“NEL MOVIMENTO DELLO SCIOPERO”: A BOLOGNA NUOVA ASSEMBLEA DI RESET AGAINST THE WAR
Reset Against the War – la Rete per lo sciopero sociale transfemminista contro
la guerra – si è data appuntamento a Bologna per una nuova giornata di
discussione alla luce degli eventi e delle mobilitazioni delle ultime settimane
in Italia. Sabato 11 ottobre, a Porta Pratello, per tutta la giornata si sono
confrontati collettivi, organizzazioni e realtà sociali, di movimento e
sindacali. “Abbiamo lanciato prima dell’estate una giornata di discussione”,
scrive la Rete per lo sciopero Sociale Transfemminista contro la guerra – Reset
Against the War – “a partire dall’evocazione della parola d’ordine dello
sciopero sociale europeo contro la guerra e il riarmo. A distanza di mesi, la
giornata si colloca oggi in una fase molto diversa: il movimento dello sciopero
contro la guerra si è manifestato in Italia trovando nel rifiuto del genocidio a
Gaza il suo innesco. Questo movimento ha mostrato la sua forza con le grandi
giornate di blocco del 22 settembre e 3 ottobre e le decine di manifestazioni di
massa che hanno attraversato numerose città, non solo in Italia, fino
all’immenso corteo del 4 ottobre a Roma. Di fronte a questi eventi e alle
possibilità impreviste che aprono, abbiamo ritenuto necessario ripensare il
programma dell’11 ottobre. Mettiamo a disposizione la giornata per un momento di
discussione/assemblea pubblica e aperta, per ragionare insieme su composizione,
impatto e prospettive del movimento contro il genocidio e la guerra”.
La plenaria mattutina ha affrontato la questione dello sciopero come prospettiva
politica e come processo, alla luce delle giornate del 22 settembre e del 3
ottobre. Dopo gli interventi introduttivi, da segnalare, tra gli altri
interventi di movimento, la presa di parola delle realtà sindacali che hanno
animato le recenti giornate di sciopero, Cgil, Usb, Cobas, Cub, Clap. Tutti
hanno sottolineato il fatto che lo sciopero ha superato tutte le organizzazioni
sindacali che lo hanno chiamato, ora si tratta di “dare gambe a questo
movimento” e mantenere la sua forza di opposizione sociale al governo Meloni,
soprattutto alla luce della “finanziaria di guerra” che l’esecutivo si appresta
a varare. Nel pomeriggio, la discussione è ripresa con una nuova assemblea
plenaria intitolata “Percorsi di lotta e sciopero sociale europeo contro la
guerra”.
Da Bologna Elia, della redazione di Radio Onda d’Urto. Ascolta o scarica