CORRISPONDENZA DAL ROJAVA: MANIFESTAZIONI IN 15 CITTA’ PER LA LIBERAZIONE DI ABDULLAH OCALAN NELL’ANNIVERSARIO DEL “COMPLOTTO INTERNAZIONALE”
Giovedì 9 ottobre 2025 migliaia di persone sono scese nelle strade di 15 città
dell’Amministrazione Autonoma Democratica della Siria del Nord e dell’Est per
chiedere la liberazione di Abdullah Ocalan, al grido di “non puoi spegnere il
nostro sole” e “non c’è vita senza leader”.
Il 9 ottobre, in Kurdistan, è una data molto importante: segna l’inizio, nel
1998, di quello che il movimento di liberazione curdo definisce “il complotto
internazionale”, cioè la serie di eventi che portò alla cattura e all’arresto di
Abdullah Ocalan il 15 febbraio 1999.
Le manifestazioni hanno anche espresso il sostegno della popolazione alle Forze
Siriane Democratiche e alla resistenza dei quartieri curdi di Aleppo – Sheiq
Maqsoud e Ashrafye – recentemente attaccati dalle milizie jihadiste fedeli al
regime di Ahmed Al-Sharaa, ora al potere a Damasco.
Alcuni inviati di Radio Onda d’Urto si trovano in Rojava, da dove hanno inviato
alla Redazione una corrispondenza e alcune interviste realizzate durante le
manifestazioni.
Su Radio Onda d’Urto tre audio differenti dal Rojava:
* Il primo comprende la cronaca della giornata del 9 ottobre in Rojava, oltre
un approfondimento sul significato storico e politico dell’anniversario del
“complotto internazionale” iniziato nel 1998 contro Abdullah Ocalan. Ascolta
o scarica
* Una prima intervista con Suad, dell’Istituzione delle Famiglie dei Martiri di
Derik, madre di Hevrin Xelef, esponente del Partito Futuro della Siria,
assassinata nel 2019 dalle bande jihadiste ora fedeli al cosiddetto “Governo
di transizione” al potere a Damasco. Ascolta o scarica
* Una seconda intervista con Ebdi, del Movimento della Gioventù Rivoluzionaria
di Derik e originario di Afrin, città dal 2018 occupata dall’esercito turco e
dalle bande jihadiste. Ascolta o scarica
Di seguito, altri scatti della mobilitazione in Rojava del 9 ottobre 2025 per la
liberazione di Abdullah Ocalan, grazie agli inviati di Radio Onda d’Urto
presenti nei territori dell’Amministrazione Autonoma Democratica della Siria del
Nord e dell’Est: