PALESTINA: AL VIA I NEGOZIATI, MA IL GENOCIDIO PROSEGUE. ATTIVISTI/E DELLA FLOTILLA DENUNCIANO LE VIOLENZE DI ISRAELE
Le delegazioni di Hamas e Israele, insieme ai mediatori, sono giunte oggi
lunedi 4 ottobre 2025 in Egitto per i colloqui sul Piano di Trump proposto per
Gaza. Hamas afferma che la sua delegazione è guidata da Khalil al-Hayya, il capo
del team negoziale del gruppo che è stato preso di mira in un tentativo di
assassinio da Israele in Qatar il mese scorso. Presenti al tavolo anche il
genero di Trump, Jared Kushner, l’inviato speciale Steve Witkoff.
Il piano, composto da 20 punti, intima il rilascio entro 72 ore, dei 48
israeliani, 20 dei quali vivi. In cambio, sulla carta, Israele inizierà un
graduale ritiro delle truppe di occupazione dall’enclave. Nella Striscia, poi,
saranno introdotti aiuti umanitari, distribuiti da Nazioni Unite e Mezzaluna
Rossa, ma c’è una certa vaghezza per un possibile ruolo della famigerata Gaza
Humanitarian Foundation (Ghf), gestita da Israele e Usa. Per Hamas, invece,
disarmo totale e nessun futuro nel governo della Striscia, in cambio
dell’amnistia per i militanti e dell’esilio per i leader.
Il commento di Michele Giorgio, corrispondente de “Il Manifesto” da Gerusalemme
e direttore di Pagine Esteri. Ascolta o scarica
Il giornalista ed editorialista de “Il Manifesto” Alberto Negri Ascolta o
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Il tutto mentre, alla vigilia del 7 ottobre, il genocidio in Palestina prosegue
senza sosta.
Nonostante Trump abbia annunciato lo stop immediato ai bombardamenti israeliani
su Gaza, Tel Aviv continua infatti indisturbato ad assediare via terra, via aria
e via mare la Striscia. È stata un’altra notte di devastazione per il popolo
palestinese. Particolarmente intensi gli attacchi su Gaza City, dove sono stati
presi di mira diversi edifici residenziali, e nella zona di Tal al-Hawa, nel
campo profughi di Shati e nell’area di Nassr.
Sullo sfondo, la Global Sumud Flotilla e il suo equipaggio, sequestrato nella
serata di mercoledì scorso dall’esercizio israeliano.
Israele ha informato gli avvocati di Adalah – l’organismo legale del movimento
Global Sumud Flotilla – che oggi saranno espulsi altri 170 attivisti, senza
fornire dettagli come nomi, nazionalità o destinazioni. Tra questi è previsto il
rientro degli ultimi 15 italiani. Gravissimi gli abusi subiti nelle celle
israeliane, come denunciato ieri dai primi 26 attivisti italiani appena
rientrati.
La dichiarazione di Lubna Tuma, consulente legale di Adalah Ascolta o scarica
La testimonianza di Josè Nivoi, portuale dei Calp Ascolta o scarica
La testimonianza del giornalista Lorenzo D’Agostino Ascolta o scarica
La testimonianza di Yassine Lafram, Presidente dell’Unione delle comunità
islamiche italiane, al suo arrivo a Malpensa Ascolta o scarica