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Monza, Sport City Day 2025: cosa c’entra la Polizia Scientifica?
Risparmiata quest’anno dall’esibizione di strumenti di guerra, abbiamo sottolineato in un precedente articolo (clicca qui) come l’edizione 2025 di Sport City Day a Monza si rivelasse comunque come la fiera delle ambiguità, nell’ospitare nello stesso spazio una non meglio definita “Partita per la pace” e dimostrazioni di Ginnastica Dinamica Militare (GDMI). In realtà è andata forse un po’ peggio visto che mescolato tra i vari gazebo delle società sportive c’era anche quello della Polizia Scientifica che invitava bambini e bambine, con i genitori compiaciuti e festanti, a fare il gioco della rilevazione delle impronte digitali! Una volta che il bimbo o bimba di turno, con l’aiuto dall’agente di polizia, aveva completato tutte le caselle con le impronte delle dita, si passava alla compilazione dei dati personali: nome, cognome, data di nascita, ecc ecc. E, infine, il motivo della segnalazione! Già perché la Polizia Scientifica rileva le impronte digitali per identificare in modo univoco l’autore di un reato o per ricostruire la dinamica di un crimine. Alle e agli zelanti agenti che chiedevano dunque cosa indicare alla voce “motivo della segnalazione” rispondevano compiaciuti i genitori – a quel punto si notava un certo disagio nei bambini – elencando reati come “non riordina mai i giochi in cameretta” oppure “non ha voglia di fare i compiti” e altre amenità del genere! C’era anche la possibilità, sempre grazie alle dimostrazioni di un agente della Polizia Scientifica, di conoscere nel dettaglio il kit e in particolare l’arma in uso rappresentata dalla copia giocattolo di un bel colore rosso, di una Beretta! Il ricco programma offerto a bimbe e bimbi si concludeva, infine, con l’invito a salire sull’auto della Polizia con la precisazione che si sale davanti se si è “buoni”, mentre il sedile posteriore è riservato ai “cattivi”… Se l’anno scorso ci siamo chiesti cosa c’entrasse l’esibizione di uno strumento di morte con la festa dello sport, parimenti ci chiediamo oggi cosa c’entri uno stand della Polizia Scientifica, per di più rivolto a bambini e bambine, in un evento che “vuole diffondere la cultura dello sport come pratica quotidiana di salute, socialità e inclusione”. Totalmente fuori luogo per il contesto e le modalità, tese sempre di più a far passare concetti di sicurezza ben lontani dai principi pedagogici dell’unica vera sicurezza che conta per tutte e tutti, quelli dei diritti alla scuola, al lavoro, alla pace e, certo anche allo sport, magari libero e gratuito, solidale e non competitivo. In luogo dello stand della Polizia Scientifica poteva esserci, con un messaggio di gran lunga più significativo, quello di Save the Children, posizionato invece lontano dalla piazza della kermesse. Avrebbe potuto spiegare ai bambini e alle bambine perché tanti loro coetanei nel mondo non hanno accesso allo sport o all’inclusione a causa delle guerre, di discriminazioni razziali o religiose, dei cambiamenti climatici… Lo stand della Polizia Scientifica mescolato in sordina tra gli altri, proprio per la scelta del messaggio e la formula subdola scelta per veicolarlo non risulta meno grave – a nostro avviso – dell’esibizione del caccia in piazza dell’Arengario dell’edizione 2024. Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università, Lombardia
Monza, Sport City Day 2025, Partita della pace e Ginnastica Dinamica Militare: la fiera delle ambiguità
