Radere al suolo Gaza
Secondo l’agenzia di stampa palestinese, ieri, a Gaza sono stati uccisi 98
civili. Dall’alba di oggi ne sono stati assassinati altri 21. I bombardamenti di
ieri si sono concentrati sul quartiere Sabra. I carri armati a terra avanzano
verso ovest, ma lentamente. Prima di occupare il territorio, dopo gli intensi
bombardamenti, l’esercito manda bulldozer e robot imbottiti di esplosivo, per
radere al suolo tutte le costruzioni, anche i ruderi.
Non è una guerra. Non ci sono due eserciti che si combattono. È un’aggressione
di un esercito, armato fino ai denti da USA e Ue, per annientare un popolo.
Il piano – secondo la stampa israeliana – è di completare il “lavoro” entro il 7
ottobre 2025. Radere al suolo Gaza città e cacciarne la popolazione è il trofeo
che Netanyahu intende alzare, per conquistare il consenso della popolazione
israeliana.
I rapporti dell’Onu affermano che un terzo dei bambini palestinesi di Gaza vanno
a letto senza mettere nulla sotto i denti da oltre 24 ore. “Affamare la
popolazione civile per fini militari è una violazione del diritto internazionale
– scrive l’ONU – ma a distanza di 2 anni non riusciamo a mettere fine all’azione
dell’esercito occupante”.
Assediare le città palestinesi in Cisgiordania per distruggerne l’economia,
oltre ad uccidere e arrestare militanti e attivisti: l’occupazione israeliana
mira a colpire tutta la popolazione, minando la fragile economia agricola.
Stamattina, senza un motivo di azione resistenziale, le truppe israeliane hanno
bloccato ogni strada nella provincia di Ramallah.
Posti di blocchi, barriere metalliche fisse, aggressioni contro i passeggeri
delle auto e fermo per intere giornate dei camion con la verdura e la frutta per
farla marcire. Un’operazione capillare che ha bloccato perfino la strada di
ingresso all’università di Beir Zeit.
A Salfit è andata peggio. Le truppe israeliane hanno invaso la città e devastato
diverse case di attivisti. I rastrellamenti hanno portato all’arresto di 5
genitori fino alla resa dei figli, ricercati dall’esercito occupante.
Ma la solidarietà in Italia non si ferma.
Il 2 ottobre davanti a tutti gli ospedali d’Italia, Sanitari per Gaza
organizzano dei flash-mob per sensibilizzare sulla situazione umanitaria nella
Striscia. Sarano letti i nomi dei 1677 sanitari palestinesi assassinati da
Israele (home – #DigiunoGaza).
Gli attivisti e le attiviste di Ultima Generazione e Piazza Palestina, a Torino
e Roma, continuano uno sciopero della fame ad oltranza, a supporto della Global
Sumud Flotilla e per denunciare il genocidio.
A Milano continua dal 16 giugno il presidio in piazza Duomo dalle 18:30 alle
19:30, con flash-mob e letture di poesie. E numerosi presidi si tengono
quotidianamente in decine di città.
Il 26/09/2025 si è svolta l’inaugurazione a Torino della mostra IllustrAzioni
per Gaza (IllustrAzioni per Gaza. Una mostra a Torino – Anbamed)
A Modena si terrà il 3-4-5 ottobre il premio Stefano Chiarini nella sua edizione
16esima. Sarà assegnato allo storico israeliano antisionista, Ilan Pappè.
Continua da 4 mesi e 12 giorni lo sciopero della fame a staffetta, dall’avvio
della campagna di Digiuno x Gaza, l’iniziativa lanciata a maggio da Anbamed.
Oggi, domenica 28 settembre, prosegue incessantemente l’azione nonviolenta di
sciopero della fame di ventiquattro ore.
ANBAMED