTA SAN PAOLO, AL COMPLESSO DELLO
STUDIO PASSARELLI A VIA CAMPANIA, ALLâASCENSORE CHE CONNETTEVA IL PINCIO COL
MURO TORTO.
MA TORNIAMO ALLâOSTIENSE. QUI LE MURA ARRIVANO SUL TEVERE. E âUNâINTERSEZIONE
IMPORTANTE SU CUI NON CâĂ ATTENZIONE. A LUNGOTEVERE TESTACCIO LE MURA SONO
ABBANDONATE, VERSANO IN CONDIZIONI DI GRANDE DEGRADO, SERVONO COME AREA
LOGISTICA PER LA RACCOLTA DELLâIMMONDIZIA. DIETRO CâĂ IL CAMPO BOARIO, CâĂ IL
MATTATOIO, SIAMO NEL CUORE DELLâARCHEOLOGIA INDUSTRIALE CON IL GAZOMETRO, GLI EX
MAGAZZINI GENERALI, IL PONTE DI FERRO, IL PONTE DELLA FERROVIA.
IL PORTO FLUVIALE, Ă UN ALTRO ELEMENTO IMPORTANTE DEL TUTTO TRASCURATO, QUI
COGLIAMO ANCORA IL RAPPORTO TRA IL TEVERE E IL MARE. IL COLLEGAMENTO TRA
LâARCHEOLOGIA INDUSTRIALE DI QUESTO QUARTIERE E LâARCHEOLOGIA CLASSICA DI OSTIA
ANTICA Ă UN TEMA SU CUI INTERVENIRE IMMEDIATAMENTE, OCCORRONO SOLO OPERE
STRATEGICHE A BASSO COSTO. COSA MANCA PER PORTARE AL PORTO FLUVIALE I BATTELLI
TURISTICI CHE GIà ORA COLLEGANO PONTE MARCONI CON OSTIA ANTICA? SOLO IL
DRAGAGGIO DI ALMENO UN CHILOMETRO.
ROMA CAPITALE AVEVA UNA RAGIONE DI ESSERE, NON SOLO PERCHĂ ERA A METĂ STRADA TRA
IL NORD E IL SUD, MA FORSE PERCHĂ ERA AL CENTRO DEL MEDITERRANEO. QUESTO
PROGETTO PER ROMA VA RIPRESO, NON CON UNA RETORICA PASSATISTA, MA CON UNâIDEA DI
CITTĂ CHE GUARDA AL FUTURO.
Â
GIOVANNI CAUDO (CAPOGRUPPO ROMA FUTURA, PRESIDENTE CSPNRR)
IL METODO DI LAVORO DI ROMA RICERCA ROMA MI SEMBRA UN ACCOMPAGNAMENTO IMPORTANTE
DI QUEL CHE FA LâAMMINISTRAZIONE COMUNALE, DâALTRONDE IN TUTTE LE GRANDI CITTĂ
CI SONO THINK TANK, LUOGHI IN CUI SI RAGIONA AL DI LĂ DELLA CONTINGENZA. ORA
ROMA RICERCA ROMA HA SCELTO DI DIALOGARE SULLâAREA OSTIENSE, LA SEDE CHE CI
OSPITA Ă QUELLA DEL DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA CHE Ă QUI DA QUASI VENTâANNI â
UN ESEMPIO DI RIUSO CHE DOVREBBE ESSERE DâESEMPIO SUL COME FARE MEGLIO CON
QUELLO CHE CâĂ.
NEL â900 I CONSERVATORI ERANO QUELLI CHE SI OPPONEVANO AL PROGRESSO, E I
PROGRESSISTI RINCORREVANO IL VENTUNESIMO SECOLO VOLENDO CAMBIARE TUTTO. IL MONDO
SI Ă RIBALTATO, NEL SENSO CHE CHI ERA PROGRESSISTA NEL â900 OGGI Ă ACCUSATO DI
ESSERE CONSERVATORE. ASSUMIAMO QUESTO RIBALTAMENTO ANCHE IN SENSO POLITICO. LA
STORIA E IL DESTINO DI QUESTO LUOGO Ă CAMBIATA: QUI NON SI AMMAZZANO PIĂ GLI
ANIMALI, IL SANGUE NON SCORRE. FUORI CâĂ SCRITTO âTRIPPERIAâ MA DENTRO CI SONO
GLI STUDENTI. NON Ă SOLO UN CAMBIAMENTO DâUSO DI QUESTI SPAZI: Ă UNâOPERAZIONE
CONCETTUALE CHE STABILISCE UN NUOVO RAPPORTO CON QUELLO CHE Ă GIĂ COSTRUITO.
UNâOPERAZIONE TUTTâALTRO CHE SEMPLICE ED Ă ANCHE PER QUESTO CHE IN QUESTA CITTĂ,
A ROMA, NON SIAMO ANCORA STATI CAPACI DI AFFRONTARLA FINO IN FONDO. CHI LAVORA
NEL CERCARE UN DIALOGO CON QUELLO CHE CâĂ Ă CONSIDERATO UN CONSERVATORE CHE
RIFIUTA IL CONFRONTO CON IL NUOVO. CHI INVECE MOSTRA UN ATTEGGIAMENTO PIĂ
DISINVOLTO CON LâESISTENTE, CHI TENDE A BANALIZZARE O COMUNQUE A SEMPLIFICARE IL
RAPPORTO CON QUELLO CHE CâĂ, Ă CONSIDERATO UN PROGRESSISTA.
ROMA Ă UN LABORATORIO UNICO IN EUROPA: Ă IL POSTO IN CUI SI PUĂ INVENTARE IL
NUOVO E IMMAGINARLO DENTRO LA STORIA. SE GUARDATE SULLE PARETI DI QUESTA STANZA
CâĂ DEL MARMO. PERCHĂ? PERCHĂ QUANDO ERA UN MATTATOTIO BISOGNAVA PULIRE IL
SANGUE DAI MURI, E CON LâINTONACO SAREBBE STATO IMPOSSIBILE. OGGI IL SANGUE NON
SCORRE PIĂ, CI SONO GLI STUDENTI. CHI HA SCELTO DI METTERE QUEL MARMO HA CERCATO
DI RISPETTARE UNO SPIRITO DEL LUOGO, RICORDANDO UNA STORIA ANTICA DENTRO UNA
STORIA NUOVA.
TORNIAMO A PIAZZALE OSTIENSE. VORREI DARE UN PICCOLISSIMO CONTRIBUTO SUL
VERSANTE RFI E SULLE AREE EDIFICABILI NELLE AREE DELLE STAZIONI FERROVIARIE: SI
TRATTA DI CUBATURE CONCESSE A SUO TEMPO A RFI GRAZIE A UN ACCORDO PER CUI LE
FERROVIE AVREBBERO DOVUTO INVESTIRE PER MIGLIORARE LâOFFERTA DI TRASPORTO
PUBBLICO REGIONALE. SUCCESSIVAMENTE LA COMPTEENZA E GESTIONE DI QUELLâACCORDO Ă
PASSATO ALLA REGIONE LAZIO E SI Ă VENUTA A CONFIGURARE UNA STRANA SITUAZIONE: IL
COMUNE HA CONCESSO LA CUBATURA MA ORA NON HA PIĂ ALCUN RUOLO NEL CONTROLLARE IL
LIVELLO DI SERVIZIO OFFERTO DA RFI, CHE PERĂ HA RICEVUTO LA CUBATURA IN VIRTĂ
DEGLI IMPEGNI PRESI SUL MIGLIORAMENTO DEL LIVELLO DI SERVIZIO.
