Militari nelle scuole a Brescia, Monza, Sondrio, Cremona: salvataggio animali e sicurezza alimentare
Leggiamo che quest’anno la polizia provinciale di Brescia avrà un suo stand nel
grande parco giochi Seridò, evento organizzato ormai da ventisei anni e promosso
dalla FSIM (Federazione Italiana Scuole Materne). Guiderà i bambini e le bambine
nella simulazione di salvataggio di animali feriti o in pericolo. Per
rappresentare gli animali verranno utilizzati dei peluche e i bambini e le
bambine giocheranno a fare gli/le agenti utilizzando dei mini quad.
Spostandoci un po’ sulla cartina troviamo che le classi terze della scuola
secondaria di primo grado di Ornago e Burago sono state coinvolte in un progetto
sulla legalità lungo tre anni con l’intervento dei carabinieri del territorio e,
a conclusione del progetto hanno ricevuto dal raggruppamento dei carabinieri per
la biodiversità di Mantova l’albero di Falcone. Nell’organizzazione è stato
coinvolto anche il consiglio comunale dei ragazzi.
Sempre in Lombardia nelle scuole di secondo grado troviamo un ciclo di incontri
sulla legalità tenuto dai carabinieri del comando provinciale di Sondrio, alcune
ore di formazione per il contrasto alla violenza di genere e alcune ore sul
controllo e la prevenzione agroalimentare tenute dai carabinieri della compagnia
di Cremona con le divisioni N.O.R e N.A.S, per un totale di quindici classi.
I casi che qui riportiamo nei nostri articoli sono solo una piccola parte degli
incontri tenuti sul territorio nazionale eppure danno l’idea di quanto il
fenomeno stia pervadendo gli spazi dentro e fuori la scuola. Dalle scuole
materne alle scuole secondarie di secondo grado e nei PCTO abbiamo il dovere
come adulti di tutelare la qualità della relazione di apprendimento e dei
contenuti trasmessi. La presenza di corpi militari negli spazi della formazione
civile è un dato preoccupante.
Vi invitiamo a seguire il lavoro dell’Osservatorio contro la militarizzazione
delle scuole e delle università, a segnalarci casi a vostra conoscenza
a osservatorionomili@gmail.com e se condividete il nostro impegno a sostenerci
con una donazione.
Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università