Mario Livio, Jack Szostak / Regola o eccezione?
“Siamo soli nell’universo?” e “come è iniziata la vita sulla terra?” sono le
domande di partenza che campeggiano comunque sullo sfondo del libro. Il tema è
stato affrontato da teologi, filosofi e scienziati di varia formazione in ogni
tempo e latitudine, senza produrre un risultato definitivo. Alla ricerca di una
risposta che si confrontasse con i racconti mitologici e religiosi la scienza ha
fornito, nel tempo, diverse ipotesi e ha sondato molti percorsi sperimentali,
soprattutto a partire dalle scoperte ottocentesche nei campi della chimica e
della biologia; uno straordinario stimolo è giunto dall’Evoluzionismo, cioè
dall’insieme di teorie (scientificamente inoppugnabili, per quanto in continuo
affinamento) che descrivono il cambiamento continuo dalle specie viventi
attraverso stadi di sviluppo che partono da forme più semplici per giungere a
più complesse.
Libro a tratti di non immediata lettura per il lettore non specializzato,
L’origine della vita sulla terra e tra le stelle è in realtà una lettura
estremamente utile per affrontare il nodo problematico sintetizzato nel titolo.
I due autori (l’astrofisico Mario Livio e il biologo canadese Jack Szostak)
approcciano dai rispettivi punti di vista il problema del passaggio dalla non
vita (chimica) alla biologia (la vita): un tema che richiede l’accantonare ogni
ipotesi religiosa o comunque trascendente, e che fa il punto sullo stato delle
ricerche e delle teorie.
Se Szostak si concentra sugli esperimenti chimico/biologici che da decenni
cercano di comprendere e riprodurre il sorgere della vita (e soprattutto le
complesse condizioni, forse eccezionali o forse molto comuni, che produssero
quel passaggio), Mario Livio amplia l’orizzonte della riflessione, indagando in
quali altri ambienti, al di fuori del nostro pianeta, tali condizioni possano
essersi replicate, ma toccando anche il più arduo problema di concepire forme di
vita del tutto aliene, che possano avere avviato una diversissima evoluzione in
ambienti e condizioni difficilmente concepibili come Marte, ma soprattutto
l’oceano subglaciale dei satelliti gioviani Europa e Io oltre a Encelado, una
delle lune Encelado: un percorso affascinante e ricco di stimoli.
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