BISOGNEREBBE QUINDI INTANTO VERIFICARE SE ESISTONO ANCORA LE RAGIONI PER CUI
QUELLA CUBATURA FU CONCESSA. DALLA STAZIONE OSTIENSE PARTONO 6 TRENI PER
VENTIMIGLIA, 4 PER SESTRI LEVANTE, 14 PER PISA CENTRALE, 4 PER NAPOLI, 6 PER
SALERNO E 3 PER REGGIO CALABRIA. IN TUTTO 44 TRENI NELLE DUE DIREZIONI, CIOĂ UN
TRENO OGNI MEZZâORA. QUALE CITTĂ EUROPEA HA UNA STAZIONE LOCALIZZATA A POCHI
METRI DAL SUO CENTRO STORICO CHE OFFRE UN LIVELLO DI SERVIZIO DI UN SOLO TRENO
OGNI MEZZâORA? INVECE A OSTIENSE IL LEONARDO EXPRESS CHE VA A FIUMICINO NON
FERMA (MA IL REGIONALE CHE COLLEGA FIUMICINO A TIBURTINA E OLTRE, SĂ, NDR). IL
PIANO DI ASSETTO DELLA STAZIONE Ă RIMASTO INATTUATO, SONO STATE REALIZZATE LE
CASE MA ALTRI INTERVENTI PREVISTI A SERVIZIO DELLA CITTĂ, COME IL PONTE PEDONALE
CHE PORTAVA AL BASTIONE SANGALLO NO, NON Ă STATO REALIZZATO, COME ANCHE IL
CAMPIDOGLIO 2.
QUANDO SI PARLA DI ROMA, SONO CONVINTO CHE SI DEBBANO OSSERVARE I DETTAGLI. SE
SI VUOL CAPIRE COSA NON FUNZIONA AL COLOSSEO BISOGNA OSSERVARE COMâĂ FATTA VIA
DEGLI ANNIBALDI. SE SI VUOL CAPIRE COSA NON FUNZIONA A OSTIENSE BISOGNA GUARDARE
VIA RAFFAELE PERSICHETTI. LĂ PASSANO ANCORA LE MACCHINE, MA QUELLA STRADA SEPARA
LA PIRAMIDE DALLE MURA. QUANDO LA PIRAMIDE CESTIA FU RESTAURATA, NEL 2015
PRESENTAMMO IL PROGETTO DI PEDONALIZZAZIONE DI QUELLA STRADA. SONO PASSATI DIECI
ANNI E TUTTO Ă RIMASTO COME PRIMA. UN SEGNALE DEL FATTO CHE, MENTRE SI PARLA
DELLE GRANDI STRATEGIE, NON SI FANNO PICCOLE AZIONI MA DALLâIMPATTO FORTE.
NEL PNRR IL TITOLO DELLâINVESTIMENTO CHE RIGUARDA LE MURA AURELIANE SI CHIAMA
PARCO LINEARE DELLE MURA ED Ă PARTE DEL PROGRAMMA CAPUT MUNDI. QUANDO HO
VISIONATO IL PROGETTO HO VERIFICATO CHE LâINVESTIMENTO RIGUARDAVA SOLO IL
CONSOLIDAMENTO DEL MONUMENTO, NON CâERA NULLA DEL PARCO. ERA QUESTO IL PROGETTO
INCLUSO IN CAPUT MUNDI, CHE RICORDO, ERA LâUNICA PARTE DEL PNRR DI ROMA GIĂ
CONTENUTA NEL PIANO MESSO A PUNTO DAL GOVERNO NAZIONALE NEL 2021 E FINANZIATO
DIRETTAMENTE COL PNRR CON 500 MILIONI DI EURO. NEL PNRR APPROVATO DAL GOVERNO
NAZIONALE CâERANO DUE PROGETTI CHE RIGUARDAVANO ROMA: UNO ERA CAPUT MUNDI,
LâALTRO ERA CINECITTĂ, 300 MILIONI DI EURO, GESTITO DAL MINISTERO DELLâECONOMIA
E DELLE FINANZE TRAMITE LA SOCIETĂ CINECITTĂ. UNA SCELTA QUANTO MENO SINGOLARE,
IL GOVERNO NAZIONALE CONTINUA A PENSARE A ROMA COME ANCORA QUELLA DELLA âDOLCE
VITAâ DEGLI ANNI CINQUANTA: ARCHEOLOGIA E CINEMA.
TRA GLI INTERVENTI DI CAPUT MUNDI IL PARCO LINEARE DELLE MURA, PER UN
INVESTIMENTO DI 23.160.000 EURO, Ă SUDDIVISO IN QUATTRO TRATTI: IL TRATTO B DI
VIA CAMPANIA; IL TRATTO H-G NELLA ZONA DI CASTRO PRETORIO; QUELLO I-J DI PORTA
LATINA IN PARTE FATTO; INFINE, IL TRATTO M DA PIRAMIDE FINO AL TEVERE. COME
DICEVA PRIMA ROSARIO PAVIA, QUESTI INTERVENTI SONO IN ATTUAZIONE DEL PIANO
REGOLATORE GENERALE. I LAVORI SUL MONUMENTO SONO DI COMPETENZA DELLA
SOVRINTENDENZA CAPITOLINA, MENTRE IL PARCO LINEARE Ă DI COMPETENZA DEL
DIPARTIMENTO AMBIENTE.
IL PRIMO TRATTO, 3 MILIONI E MEZZO, Ă QUELLO DI VIA CAMPANIA E CâĂ UN
PICCOLISSIMO TRATTO, QUELLO DEL POLICLINICO, VICINO ALLâAMBASCIATA BRITANNICA.
LE SCHEDE DEL PROGETTO PREVEDONO INTERVENTI DI RESTAURO CONSERVATIVO, ALCUNI
FONDAMENTALI SU LATERIZI, TIRATURE E RINFORZI â TUTTI INTERVENTI CHE MIRANO ALLA
CONSERVAZIONE DEL MONUMENTO, MA NON AVRANNO EFFETTI SUL PARCO LINEARE. IN
COMMISSIONE ABBIAMO PROPOSTO AI MUNICIPI E AL SINDACO (CHE HA MANTENUTO LA
DELEGA AL PNRR) ALCUNI LUOGHI NEI QUALI AVVIARE LA REALIZZAZIONE DEL PARCO
DESTINANDO A QUESTO SCOPO I FONDI ORDINARI. MENTRE SI CONSOLIDA IL TRATTO DI VIA
CAMPANIA, SI POTREBBE PEDONALIZZARE LA PARTE DELLA STRADA CHE STA DAVANTI AL
LICEO RIGHI, CREANDO UNA FASCIA DI RISPETTO. LO STESSO PUĂ AVVENIRE SUL LATO
VERSO CORSO ITALIA E PORTA PINCIANA, E ANCHE IL TRATTO DI PORTA PIA, IN QUESTO
CASO SUL LATO DEL II MUNICIPIO E NON SUL LATO INTERNO.
LâINTERVENTO DELLE MURA PREVEDE LA MESSA IN SICUREZZA E IL CAMMINAMENTO ANCHE DA
PORTA ASINARA, CIOĂ DA SAN GIOVANNI, FINO A SANTA CROCE IN GERUSALEMME. LA
NOSTRA PROPOSTA ERA DI AGGIUNGERE VIALE CASTRENSE PER FARLO DIVENTARE AREA
PEDONALE. QUI CâĂ UNA SCUOLA CHE HA IN PROGETTO DI UTILIZZARE LâAREA PER
ATTREZZATURE SPORTIVE. Ă UN PROGETTO FORSE TROPPO INVASIVO, MA IL DIALOGO CON IL
VII MUNICIPIO POTREBBE APPORTARE LE MODIFICHE AL PROGETTO PER CONSENTIRE LA
REALIZZAZIONE DELLâAREA PEDONALE CHE CONSENTIREBBE DI AVERE LA CONTINUITĂ DAL
PARCO DI VIA SANNIO CON LâAREA DI SANTA CROCE IN GERUSALEMME.
IN ASSENZA DEI FONDI ORDINARI DI ROMA CAPITALE LA BUONA NOTIZIA Ă CHE LâVIII
MUNICIPIO HA IN FASE DI REALIZZAZIONE LA SISTEMAZIONE DEL TRATTO DI VIA DEL
CAMPO BOARIO IN COLLABORAZIONE CON LA SOVRINTENDENZA CAPITOLINA, E I LAVORI SONO
QUASI ULTIMATI, DALLA PIRAMIDE CESTIA ALLâIMBOCCO DEL MATTATOIO CHE COSĂ SI
AVVICINA ALLA METROPOLITANA.
