Un nastro rosa contro il cancro al seno, per la prevenzione e la ricerca
Grazie ai progressi della ricerca nella prevenzione e nella cura del cancro al
seno, la percentuale di sopravvivenza a questo tipo di tumore è in costante
aumento: oggi l’88% delle donne sono vive dopo cinque anni dalla diagnosi. Il
tumore al seno resta però la neoplasia più diffusa in Italia: ogni anno colpisce
circa 53.000 donne e una donna su otto riceve la diagnosi nell’arco della vita.
È quindi fondamentale intensificare gli sforzi per ridurre la percentuale del
12% di pazienti che non si riescono ancora a curare, attraverso nuove terapie
più sicure ed efficaci contro i tumori più aggressivi. Il traguardo può
sembrare vicino, ma il cosiddetto “ultimo miglio” è sempre la sfida più
difficile e complessa. Richiede infatti un impegno ancora maggiore da parte dei
ricercatori perché è proprio qui che si affrontano gli ostacoli più ostici. Tra
questi vi sono il tumore del seno triplo negativo, che risponde solo in parte ai
trattamenti attualmente disponibili e colpisce soprattutto in giovane età, e il
tumore del seno metastatico, che oggi riguarda circa 37.000 donne in Italia
(https://www.aiom.it/wp-content/uploads/2024/12/2024_NDC-web.pdf). Come si
legge sul sito dell’AIRC: “Sono stati identificati molti fattori di rischio per
questo tipo di tumore. Alcuni sono modificabili, come abitudini e comportamenti
dannosi, quali un’alimentazione povera di frutta e verdura e ricca di grassi
animali, l’abitudine al fumo e una vita particolarmente sedentaria. Altri
fattori di rischio, invece, non si possono modificare, come i fattori genetici e
l’età: la maggior parte di tumori del seno colpisce donne oltre i 50 anni. Ci
sono inoltre alcuni fattori legati alla vita riproduttiva della donna che
possono influenzare il rischio di tumore del seno: per esempio, una prima
gravidanza prima dei 30 anni e l’allattamento al seno sono protettive contro la
malattia. Circa il 5-10 per cento dei tumori della mammella sono associati a
fattori di rischio ereditari, in particolare a mutazioni nel DNA che in circa un
quarto dei casi interessano i geni BRCA1 o BRCA2. Secondo le stime di AIRTUM,
AIOM e Fondazione AIOM, il rischio di ammalarsi nel corso della vita di tumore
mammario è pari a circa il 65 per cento per le donne portatrici di mutazioni
del gene BRCA1, mentre la percentuale scende al 40 per cento circa se la
mutazione interessa il gene BRCA2. Pertanto, alle donne portatrici di tali
mutazioni il servizio sanitario offre gratuitamente la possibilità di entrare in
programmi di sorveglianza che includono anche la risonanza magnetica mammaria, a
partire dalla giovane età. La prevenzione del tumore del seno deve cominciare a
partire dai 25 anni con l’autopalpazione, affiancata alla mammografia biennale
dopo i 45-50 anni. Nelle donne giovani, l’ecografia e la mammografia si eseguono
solo in caso di necessità” (https://www.airc.it/).
La campagna Nastro Rosa è un’occasione preziosa per sensibilizzare le donne
sull’importanza della diagnosi precoce, perché individuare un tumore in fase
molto inziale aumenta notevolmente la possibilità di curarlo in modo più
efficace. Nel mese di ottobre tutto il mondo si mobilita contro il cancro al
seno, indossando il nastro rosa diventato negli anni il simbolo della
prevenzione e della ricerca sul tumore più diffuso tra le donne. In questa
occasione Fondazione AIRC unisce ricercatori, pazienti e sostenitori per
affrontare insieme la sfida più grande: trovare cure sicure ed efficaci per le
donne colpite dalle forme più aggressive. Per questo il nastro rosa di AIRC è
diverso dagli altri: incompleto, come l’obiettivo che non è stato ancora
pienamente raggiunto. Il Nastro Rosa di Fondazione AIRC invita ad affrontare
insieme il grande passo che ci separa dal traguardo: curare tutte le donne. Per
rendere sempre più curabili tutti i tumori al seno, Fondazione AIRC solo nel
2024 ha destinato oltre 14 milioni di euro a progetti di ricerca e borse di
studio in questo ambito. Qui gli eventi che si svolgeranno sul territorio:
https://nastrorosa.airc.it/eventi.
Anche i Comuni italiani sono in prima linea nella sensibilizzazione
sull’importanza della prevenzione. E domani, lunedì 29 settembre alle ore 12,
presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati, l’Associazione Nazionale
dei Comuni Italiani – ANCI (https://www.anci.it/) e la Lega Italiana per la
Lotta contro i tumori – LILT (https://www.lilt.it/) presenteranno la campagna di
prevenzione Ottobre Rosa 2025 dedicata alla sensibilizzazione sul tumore al
seno. All’evento, patrocinato dalla Camera dei Deputati, prenderanno parte tra
gli altri: Roberto Pella, vice presidente Anci con delega alla salute, la
segretaria generale dell’Anci Veronica Nicotra, il presidente di Federsanità
Fabrizio d’Alba, il capo Dipartimento Prevenzione, Ricerca ed Emergenze
Sanitarie del ministero della Salute Maria Rosaria Campitiello, la segretaria
generale della Conferenza delle Regioni e della Province autonome, Alessia
Grillo, Francesco Schittulli, presidente LILT, Gaetano Manfredi, presidente Anci
e il ministro per la Salute, Orazio Schillaci.
Qui l’Opuscolo della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – LILT
predisposto per l’ultima “Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica
2025”:
https://www.lilt.it/sites/default/files/guide/2025-03/ULTIMO%20OPUSCOLO%20SNPO%202025%20SINGOLE.pdf.
Giovanni Caprio