Anche quest’anno si sta svolgendo a Monza, da sabato 20 a domenica 21 settembre, lo Sport City Day, “la grande festa dello sport” nel cuore della città: “Due giorni interamente dedicati al movimento e al benessere” (…), “in un programma ricchissimo che coinvolgerà atleti, istruttori e appassionati”. L’anno scorso il programma è stato talmente ricco da regalare alla città nella piazza dell’Arengario perfino il brivido della fusoliera di un caccia militare F35 sulla quale addetti dell’Aeronautica Militare invitavano cittadine e cittadini, giovani e bambini a provare “l’ebbrezza di salire su un mezzo del genere” . Lo scorso anno denunciammo con forza questo fatto sul sito dell’Osservatorio: (clicca qui) ed è forse per questo che nel programma del Comune di Monza il richiamo allo “spazio espositivo promosso dall’Aeronautica Militare” quest’anno non è presente. L’assessore allo sport del Comune di Monza dichiarò successivamente che la presenza dell’Aeronautica Militare era in realtà legata alla corsa podistica 10K che si tiene nell’ambito della due giorni, ma è un evento a se stante. Precisazione del tutto superflua e inutile a giustificare la militarizzazione di spazi ed eventi pubblici. La 10K ci sarà anche quest’anno e siccome l’ente organizzatore è Stramilano, il timore di nuove performance militariste non è infondato visto che tra i patrocini di Stramilano, oltre a Regione Lombardia e Comune di Milano ci sono Esercito Italiano, Arma dei Carabinieri e Aeronautica Militare. Stando al programma si disputerà una “Partita della pace” ma, tra le varie discipline sportive, ci sarà anche la Ginnastica Dinamica Militare (GDMI), un sistema di allenamento ispirato alla concezione della ginnastica come preparazione militare. Si legge infatti sul loro sito https://www.gdmi.it/il-metodo-gdmi/ : «Spirito e corpo delle dinamiche di appartenenza militare in quanto le esercitazioni proposte vengono date in forma di comando, un metodo atto a forzare con la dovuta aggressività le barriere resistenti psico-culturali che sono alla base dei processi di adattamento alla sedentarietà e alla disapplicazione fisico sportiva» Antonio Mazzeo, che contribuisce con le sue ricerche all’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università, oltre ad essere giornalista e peace researcher , è anche docente di scienze motorie. In questa intervista si sofferma sul tentativo martellante di militarizzare anche lo sport per agevolare l’idea della necessità di una “Cultura della difesa” e di una “Cultura della sicurezza”. > Ginnastica Dinamica Militare (GDM): la militarizzazione dello sport. > Intervista ad Antonio Mazzeo su Radio Onda d’Urto E non di rado ci sono stati netti pronunciamenti di docenti e lavoratori della scuola contro l’introduzione di questa disciplina nelle scuole https://osservatorionomilscuola.com/2024/01/12/comitato-lavoratori-scuola-siena-preoccupati-per-dilagare-ginnastica-dinamica-militare/ A quanto pare è nello stile di questa amministrazione comunale come, purtroppo, di tante altre, destreggiarsi ipocritamente tra vuoti messaggi di “pace”, come l’adesione formale alla campagna R1PUD1A di Emergency e ospitare nel contempo la sfilata dell’Italian Raid Commando https://osservatorionomilscuola.com/?s=italian+raid+commando, mettere lo striscione sulla facciata del municipio “Cessate il fuoco, ovunque” e lasciare che il cielo della città venga attraversato dai caccia militari delle Frecce Tricolori in occasione del Gran Premio di Formula 1. Nessun dubbio sui costi economici ed ecologici e sui rischi per la popolazione visti i gravi incidenti accaduti durante le esibizioni (Ramstein 1988 dove persero la vita 3 piloti e 67 spettatori; 2023 Caselle (TO) dove un caccia precipitò su un auto provocando la morte di una bambina di 5 anni; 2025 Pantelleria dove tre aerei si sono toccati in volo per fortuna senza gravi conseguenze). E nessuna riflessione sull’opportunità di esibire strumenti di morte in un momento storico segnato da decine di guerre nel mondo e pervaso ogni giorno di più dalla corsa al riarmo dell’Europa complice del genocidio del popolo Palestinese. Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università