Brescia, avventure accessibili: un progetto per chi viaggia con una disabilità
Un viaggio per abbattere le barriere, non solo architettoniche. Con una startup
nata dall’esperienza diretta, Cristina Casali trasforma le difficoltà in uno
strumento concreto per l’inclusione.
GAMBARA (BS) – Può una piccola località della Bassa Bresciana diventare il punto
di partenza per una rivoluzione nel mondo del turismo? La risposta è sì, e porta
il nome di Avventure Accessibili, una startup che parte da Gambara, ma guarda al
mondo. Ideatrice del progetto è Cristina Casali, viaggiatrice instancabile,
mamma e persona con disabilità, che ha deciso di trasformare un’esperienza di
vita – fatta di ostacoli, ma anche di scoperte – in un’opportunità per molti.
Avventure Accessibili è più di una piattaforma turistica: è un’idea radicale, un
cambio di paradigma nel modo in cui si pensa – e si pratica – il viaggio per le
persone con disabilità. Non solo consulenze personalizzate, ma un sito
completamente accessibile, un podcast settimanale, e soprattutto una voce
autorevole che parla con autenticità e competenza a chi, finora, si è spesso
sentito escluso dal mondo del turismo.
Un progetto nato da un bisogno reale
Tutto nasce da una storia vera. «Viaggiare è sempre stato parte della mia vita –
racconta Cristina – ma la sfida è diventata doppia da quando ho cominciato a
viaggiare anche con mia figlia, che ha la mia stessa disabilità.» In uno dei
suoi primi viaggi a Londra, la compagnia aerea le perse il passeggino, e la
vacanza iniziò tra incertezze e soluzioni di emergenza. «L’anno dopo abbiamo
viaggiato con la sedia a rotelle, ed ero terrorizzata che potessero perdere
anche quella. Nessuno mi sapeva dare informazioni chiare su cosa fare in caso di
problemi. Ho cominciato a cercare, a informarmi… e ho capito che mancava tutto:
dati certi, esperienze condivise, strumenti affidabili.»
È in quel vuoto che nasce Avventure Accessibili: una startup pensata per chi ha
bisogno non solo di sapere dove andare, ma come farlo in sicurezza, con dignità,
con la certezza di essere considerato.
Consulenze su misura, niente soluzioni copia-incolla
Cristina ha scelto di non proporre pacchetti preconfezionati, ma percorsi
costruiti su misura. «Ogni persona ha esigenze diverse: c’è chi viaggia con un
accompagnatore, chi no; chi ha una disabilità motoria, chi sensoriale; chi può
affrontare certi ritmi, chi ha bisogno di più tempo. Il turismo accessibile non
può essere standard.»
Le consulenze includono tutto: dalla verifica dell’accessibilità reale degli
hotel, agli itinerari personalizzati, dalla prenotazione di voli alle strategie
per gestire imprevisti legati alla disabilità, fino a consigli pratici che solo
chi ci è passato può conoscere davvero.
E dove Cristina non è mai stata, prima ci va lei in persona. «Non voglio
consigliare nulla che non conosco. Non sarebbe corretto. Preferisco essere
trasparente: se non so aiutarti, te lo dico.»
Tecnologia e ascolto: un sito accessibile, un podcast per tutti
La startup è già online con un sito web completamente accessibile anche a
persone con disabilità sensoriali. Ma non finisce qui: ogni giovedì, dal giugno
2025, Cristina pubblica un podcast dedicato al turismo accessibile, un format
pensato per chi preferisce ascoltare piuttosto che leggere, ma anche per
raggiungere un pubblico ampio, trasversale, inclusivo. Il podcast racconta
esperienze, raccoglie testimonianze, dà voce a chi viaggia in modo diverso e
spesso viene ignorato dal racconto dominante del turismo.
Un messaggio chiaro in vista della Giornata Mondiale del Turismo
In vista della Giornata Mondiale del Turismo, il 27 settembre, Cristina Casali
rilancia con forza il messaggio alla base della sua impresa: «L’inclusione è
possibile anche nel viaggio. Basta cominciare ad ascoltare davvero, a progettare
tenendo conto delle differenze, a smettere di pensare che accessibile significhi
solo ‘rampe e ascensori’.» Con Avventure Accessibili si afferma una visione
diversa del turismo: non più come esperienza riservata a chi può muoversi senza
ostacoli, ma come diritto di tutti, da realizzare con responsabilità,
trasparenza e cura.
Un impegno che parte dal basso e guarda lontano
Cristina non si ferma alla consulenza. Lavora sui social, fa divulgazione e
informazione, risponde ogni giorno a domande complesse con semplicità e
precisione. Nei prossimi mesi porterà la sua esperienza anche nelle scuole, per
sensibilizzare le nuove generazioni a un’idea di mondo più aperta, accogliente e
concreta.
Avventure Accessibili è un progetto piccolo nella struttura, ma grande
nell’impatto: un laboratorio di futuro, che parte da un piccolo paese come
Gambara ma parla al mondo. E soprattutto, parla a chi finora ha dovuto
rinunciare a viaggiare per mancanza di informazioni, di supporto, di fiducia.
«È questo il mio scopo – conclude Cristina –: accompagnare le persone dalla
paura di partire alla gioia di arrivare. Perché ogni viaggio è un’esperienza di
libertà, e tutti hanno il diritto di viverla».
Per maggiori informazioni: www.avventureaccessibili.it
Simona Duci