Verso la manifestazione del 4 ottobre
Pronti allo sciopero generale e al blocco del Paese se la Flotilla verrà
aggredita
La straordinaria mobilitazione dello sciopero generale del 22 settembre è la
risposta più limpida che la società civile, cittadine e cittadini, potesse dare
alla guerra di sterminio che Israele ha intrapreso contro la popolazione di
Gaza, accompagnato dal progetto coloniale in Cisgiordania ripreso con grande
dispiegamento di mezzi.
La risposta nei luoghi di lavoro, nelle scuole e nelle università è stata netta:
centinaia di migliaia tra lavoratori, studenti e docenti si sono riversati nelle
strade di tutta Italia per dire “Basta al Genocidio” e supportare la Global
Sumud Flottilla, assieme ai portuali di Genova Livorno Marghera Trieste Ravenna
che hanno bloccato i porti per impedire la partenza delle armi verso Israele.
Il boicottaggio delle armi, dei progetti universitari dual use militare e civili
con le industrie israeliane, dei prodotti commerciali e farmaceutici israeliani
ha assunto dimensione di massa, cresciuta
assieme al sentimento di indignazione per quanto sta accadendo in Palestina.
Come Cobas abbiamo sostenuto lo sciopero del sindacalismo conflittuale e aderito
in tutte le città alle manifestazioni, e siamo pronti a rilanciare lo sciopero e
il blocco del Paese di fronte all’aggressione militare alla Flottilla da parte
di Israele.
Salutiamo inoltre con soddisfazione la ritrovata unità delle comunità
palestinesi in vista della manifestazione per Gaza che si terrà a Roma il 4
ottobre, su cui ci impegneremo compattamente affinché riesca pienamente per
mandare un messaggio chiaro e inequivocabile al governo e a tutte le forze
politiche e sindacali ancora tentennanti fino a pochi giorni fa.
Esecutivo nazionale Confederazione COBAS
Redazione Italia