533° anniversario della “scoperta”, ovvero colonizzazione, del continente americano
L’incisione disegnata dal tipografo tedesco Théodore de Bry (1528-1598)
raffigura il fatto storico accaduto nel 1500 sull’isola caraibica di Santo
Domingo: l’arresto di Cristoforo Colombo e dei suoi fratelli, suoi complici…
Questa vicenda memorabile merita di venire ricordata il 12 ottobre 2025, cioè
nel 533° anniversario della “scoperta dell’America”, che è la data spartiacque
tra il medioevo e l’epoca moderna e la giornata in cui negli USA si celebra il
Columbus Day e in molti posti, anche tante località italiane, si onora la figura
del navigatore ligure che condusse la storica impresa, ovvero alla guida della
prima flotta europea approdata nel continente americano.
In cambio della conquista dei domini coloniali insignito governatore dei
territori che aveva assoggettato al regno spagnolo, e da lui amministrati
insieme ai suoi fratelli Giacomo e Bartolomeo, Cristoforo Colombo fece strage
degli indigeni, perciò i fratelli Colombo vennero accusati, quindi indagati e
arrestati, poi processati e, giudicati colpevoli, rimossi dall’incarico di
rappresentanza della corona spagnola.
Ad accertare le loro responsabilità nel massacro era stato un inquisitore,
Francisco de Bobadilla, ufficiale dell’esercito spagnolo e cavaliere in due
ordini militari, l’Ordine di Calatrava e l’Ordine di Alcántara. Inviato nella
colonia per verificare la veridicità dei fatti, Bobadilla raccolse molte
testimonianze, che trascrisse nel documento esaminato dai giudici per stabilire
la corrispondenza tra i fatti e le accuse rivolte contro il governatore della
colonia e i suoi assistenti, i suoi due fratelli.
Siccome il “rapporto Bobadilla” su cui si basava la sentenza andò perso, nella
memoria storica sono stati rimossi e ignorati anche l’arresto, il processo e la
destituzione di Cristoforo Colombo, così la memoria collettiva ha dimenticato il
ricordo della figura storica del despota nel 1500 condannato colpevole di una
carneficina allora considerata un reato perché l’uccisione dei sudditi
disonorava e ledeva i sovrani e oggi considerata un crimine contro l’umanità.
Il rinvenimento di una copia autenticata del “rapporto Bobadilla” ha dimostrato
la fondatezza delle prove esaminate dai giudici spagnoli 500 anni fa…
… prove analoghe a quelle in questi anni raccolte nel rapporto di Global Witness
Radici di resistenza, che documenta gli omicidi delle persone che in molti paesi
del mondo, in particolare in America Latina, lottano contro imprese multinazioni
e regimi autoritari che usurpano gli indigeni dei territori per sfruttarne le
risorse naturali, e nel “rapporto Albanese” e nella documentazione sottoposta
alla Corte Penale Internazionale per valutare le responsabilità di Benjamin
Netanyahu e dei governanti come lui responsabili delle operazioni militari
compiute dalle forze armate israeliane e delle azioni violente commese dai
coloni israeliani nei territori popolati dai palestinesi.
Maddalena Brunasti