Â
LUCA REALE (ROMA RICERCA ROMA)
GRAZIE, SOPRATTUTTO PER LE BUONE NOTIZIE. MI RIALLACCIO A QUANTO DICEVA CAUDO
SULLE COSE PICCOLE CHE SI POSSONO FARE SUBITO. Ă UNA COSA CHE PIACE MOLTO A ROMA
RICERCA ROMA: NELLâINTRODURRE QUESTO INCONTRO ABBIAMO PARLATO DI GRANDI
STRATEGIE A SCALA URBANA E PERSINO METROPOLITANA, MA SIAMO DâACCORDISSIMO
SULLâINIZIARE DA OPERAZIONI FACILMENTE ATTUABILI IN TEMPI BREVI, TANTâĂ CHE
ABBIAMO PROPOSTO DI PORTARE SUBITO A META ARCHEOTRAM E PARCO LINEARE. IL PARCO
LINEARE, CHE RICHIEDE UN PROGETTO ORGANICO AGGIORNATO, Ă FATTIBILE, E NON
PARTICOLARMENTE COSTOSO. SULLâARCHEOTRAM SI Ă GIĂ FATTA UNA VERIFICA DI PROVA, E
ORA POSSIAMO AGGIUNGERE, TRA GLI OBIETTIVI A BREVE TERMINE, ANCHE LA
PEDONALIZZAZIONE DEFINITIVA DI VIA RAFFAELE PERSICHETTI â UNO DEI CADUTI DEL 10
SETTEMBRE 1943 â IN MODO DA RIUNIRE PIRAMIDE E PORTA; UNA TERZA COSA CHE SI PUĂ
FARE IN TEMPI BREVISSIMI.
Â
FABRIZIO FANTERA (RETE COMUNE INQUILINI ATER SAN SABA)
NOI PARLEREMO DELLA STORIA DI QUESTI LUOGHI, CHE Ă LA STORIA DELLA
TRASFORMAZIONE DEL PRIMO â900, EPOCA NATHAN. DI SAN SABA MOLTI HANNO UNA
CONOSCENZA SBAGLIATA, IMMOBILIARISTA: SI PARLA, PER ESEMPIO, DELLA SPLENDIDA
VILLA DI ROBERTO BENIGNI, LâEX VILLA DI SOFIA LOREN, MA Ă UNA FORZATURA, SAN
SABA Ă FATTO DI CASE ECONOMICHE, POPOLARI. QUESTA STORIA Ă INIZIATA DA TEMPO,
CON SVENDOPOLI O AFFITTOPOLI. NOI NEL 2015 ABBIAMO INIZIATO UNA SERIE DI
INIZIATIVE PER SOSTITUIRE A QUESTO RACCONTO UNA NARRAZIONE CHE PARTISSE
DALLâAUTENTICITĂ DELLE PERSONE E DEI LUOGHI. SAN SABA ERA UN LUOGO PENSATO PER
DARE CASA ALLE FAMIGLIE OPERAIE CHE DOVEVANO LAVORARE IN TUTTO IL SETTORE NUOVO
DELLâOSTIENSE, COME TESTACCIO E COME GARBATELLA.
IL 25 APRILE 2015 ABBIAMO INIZIATO A FARE LE âMEMORIE DI PIAZZAâ, CIOĂ IL NOSTRO
25 APRILE ATTRAVERSO LE MEMORIE DEGLI ANZIANI, DI QUELLI CHE HANNO VISSUTO
QUELLE GIORNATE. LA RESISTENZA DI PORTA SAN PAOLO SI SVOLGE PERLOPIĂ A SAN SABA,
PERCHĂ SAN SABA Ă IN SALITA E QUINDI LĂ AVVENGONO I FATTI PIĂ DRAMMATICI DI
QUELLA GIORNATA. Ă LĂ CHE I CITTADINI DI SAN SABA TIRANO FUORI IL MEGLIO,
NASCONDONO IN CASA I SOLDATI CHE SCAPPANO. ABBIAMO TANTI RACCONTI IN UN LIBRO
COLLETTIVO CHE ABBIAMO FATTO DUE ANNI FA, SCRITTO DA TUTTI NOI E CHE RACCOGLIE
TANTISSIMA STORIA ORALE â LA STORIA DI QUESTO LUOGO E DELLE PERSONE CHE LO HANNO
ATTRAVERSATO, LE COSE CHE CI SONO ACCADUTE NON SOLTANTO DAL TEMPO DEGLI ANTONINI
O DI CARACALLA. PERCHĂ SAN SABA Ă PICCOLA, MA CI STA DENTRO LA STORIA.
LA SETTIMANA SCORSA ABBIAMO INCONTRATO ADRIANO LABBUCCI, ASSESSORE ALLA MEMORIA
DEL I MUNICIPIO, PERCHĂ INSIEME A TESTACCIO STIAMO CERCANDO DI REALIZZARE UN
MUSEO DIFFUSO PERMANENTE DELLA RESISTENZA ROMANA DI PORTA SAN PAOLO, MAPPANDO LA
STORIA DI QUESTI LUOGHI, COME VIALE GIOTTO CON I SEGNI DEI PROIETTILI TEDESCHI,
I SEGNI DEL BOMBARDAMENTO DEL 3 MARZO DEL â44, O LE PIETRE DâINCIAMPO: NE
ABBIAMO INAUGURATO UNA SECONDA QUESTâANNO, CON I PARENTI DELLE VITTIME CHE HANNO
RACCONTATO LE LORO STORIE. E CI SONO ANCHE SEI UCCISI ALLE FOSSE ARDEATINE,
METTEREMO PIETRE DâINCIAMPO PURE PER LORO.
UN ALTRO ELEMENTO Ă IL âCIVICO GIUSTOâ, CHE NASCE DALLA STORIA DI MIO PADRE,
SCOPERTA DOPO BEN 65 ANNI: LUI NASCOSE IN CASA PER TUTTA LâOCCUPAZIONE NAZISTA
UNA FAMIGLIA EBREA, I MOSCATI. âPERCHĂ LâHAI FATTO RISCHIANDO COSĂ TANTO?â, GLI
ABBIAMO CHIESTO. âPERCHĂ ERA GIUSTO FARLOâ HA RISPOSTO ASCIUTTO. E OGGI A
SEGNARE IL CIVICO GIUSTO Ă IL NUMERO IN BRONZO.
PORTA SAN PAOLO E PIAZZALE OSTIENSE SONO PIENI DI STORIA E DI MEMORIA CHE VA
RACCONTATA, VA TRASFORMATA IN PATRIMONIO DEL TERRITORIO E DELLE SCUOLE. ORA
STIAMO LAVORANDO A UN NUOVO PROGETTO, LE FOTO PARLANTI: ABBIAMO FESTEGGIATO IL
CENTENARIO DELLâULTIMA PIETRA, NOI SIAMO SEMPRE UN POâ ORIGINALI. CI SONO
PERSONE CHE FANNO E CHE HANNO COSE DA DIRE, DA RACCONTARE O DA RAPPRESENTARE, CI
SONO LE IMMAGINI DEI NOSTRI ANZIANI. QUESTE FOTO PARLERANNO PERCHà CI SARANNO
LE LORO STORIE SOTTO E ALLA FACCIA DELLâATER CHE NON CI DĂ I LOCALI PER LA
NOSTRA ASSOCIAZIONE, LA MOSTRA LA FAREMO NEI LOCALI DELLA UISP.
LA GENTRIFICAZIONE? IL RISCHIO CâĂ. LâAMMINISTRAZIONE REGIONALE PRECEDENTE HA
UNA COLPA ENORME: PRIMA ANCORA DI CONSENTIRE AI RESIDENTI CHE VOLESSERO
ACQUISTARE LE LORO CASE HA INIZIATO LA VENDITA ALLâASTA SENZA ALCUN PIANO
VENDITA. INOLTRE, NOI CI SIAMO BATTUTI PER CHI NON PUĂ O NON VUOLE COMPRARE E VA
SALVAGUARDATO. COSĂ ORA SIAMO IN UNA SITUAZIONE DI DISCRIMINAZIONE VERGOGNOSA:
CHI HA COMPRATO ALLâASTA HA POTUTO USARE IL BONUS 110, CON I SOLDI DI TUTTI. CHI
NON HA POTUTO COMPRARE, NO. BISOGNA CHE LA POLITICA SI FACCIA QUALCHE DOMANDA.
