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Riemergono repubbliche imperiali
Nei regni della proprietà privata, si va a testa bassa contro la giustizia separata e dis-persa nelle domande senza risposte, e c’è una sovrana assoluta che sa usare il suo vittimismo odioso e sfuggente, e i nostri pensieri galleggiano nelle certezze avanzate su tutti i fronti… senza prove. Nei regni della proprietà privata ri-emergono le repubbliche imperiali, dove il ricco-metro del più forte spezza il grido sociale dei popoli e tiene i salariati diurni e notturni colonizzati e rafforzati dal populismo che non vede e non sente. Nei regni della proprietà privata l’Europa paga un prezzo elevato e mostruoso per essere amata e asservita, per essere consumata e gettata nel bel mezzo di un croce-via con i morti annunciati giorno dopo giorno e con i vivi sotto-posti a misure e mezzi restrittivi. Nei regni della proprietà privata, i primi ministri petulanti e serpentini cantano, alzano la testa e ballano, battendo i piedi pesanti come piombo sul vecchio mondo che soffre e sopporta una pace dissanguata e calpestata dalla NATO e dalla Russia anti-comunista con furore senza confini.   Pino Dicevi
11 ottobre 2025 “Firenze contro la guerra: no comando Nato”
Si è svolto oggi 11 ottobre 2025 a Firenze, con partenza dalla sede regionale RAI, la manifestazione “Firenze contro la guerra: No comando Nato”, che ha visto un’ampia partecipazione, come è possibile constatare dalla documentazione fotografica e video allegata. L’iniziativa è stata promossa da realtà associative, comitati e collettivi che da tempo esprimono la loro contrarietà all’insediamento del nuovo Comando Nato presso la caserma Predieri di Rovezzano. Il corteo si è inserito nel più ampio contesto di mobilitazioni che, in queste settimane, si sono svolte in diverse città italiane ed europee per richiamare l’attenzione sull’aumento della presenza militare e sulle conseguenze sociali, economiche e ambientali legate alle politiche di guerra. Il corteo ha seguito le indicazioni delle autorità competenti e non ha costeggiato l’area del Comando Nato come era previsto, ma si è mantenuto lungo il percorso autorizzato, garantendo lo svolgimento ordinato e pacifico della manifestazione. Lungo il tragitto, i partecipanti hanno esposto striscioni e cartelli contro la guerra e contro l’incremento della spesa militare, alternando interventi al microfono e momenti di musica e testimonianze. Tra i temi ricorrenti, è stato ricordato come l’installazione del Comando Nato rappresenti, secondo i promotori, un passaggio significativo nella trasformazione del territorio fiorentino in nodo strategico delle politiche militari internazionali in contrasto con l’anima di “Firenze operatrice di pace”. I manifestanti hanno espresso preoccupazione per le possibili ripercussioni che tale presenza potrebbe avere sulla sicurezza, sull’ambiente urbano e sull’utilizzo degli spazi pubblici, sottolineando la necessità di una maggiore trasparenza e di un coinvolgimento della cittadinanza nelle decisioni che riguardano l’area di Rovezzano. La manifestazione ha inoltre inteso richiamare l’attenzione sulle ricadute economiche e sociali legate alla crescita delle spese per la difesa, in contrapposizione alla riduzione delle risorse destinate a scuola, sanità e servizi pubblici. L’atmosfera complessiva è stata caratterizzata da partecipazione, pluralità di presenze e attenzione ai temi del disarmo, del tema della pace nella scuola, della questione palestinese e della pace, nel rispetto delle regole di sicurezza stabilite dalle autorità. Video della  manifestazione “Firenze contro la guerra: no comando Nato” Video dichiarazione di Dmitrij Palagi Sinistra Progetto Comune – Toscana Rossa   Video della dichiarazione di Sandra Carpi Lapi – No Riarmo   Video dell’intervento di Alessandro Orsetti, Scuole No Caserme Foto e video Paolo Mazzinghi Paolo Mazzinghi