PALESTINA & FANON: INTERVISTA A LEILA HASSAN, DOTTORANDA ALLA NORMALE DI PISA E DEI GIOVANI PALESTINESI D’ITALIA
“Fanon può entrare ma i palestinesi d’Italia no, perché? Perché il palestinese
buono è quello morto o rassegnato. Appunti sull’inadeguatezza della sinistra
italiana” è il titolo dell’articolo di Leila Hassan pubblicato da Effimera.org.
L’autrice denuncia come la “solidarietà” di parte della sinistra italiana verso
i palestinesi finisca spesso per rifiutare la loro soggettività politica:
accettabile diventa solo il “palestinese vittima, sofferente, passivo”, mentre
la rabbia, la resistenza, la rivendicazione di autodeterminazione quali elementi
essenziali della lotta anticoloniale, vengono ignorati, esclusi o bollati come
“inaccettabili”.
Questo approccio, secondo Hassan, non solo perpetua “un atteggiamento
paternalistico e orientalista, ma de-politicizza la causa palestinese, negando
ai palestinesi in Italia lo spazio per esprimere un proprio discorso autonomo,
pensiero critico e strategie di Resistenza”.
L’intervista a Leila Hassan, dottoranda alla scuola Normale superiore di Pisa ed
esponente dei Giovani Palestinesi d’Italia. Ascolta o scarica