NOI CI SIAMO, E QUANDO SI PARLA DI CUBATURE, I POLITICI E GLI AMMINISTRATORI
RAGIONINO ANCHE CON GLI ABITANTI E CHE FANNO IL TERRITORIO, COME NOI.
Â
ELIANA CANGELLI (SAPIENZA UNIVERSITĂ DI ROMA)
GRAZIE AGLI AMICI DI ROMA RICERCA ROMA PER LâINVITO A PARTECIPARE E
ALLâUNIVERSITĂ ROMA TRE PER LâOSPITALITĂ.
DA TEMPO SAPIENZA E LâUNIVERSITĂ DI ROMA TRE SONO IMPEGNATI NELLA REDAZIONE DEL
PIANO DI RIGENERAZIONE DEL RIONE TESTACCIO, UN LAVORO ANCORA IN CORSO, PER IL
QUALE SI STA AVVIANDO LA FASE DI CONDIVISIONE CON I CITTADINI. LâOBIETTIVO Ă
METTERE A SISTEMA TUTTE LE PROGETTUALITĂ GIĂ ATTIVE SULLâAREA DEL RIONE â E SONO
MOLTE, COMPRESE QUELLE LEGATE AL PNRR, COME HA MOSTRATO GIOVANNI CAUDO, E
INDIVIDUARNE ALTRE STRATEGICHE E NECESSARIE. RITENGO CHE LâATTUALE
AMMINISTRAZIONE STIA FACENDO MOLTO. TUTTAVIA, SE CâĂ UN AMBITO IN CUI PUĂ
MIGLIORARE, Ă PROPRIO IL COORDINAMENTO TRA I VARI PROGETTI PRESENTI SUL
TERRITORIO. IL PIANO DI RIGENERAZIONE DEL RIONE COSTITUISCE UN IMPEGNO IN QUESTA
DIREZIONE.
TRA I PROGETTI SVILUPPATI NELLâAMBITO DEL PIANO DI RIGENERAZIONE CâĂ ANCHE
PIAZZALE OSTIENSE.
IL NODO DI PIAZZALE OSTIENSE Ă ASSOLUTAMENTE STRATEGICO: SU DI ESSO INSISTONO
TRE RIONI â AVENTINO, SAN SABA, TESTACCIO â E IL QUARTIERE OSTIENSE.
ATTORNO A PORTA SAN PAOLO CONVERGONO BEN OTTO STRADE: VIA MARMORATA, VIA
OSTIENSE, VIALE DELLA PIRAMIDE CESTIA, VIA MARCO POLO, VIA DI PORTA ARDEATINA,
VIA DELLE CAVE ARDEATINE, VIA DEL CAMPO BOARIO. SI TRATTA DI UN NODO
INFRASTRUTTURALE DI PRIMARIA IMPORTANZA, UNO DEI PRINCIPALI SNODI DEL TRASPORTO
PUBBLICO: VI SI TROVANO LA STAZIONE DI TESTA DELLA ROMA-LIDO, LA FERMATA DELLA
METROPOLITANA PIRAMIDE, ALCUNI CAPOLINEA ATAC E, POCO PIĂ IN LĂ, LA STAZIONE
OSTIENSE, SERVITA DA RFI. NON MANCA NEPPURE UNO STALLO TAXI, NĂ LA âRACCHETTAâ
PER LâINVERSIONE DEL TRAM. SE OSSERVIAMO LA PLANIMETRIA, EMERGE CHIARAMENTE LO
SQUILIBRIO TRA LA QUANTITĂ DI SUPERFICIE DEDICATA ALLA MOBILITĂ CARRABILE E
QUELLA RISERVATA ALLO SPAZIO PUBBLICO.
SEMPRE A PORTA SAN PAOLO ARRIVA ANCHE IL TRATTO DEL PARCO DELLE MURA CHE CORRE
LUNGO VIALE DI PORTA ARDEATINA, VISIBILE DA PORTA SAN PAOLO. DA PIRAMIDE PARTE
POI LâALTRO SEGMENTO DEL PARCO DELLE MURA, LUNGO VIA DEL CAMPO BOARIO. SI TRATTA
QUINDI DI UNA ZONA AD ALTISSIMA DENSITĂ STORICO-MONUMENTALE.
LâACCESSO ALLA STAZIONE DELLA METROPOLITANA Ă PROBLEMATICO: POCO PIĂ DI UN
MARCIAPIEDE DI 1,50 METRI DI PROFONDITĂ. MANCA UNO SPAZIO PUBBLICO ADEGUATO PER
ACCEDERE SIA ALLA METRO SIA ALLA ROMA-LIDO. ABBIAMO ELABORATO ALCUNE IPOTESI
PROGETTUALI, PARTENDO DALLA PEDONALIZZAZIONE DI VIA PERSICHETTI, CON LâOBIETTIVO
DI METTERE IN RELAZIONE LA PIRAMIDE, PORTA SAN PAOLO, IL CIMITERO ACATTOLICO E
LA FASCIA VERDE CHE SI ESTENDE LUNGO LE MURA, INCLUDENDO ANCHE IL PARCO DELLA
RESISTENZA, I VECCHI PRATI DEL POPOLO E IL MONTE TESTACCIO. OGGI VIA PERSICHETTI
RIDUCE PORTA SAN PAOLO A UNA SEMPLICE ROTATORIA: SE RIUSCISSIMO A
PEDONALIZZARLA, POTREMMO CREARE UN UNICO GRANDE SPAZIO PUBBLICO TRA LA PIRAMIDE
E PORTA SAN PAOLO, APRENDO ANCHE LA POSSIBILITĂ DI REALIZZARE UN NUOVO ACCESSO
ALLA STAZIONE PIRAMIDE.
NATURALMENTE, LA CHIUSURA DI VIA PERSICHETTI NON Ă UNâOPERAZIONE SEMPLICE:
OCCORRE UNO STUDIO APPROFONDITO DELLA MOBILITĂ, DAL MOMENTO CHE IN QUEL PUNTO
CONFLUISCONO OTTO STRADE. IL NOSTRO INTENTO Ă MANTENERE E ANZI POTENZIARE IL
VERDE, AMPLIANDO IL PARCO LINEARE DELLE MURA.
ABBIAMO LAVORATO A UNA PROPOSTA CHE ABBIAMO CONDIVISO CON UN GRUPPO DI INGEGNERI
TRASPORTISTI DELLA SAPIENZA, COORDINATO DA GAETANO FUSCO. INIZIALMENTE CI HANNO
DETTO CHE ERAVAMO PAZZI, IL TRAFFICO SUL PIAZZALE Ă INTENSO, RIDURRE LE
DIMENSIONI DELLE CARREGGIATE POTREBBE PEGGIORARLO. POI, PERĂ, ABBIAMO AVVIATO UN
CONFRONTO COSTRUTTIVO. LE NOSTRE PRIORITĂ ERANO: POTENZIARE LO SPAZIO PUBBLICO,
FAVORIRE LA MOBILITĂ PEDONALE, MIGLIORARE LâATTRAVERSAMENTO DELLA PIAZZA. PER
RAGGIUNGERE QUESTI OBIETTIVI, ABBIAMO RIDOTTO LE ESIGENZE DI SCORRIMENTO
VEICOLARE, INTRODOTTO SENSI UNICI â AD ESEMPIO SU VIA DI PORTA ARDEATINA â ED
ELIMINATO GLI STALLI PER I BUS TURISTICI.
OVVIAMENTE, IL SOLO PROGETTO DI PIAZZALE OSTIENSE NON Ă SUFFICIENTE. BISOGNA
INTERVENIRE ANCHE SU PIAZZALE DEI PARTIGIANI, DOVE IMMAGINIAMO SI POSSANO
SPOSTARE LâARCHEOTRAM E I CAPOLINEA DEI BUS.
CIĂ CHE Ă CERTO, PERĂ, Ă CHE QUESTâAREA HA UN GRANDE POTENZIALE: POTREBBE
DIVENTARE UN IMPORTANTE NODO INFRASTRUTTURALE, PUNTO DI CONVERGENZA DI TUTTI I
VETTORI DEL TRASPORTO PUBBLICO â FERROVIA, METROPOLITANA, AUTOBUS, TRAM â E
PORTA DI ACCESSO AL CENTRO ARCHEOLOGICO MONUMENTALE, GRAZIE AL POSIZIONAMENTO
DEL CAPOLINEA DELLâARCHEOTRAM, COME CI HA INSEGNATO A IMMAGINARE WALTER TOCCI.
TUTTI, CITTADINI E TURISTI, POTREBBERO ARRIVARE A PIAZZALE OSTIENSE CON
QUALSIASI MEZZO, PERSINO IN AEREO, SE IL LEONARDO EXPRESS FERMASSE QUI (VEDI
CAUDO NDR). DA QUI, POI, POTREBBERO SALIRE SULLâARCHEOTRAM E RAGGIUNGERE
FACILMENTE LA ROMA ARCHEOLOGICA.
Â
EDOARDO ZANCHINI (UFFICIO CLIMA DI ROMA CAPITALE)
LA VIVIBILITĂ DI ROMA STA CAMBIANDO: LA CITTĂ Ă DIVENTATA MOLTO PIĂ CALDA, ED Ă
CAMBIATO ANCHE LâANDAMENTO DELLE PIOGGE. I DATI FOTOGRAFANO CHIARAMENTE PIĂ
LUNGHI PERIODI DI TEMPERATURE SOPRA LE MEDIE, CON NOTTI TROPICALI IN CRESCITA,
PIOGGE INTENSE CONCENTRATE IN SEMPRE MENO GIORNI. SE SI VUOL GOVERNARE LA CITTĂ,
BISOGNA PORSI DENTRO QUESTO SCENARIO. BISOGNA IMMAGINARSI QUEL GRANDE SPAZIO,
ALLA DE CHIRICO, CON SPAZI APERTI, E UNA PERSONA ANZIANA CHE ESCE DALLA STAZIONE
OSTIENSE E DEVE ANDARE ALLA METRO PIRAMIDE, IN LUGLIO ALLE 11 â UN PERCORSO
RISCHIOSO.
I NOSTRI STUDI PER LA STRATEGIA DI ADATTAMENTO CLIMATICO APPROVATA IL 14 GENNAIO
CI MOSTRANO CHE LA COSA PIĂ PREVEDIBILE Ă CHE ROMA AVRĂ IL CLIMA DI FOGGIA â E
SUCCEDERĂ NEI PROSSIMI VENTâANNI. A QUESTO CI DOBBIAMO PREPARARE.
IERI ABBIAMO PRESENTATO UN LAVORO SULLâADATTAMENTO CLIMATICO CHE STIAMO PORTANDO
AVANTI IN DUE MUNICIPI DELLA CITTĂ FINANZIATO DA UN PROGRAMMA EUROPEO.
LAVOREREMO SULLâAREA DEL CENTRO STORICO E SU QUELLA DI CENTOCELLE PERCHĂ SONO
QUELLE PIĂ DELICATE A ROMA DI GIORNO E DI NOTTE. DA LĂ USCIREMO CON DELLE
PROPOSTE, INDIVIDUANDO QUEGLI AMBITI DOVE ESISTONO OPPORTUNITĂ PER ABBASSARE UN
POâ LA TEMPERATURA. NON SONO TANTI PERCHĂ, SE VOI VEDETE COME SONO COSTRUITI
MOLTI QUARTIERI, LARGA PARTE DEGLI SPAZI Ă OCCUPATA DA EDIFICI E COPERTA DA
PAVIMENTAZIONI, SPESSO IN ASFALTO. CI SONO TANTE SITUAZIONI DA RIPENSARE, COME
QUI, A OSTIENSE, PROPRIO PERCHĂ Ă UN IMPORTANTE NODO DELLA MOBILITĂ, UN POSTO
CHE OGNI GIORNO VIENE ATTRAVERSATO DA UN NUMERO RILEVANTE DI PERSONE. IL
PIAZZALE OSTIENSE Ă ENORME: BISOGNA GARANTIRE PERCORSI COPERTI, OMBRA, ABBASSARE
LA TEMPERATURA DEL PIAZZALE, COME Ă POSSIBILE FARE SCEGLIENDO MATERIALI A TERRA
ADATTI, CHE FANNO LA DIFFERENZA DELLA QUALITĂ DELLA VITA, COME DELLâABITARE.
IN QUESTI GIORNI CâĂ UNA GIUSTA POLEMICA SU PIAZZA DEI CINQUECENTO, APPENA
INAUGURATA, PERCHĂ MANCHEREBBERO GLI ALBERI. Ă UNA DISCUSSIONE IMPORTANTE, CON
UNâATTENZIONE DA PARTE DELLâOPINIONE PUBBLICA DI CUI ABBIAMO BISOGNO. IL MIO
AUGURIO Ă CHE QUANDO VERRĂ COMPLETATA LA PARTE CHE OGGI Ă ANCORA UN CANTIERE SI
POTRĂ VEDERE UN GIARDINO CON TANTI ALBERI COME PREVISTO DAL PROGETTO. MA IO
CREDO CHE INTANTO POSSIAMO DIRE CHE IL GIUBILEO HA SEGNATO UN CAMBIO DI
APPROCCIO ALLA PROGETTAZIONE DELLE PIAZZE DA PARTE DELLâAMMINISTRAZIONE, PERCHĂ
IN OGNI INTERVENTO Ă STATA POSTA ATTENZIONE AI MATERIALI UTILIZZATI, ALLâACQUA,
AL VERDE, COSĂ DA DIMINUIRE IL PIĂ POSSIBILE LA TEMPERATURA PERCEPITA. ORA
OCCORRE CONTINUARE SU QUESTA STRADA.
Â
WALTER TOCCI (CONSULENTE DEL SINDACO PER IL CARME)
OGNI TANTO QUALCUNO MI CHIEDE: MA CHE COSâĂ QUESTO ARCHEOTRAM? PRIMA DELLA
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO CâĂ GIĂ STATA UNA CAMPAGNA OSTILE VOLUTAMENTE MIRATA
A FRAINTENDERE GLI OBIETTIVI, FINO A SOSTENERE CHE VOLEVAMO INSTALLARE I BINARI
IN VIA DEI FORI. Ă VERO LâESATTO CONTRARIO. IL TRACCIATO SU VIA DEI FORI, DECISO
AVVENTATAMENTE DALLA SINDACA RAGGI, Ă STATO CANCELLATO DALLâATTUALE
AMMINISTRAZIONE, AL FINE DI EVITARE UN VINCOLO INFRASTRUTTURALE CHE AVREBBE
IMPEDITO IL RADICALE RIPENSAMENTO DELLâINTERO ASSETTO DELLâAREA ARCHEOLOGICA
CENTRALE. Ă MATURO IL TEMPO, INFATTI, PER CONCLUDERE LA VICENDA NOVECENTESCA,
NELLA QUALE SI Ă UTILIZZATA LâAREA ARCHEOLOGICA, UNA DELLE PIĂ PREZIOSE AL
MONDO, COME ATTRAVERSAMENTO DEI FLUSSI MECCANIZZATI DALLA PERIFERIA VERSO IL
CENTRO. INVECE DI UNA MOBILITĂ DI ATTRAVERSAMENTO DOBBIAMO PROGETTARE UN MODELLO
DI ACCESSIBILITĂ, CIOĂ UN SISTEMA CHE AIUTI LA VISITA NELLâAREA E ATTIVI NUOVE
RELAZIONI TRA LA CITTĂ ANTICA E LA CITTĂ MODERNA.
DIETRO LâARCHEOTRAM CâĂ UN CAMBIAMENTO DI VISIONE. Ă UN POâ COME UN ESPERIMENTO
GESTALTICO: NELLA STESSA IMMAGINE ALCUNI VEDONO UN PAPERO, ALTRI VEDONO UNA
LEPRE. ALLO STESSO MODO IL PROGETTO URBANO SCATURISCE DA UNO SGUARDO NUOVO VERSO
LA CITTĂ. RICHARD SENNETT IN UN BELLISSIMO LIBRO â LA COSCIENZA DELLâOCCHIO âÂ
HA SVELATO LâETIMOLOGIA DI THEOREIN NEL RAPPORTO TRA LA VISIONE E LA TEORIA, TRA
IL VEDERE E IL PENSARE LA CITTĂ E QUINDI PROGETTARE LA TRASFORMAZIONE. UN BEL
PROGETTO, COME QUELLO CHE CI HA APPENA MOSTRATO ELIANA CANGELLI PER PIAZZALE
OSTIENSE, Ă SEMPRE UNâOPERA DI RICONOSCIMENTO DELLA CITTĂ. RI-CONOSCIMENTO COL
TRATTINO, COME LO SCRIVONO I FILOSOFI. CIOĂ CONOSCERE DI NUOVO QUEL LUOGO,
GUARDARLO CON UNO SGUARDO DIVERSO DAL CONSUETO. E QUANDO RIESCE QUESTA
OPERAZIONE, CIOĂ QUANDO SI REALIZZA UN BEL PROGETTO, SI ATTIVA ANCHE UN
RICONOSCIMENTO SOCIALE, CIOĂ I CITTADINI SI RICONOSCONO IN QUEL LUOGO E SI
RICONOSCONO TRA DI LORO. CâĂ UNA PROPRIETĂ TRANSITIVA DEL RI-CONOSCIMENTO.
TUTTE QUESTE COSE LE ABBIAMO IMPARATE DA ITALO INSOLERA. HO AVUTO IL PRIVILEGIO
DI CHIAMARLO AL MIO FIANCO, ORMAI TRENTâANNI FA, COME CONSULENTE PER IL TRAM A
ROMA. VENNE DA ME, FACEMMO UNA LUNGA DISCUSSIONE SU QUELLO CHE AVREMMO DOVUTO
REALIZZARE. PARLARE CON LUI ERA SEMPRE UNA PREZIOSA ESPERIENZA INTELLETTUALE. MA
POI ITALO SCOMPARVE, NON RIUSCII PIĂ A TROVARLO. TELEFONAVO, NON MI RISPONDEVA,
PER MESI. PENSAI CHE CI AVESSE RIPENSATO. ERA GIĂ UN CARO AMICO ALLâEPOCA, PERĂ
AVEVA UN CARATTERE UN POâ DIFFICILE.
ALLâIMPROVVISO MI CHIAMA, DICE: Ă TUTTO PRONTO. AH, MENO MALE. TORNA DA ME E MI
GETTA SUL TAVOLO QUALCHE CENTINAIO DI FOTOGRAFIE â ERA UN GRANDE APPASSIONATO DI
FOTOGRAFIA â E MI DICE: âECCO IL PROGETTO, BASTA VEDERE LA CITTĂ. CE LO DICE LA
CITTĂ QUELLO CHE DOBBIAMO FAREâ. E QUESTO Ă VERO SOPRATTUTTO A ROMA, POICHĂ CE
LO DICE ROMA IL SENSO DEL PROGETTO, SE INTERPRETIAMO BENE LA RICCA
STRATIFICAZIONE ANTICA E MODERNA. INTERPRETARE BENE SIGNIFICA RAGIONARE SULLA
STORIA, SENZA CADERE NELLA SICUMERA DELLA RETORICA DI âROMA CITTĂ ETERNAâ, BENSĂ
CERCARE IL LATO PIĂ PARADOSSALE DELLE TRASFORMAZIONI, PER COMPRENDERE MEGLIO LE
INCERTEZZE E LE FRAGILITĂ DELLA VICENDA URBANA. ALLORA EMERGE LâIDEA
DELLâARCHEOTRAM COME INASPETTATO PARADOSSO.
ALLâINIZIO DEGLI ANNI â20 ROMA AVEVA UNA VASTA RETE DI TRASPORTO SU FERRO,
ALLâALTEZZA DELLE ALTRE GRANDI CITTĂ EUROPEE. QUI VICINO ABBIAMO LA ROMA LIDO
DEFINITA DA LEGAMBIENTE LA LINEA CARONTE. LA MALAGESTIONE CI HA FATTO
DIMENTICARE CHE NEGLI ANNI â20 ERA LA MIGLIORE LINEA DI TRASPORTO,
UNâINFRASTRUTTURA ALLâAVANGUARDIA, PERCHĂ AVEVA LâACCESSO A RASO TRA BANCHINA E
PIANALE DEL TRENO; AVEVA PENSILINE IN CEMENTO ARMATO; AVEVA QUELLA BELLA
STAZIONE DI MARCELLO PIACENTINI, ANCORA GIOVANE, ANCORA INDENNE DALLA RETORICA
DEL VENTENNIO.
POI CI FU IL GRANDE DISCORSO PER LâINAUGURAZIONE DEL GOVERNATORATO, IN CUI
MUSSOLINI DISSE TRE COSE. Ă IL PIĂ EFFICACE DISCORSO POLITICO DEL â900, AL DI LĂ
DEL NOSTRO PESSIMO GIUDIZIO DI VALORE, POICHĂ INDICA TRE OBIETTIVI CHE SI
REALIZZANO EFFETTIVAMENTE ANCHE DOPO IL VENTENNIO FASCISTA: LE BORGATE; LO
SVILUPPO VERSO IL MARE; LâELIMINAZIONE DELLA âSTOLTA CONTAMINAZIONE TRAMVIARIAâ.
LO SMANTELLAMENTO DELLA RETE COMINCIA SUBITO. E PROSEGUE CON I GOVERNI
DEMOCRISTIANI NEGLI ANNI â50 E â60. Ă LA SPINTA DELLâEPOCA DEL FORDISMO, DELLA
FIAT IN PARTICOLARE: NON UNA âSPINTA GENTILEâ, MA UNA VERA E PROPRIA OPERAZIONE
IDEOLOGICA ED ECONOMICA MIRATA A SMANTELLARE LâINFRASTRUTTURA TRANVIARIA PER
FARE LARGO ALLE AUTOMOBILI.
CON UN GIOCO DI FANTASIA HO IMMAGINATO CHE A ELIMINARE I TRAM SIA STATA UNA SOLA
PERSONA NELLâARCO DI QUASI 80 ANNI, UN PERVICACE âSMANTELLATOREâ. FORSE ERA UN
AMANTE DELLâARCHEOLOGIA, POICHĂ HA LASCIATO LâUNICO TRATTO CHE COLLEGA QUASI
TUTTI I LUOGHI E I MONUMENTI DI ROMA ANTICA: PIRAMIDE, CIRCO MASSIMO, CELIO,
PALATINO, COLOSSEO, DOMUS AUREA, BASILICA DI SAN CLEMENTE, LA QUALE DA SOLA
RACCONTA I MILLENNI DELLA STORIA ROMANA. E POI ANCORA LE MURA A SAN GIOVANNI,
PORTA MAGGIORE CON LA BASILICA IPOGEA LĂ ACCANTO. E POI PIAZZA VITTORIO, ANCHE
SE NELLâIMMAGINARIO NON LA PERCEPIAMO COME LUOGO ARCHEOLOGICO, Ă RICCA DI
TESTIMONIANZE: AUDITORIUM DI MECENATE, TROFEI DI MARIO, HORTI LAMIANI NEGLI
SCANTINATI DEL PALAZZO ENPAM. E DOVE FINISCE? ALLE TERME DI DIOCLEZIANO E AL
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE. ROMA ANTICA Ă QUASI TUTTA SU QUESTO PERCORSO.
LâARCHEOTRAM UTILIZZA ED ESALTA LA COPPIA DI BINARI CHE IN PASSATO HA SOSTENUTO
LA GLORIOSA CIRCOLARE ROSSA, POI IL 30, INFINE IL 3, CIOĂ UNâIMPORTANTE LINEA DI
TRASPORTO PER QUASI TUTTO UN SECOLO. NEL RIBALTAMENTO DI VISIONE SCOPRIAMO IL
TRACCIATO TRANVIARIO COME UN VETTORE NARRATIVO DELLA STORIA ANTICA E MODERNA DI
ROMA.
IL TRAM Ă SEMPRE UN VETTORE NARRATIVO: LE CITTĂ CHE NE HANNO PRESO CURA LO HANNO
POI SEMPRE TRASFORMATO IN UNâICONA. PENSIAMO A LISBONA SOPRATTUTTO, MA ANCHE AD
ALTRE CITTĂ EUROPEE. TORINO AD ESEMPIO: QUANDO METTE IN RETE I SUOI VECCHI TRAM,
I TORINESI RISPONDONO CON ENTUSIASMO. PERCHĂ? IL TRAM Ă NARRATIVO IN QUANTO
RESTA A CONTATTO CON LA CITTĂ RENDENDO POSSIBILE LâINVENZIONE DEL QUOTIDIANO.
GLI ALTRI MODI DI TRASPORTO INVECE SI STACCANO DAL TESSUTO URBANO. ANCHE IN
QUESTO CASO, SE LI IMMAGINIAMO COME PERSONE EMERGONO CARATTERI OSTILI
ALLâURBANITĂ. PER LA METROPOLITANA LA CITTĂ Ă UN INCUBO NOTTURNO DA TENERE A
BADA LASCIANDO SEMPRE ACCESA LA LUCE ARTIFICIALE. LA FERROVIA NON VUOLE
CONTAMINARSI CON LA CITTĂ E GIRA ALLA LARGA ANDANDO VIA A PASSI LUNGHI.
LâAUTOMOBILE Ă UNO STUPRATORE SERIALE DELLA CITTĂ, VIOLENTA LO SPAZIO PUBBLICO,
DESTRUTTURA LA FORMA URBANA, NE AMPLIA A DISMISURA LA SCALA. RESTA SOLO IL TRAM
A TESSERE UNA RELAZIONE INTIMA CON LA CITTĂ, RACCONTANDO LA VITA URBANA COME UNA
FAVOLA. PER CHI VOLESSE APPROFONDIRE, EDOARDO ALBINATI HA SCRITTO â19â, UN
RACCONTO SUL PERCORSO, APPUNTO, DEL TRAM 19.
IN PRIMAVERA COMINCEREMO IL SERVIZIO SPERIMENTALE DELLâARCHEOTRAM; QUALCHE
GIORNO FA ABBIAMO FATTO UN PRIMO GIRO DI PROVA. USEREMO UN VECCHIO TRAM
âSTANGAâ, UNO STORICO MODELLO DI INGEGNERIA. POCHI LO RICORDANO, MA Ă UN
BREVETTO INTERNAZIONALE REALIZZATO DA INGEGNERI ROMANI ALLA FINE DEGLI ANNI â30.
UN BREVETTO DIFFUSO IN TUTTO IL MONDO. EBBENE SĂ, NELLE AZIENDE DI TRASPORTO
ROMANO SI REALIZZAVANO BREVETTI INTERNAZIONALI; DA NON CREDERCI SE PENSIAMO
ALLâATTUALE IMPOVERIMENTO PROFESSIONALE DELLâAZIENDA PUBBLICA PROPRIO NELLâEPOCA
DELLA VORTICOSA CRESCITA TECNOLOGICA.
SULLO âSTANGAâ BEN RESTAURATO E ALLESTITO CON LA LIVREA ROSSA SI VIAGGERĂ CON UN
NORMALE BIGLIETTO METREBUS; LA LINEA AVRĂ IL SUO NUMERO, IL MAGICO NUMERO 7 DI
ROMA, E AVRĂ UNA FREQUENZA DI MEZZâORA NELLA FASE SPERIMENTALE.
QUANDO AVREMO LâARCHEOTRAM, SE LA SPERIMENTAZIONE ANDRĂ BENE, SI POTRĂ
POTENZIARE LA FREQUENZA E RAFFORZARE IL SERVIZIO. A QUEL PUNTO NON CI SARĂ PIĂ
MOTIVO DI VEDERE I PULLMAN TURISTICI DENTRO IL PERIMETRO DEL CARME, E ANZI SI
POTRANNO ELIMINARE ANCHE DALLâINTERA AREA COMPRESA ENTRO LâANELLO FERROVIARIO. I
VETTORI TURISTICI POTREBBERO ATTESTARSI NELLA ZONA OSTIENSE, CONSENTENDO LO
SCAMBIO CON IL TRASPORTO SU FERRO: I VISITATORI SCENDEREBBERO DAI PULLMAN PER
PROSEGUIRE CON UN COMODO TRAM FACENDO UNâORIGINALE ESPERIENZA DI VIAGGIO,
ACCOMPAGNATA DA UNA NARRAZIONE DEL PAESAGGIO ARCHEOLOGICO.
RESTA LA QUESTIONE DELLâAPPIA ANTICA, UNO DEI LUOGHI PIĂ BELLI DEL MONDO E
PURTROPPO MOLTO TRASCURATO PERCHĂ Ă DIFFICILE ANDARCI. EPPURE, ANCHE QUI ABBIAMO
DELLE OCCASIONI FORMIDABILI MAI COLTE PRIMA. CâĂ UNA STAZIONCINA, TORRICOLA, CHE
SEMBRA IN ATTESA DEI COWBOY, COME NEL FILM DI SERGIO LEONE. OGGI, PERĂ, LE
FERROVIE HANNO APERTO UN CANTIERE DI RIQUALIFICAZIONE E AMMODERNAMENTO DEL
SERVIZIO. RIMANE DA COMPLETARLO CON LA REALIZZAZIONE DI UN PERCORSO
CICLO-PEDONALE DALLA STAZIONE AL TRATTO IN BASOLATO DELLâAPPIA. DA TERMINI A
TORRICOLA IN TRENO SI ARRIVA IN 9 MINUTI; SI PUĂ TORNARE VERSO IL CENTRO A
PIEDI, IN BICICLETTA O CON UN AUTOBUS ELETTRICO, CHE POTREMMO CHIAMARE
ARCHEOBUS, FINO A PORTA CAPENA, DOVE SI INCROCIA LâARCHEOTRAM PER TORNARE A
TERMINI. SI CHIUDE COSĂ UN GRANDE ANELLO DI CONNESSIONE TRA LâARCHEOLOGIA
CENTRALE E LâAPPIA ANTICA; POTREMMO CHIAMARLO ARCHEOMETREBUS, IN MODO DA
RICHIAMARE IL PRINCIPIO DI INTEGRAZIONE INTERMODALE GIĂ APPLICATO NEL TITOLO DI
VIAGGIO.
QUESTI NUOVI SERVIZI NARRATIVI DI TRASPORTO POGGIANO SULLA NUOVA PASSEGGIATA
ARCHEOLOGICA, LâOPERA ALLA BASE DEL PROGETTO CARME, SULLA QUALE ABBIAMO APPENA
CONCLUSO UN CONCORSO DI ARCHITETTURA. ORA SONO IN ATTUAZIONE I SEGMENTI DI VIA
SAN GREGORIO E DI VIA SAN TEODORO, POI SI REALIZZERĂ ANCHE VIA DEI CERCHI ED
ENTRO LâANNO PARTIRĂ IL CANTIERE DI RIQUALIFICAZIONE DELLâASSE CENTRALE DI VIA
DEI FORI IMPERIALI.
IN QUESTO SCHEMA Ă CRUCIALE PORTA CAPENA, DOVE CâĂ LA CASINA VIGNOLA
BOCCAPADULI, OGGI SOFFOCATA DA UN DIFFICILE INCROCIO VIARIO. IL RESTAURO DELLA
CASINA Ă PARTITO IN QUESTI GIORNI E PRESTO VERRĂ REALIZZATA UNA PIAZZA
ANTISTANTE, ELIMINANDO LE AMPIE E INUTILI FASE DâASFALTO. SARĂ UN CENTRO
INFORMATIVO PARTICOLARMENTE DEDICATO AL RAPPORTO TRA LâAREA ARCHEOLOGICA
CENTRALE E LâAPPIA ANTICA. UN LUOGO A SERVIZIO DEI VISITATORI E DEI CITTADINI. A
ME PIACEREBBE ALLESTIRE SULLA FACCIATA DELLA CASINA UN GRANDE STENDARDO CON IL
TITOLO âDAI FORI ALLâAPPIAâ IN OMAGGIO AD ANTONIO CEDERNA, CHE CI HA INSEGNATO A
PENSARE I FORI INSIEME ALLâAREA ARCHEOLOGICA CENTRALE E ALLâAPPIA. PER MERITO
SUO QUESTO GRANDE TRIANGOLO METROPOLITANO DAL CAMPIDOGLIO AI CASTELLI SI Ă
SALVATO DALLA SPECULAZIONE EDILIZIA NOVECENTESCA; RICORDIAMO LA SUA BATTAGLIA
DEGLI ANNI â50 CONTRO I VANDALI IN CASA.
INFINE, SI DOVRĂ PORTARE IL TRAM PIĂ AVANTI, A PIAZZALE DEI PARTIGIANI, SONO 600
METRI, PER CONNETTERE LA RETE CON LA FERROVIA. IN QUELLA STAZIONE ARRIVANO I
FLUSSI DALLâAEROPORTO, DA CIVITAVECCHIA E DA TUTTA LA LINEA TIRRENICA; QUINDI Ă
UN FLUSSO IMPORTANTE, ANCHE SE, COME SOTTOLINEA GIOVANNI CAUDO, UN POâ
SOTTOUTILIZZATO DALLE FERROVIE.
PENSATE ALLE POTENZIALITĂ DI QUEL PIAZZALE, RIPULITO DAL DISORDINE ATTUALE PER
FARNE UN GRANDE SPAZIO VIVIBILE AD USO DEI VIAGGIATORI E DEI CITTADINI. E
DALLâALTRA PARTE LA BELLISSIMA IMMAGINE PROPOSTA DA ELIANA CANGELLI DELLA
PIRAMIDE LIBERATA DALLâANGUSTIA DEL TRAFFICO DI VIA PERSICHETTI, DI NUOVO
CONNESSA CON LA PORTA S. PAOLO E APERTA SUL PIAZZALE OSTIENSE RIQUALIFICATO. IL
TRAM RENDE POSSIBILE QUESTO MIRABILE PAESAGGIO ANTICO E MODERNO.
OVVIAMENTE Ă SOLO UN PRIMO PASSO PER RISOLVERE, IN UNA STRATEGIA PIĂ AMPIA, LE
INCONGRUENZE TRASPORTISTICHE DELLâAREA, SOTTOLINEATE DA LUCA REALE.
POTENZIALMENTE Ă IL NODO PIĂ POTENTE DEL TRASPORTO PUBBLICO ROMANO, POICHĂ
POSSIEDE TUTTE LE MODALITĂ: LA FERROVIA, IL TRAM, LA METROPOLITANA, LA ROMA LIDO
E MOLTE LINEE DI AUTOBUS. MA SONO TUTTI MEZZI SCOLLEGATI TRA LORO O COMUNQUE NON
DI FACILE SCAMBIO. Ă COME UN NODO SLACCIATO DELLA SCARPA, CHE DI SOLITO PROVOCA
LâINCIAMPO DEL VIANDANTE. GIĂ PORTARE IL TRAM AL PIAZZALE DEI PARTIGIANI Ă UN
PRIMO PASSO VERSO LâINTEGRAZIONE, ALMENO CON LA FERROVIA.
PERĂ, NELLA MIA ESPERIENZA DI ASSESSORE HO SEMPRE AVUTO UNA CERTA SFIDUCIA
SULLâAPPROCCIO AUTOREFERENZIALE DELLA POLITICA DEI TRASPORTI, QUANDO CIOĂ VIENE
PENSATA DA SOLA A PRESCINDERE DALLâASSETTO URBANO. PER RICONNETTERE DAVVERO I
MODI DI TRASPORTO Ă NECESSARIO UN RIPENSAMENTO URBANISTICO DEL NODO, ELABORANDO
UNâOPERAZIONE PIĂ RICCA E PIĂ COMPLESSA SU QUESTA PARTE DI CITTĂ.
SI POTREBBE, PER ESEMPIO, PRENDERE IN ESAME LâIPOTESI DI TOMBARE LA STAZIONE
DELLA METROPOLITANA, NE HA PARLATO QUI FABIO MARTELLINO SULLA BASE DI
UNâINDICAZIONE DELLâASSESSORE MAURIZIO VELOCCIA. IN TAL MODO SI REALIZZEREBBE
UNA PIATTAFORMA ARTIFICIALE CHE OLTRE A FAVORIRE LO SCAMBIO TRA I MODI DI
TRASPORTO COSTITUIREBBE UNO SPAZIO PUBBLICO DI CONNESSIONE TRA I TESSUTI URBANI
DELLâAVENTINO, DI TESTACCIO, DI S. SABA E QUELLI DI OSTIENSE. INOLTRE, SUL SUOLO
ARTIFICIALE SOSPESO SOPRA I BINARI SI POTREBBERO COLLOCARE FUNZIONI PREGIATE PER
ATTIVITĂ DI SERVIZIO E DI CULTURA CON ARCHITETTURE DI ALTA QUALITĂ DA
SELEZIONARE MEDIANTE UN CONCORSO INTERNAZIONALE.
DA QUESTO PUNTO DI VISTA IL NODO URBANO Ă MOLTO IMPORTANTE PER NOI DEL
LABORATORIO CARME, IL GRUPPO CHE HA IL COMPITO DI ELABORARE LA STRATEGIA PER IL
FUTURO DEL CENTRO ARCHEOLOGICO ANCHE IN RELAZIONE ALLâAPPIA ANTICA (Ă COSTITUITO
DALLâUNIVERSITĂ SAPIENZA E ROMA TRE, CONÂ E ORAZIO CARPENZANO E GIOVANNI
LONGOBARDI E TANTI ALTRI, PER CITARE I PRESENTI ELIANA CANGELLI E FRANCESCA
STABILE). IN QUESTA STRATEGIA OSTIENSE Ă LA PORTA DEL CARME, UN LUOGO RICCO DI
SERVIZI, ANCHE CULTURALI DI PREPARAZIONE ALLA VISITA E ALLA CONOSCENZA DELLA
CITTĂ ANTICA.
NON MI RESTA CHE FARE I COMPLIMENTI AGLI AMICI DI ROMA RICERCA ROMA PER AVER
RICHIAMATO NEL DIBATTITO ROMANO LâAREA DI OSTIENSE, LA QUALE PRESENTA DA TANTI
PUNTI DI VISTA GRANDI CRITICITĂ MA ANCHE GRANDI OPPORTUNITĂ, COME SPESSO ACCADE
A ROMA.
RIUSCIREMO A REALIZZARE AL MEGLIO QUESTI PROGETTI? LA VIGILANZA DEMOCRATICA DI
ROMA RICERCA ROMA SARĂ SICURAMENTE PREZIOSA. QUINDI CI CHIAMERETE, NELLE DIVERSE
FASI, A RENDER CONTO DI COME VANNO LE COSE, A DISCUTERE I PROGETTI E A TENERE
VIVO IL DIBATTITO PUBBLICO SU QUESTI TEMI. LA QUALITĂ DEL DIBATTITO PUBBLICO, DI
SOLITO, CONTRIBUISCE ALLA BUONA QUALITĂ DEI PROGETTI E DELLE OPERE.
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L'articolo Ripensare piazzale Ostiense: tra Piramide Cestia e Nathan,
unâoccasione per le romane e i romani proviene da Roma Ricerca Roma.