LIBANO: 4.500 LE VIOLAZIONI ISRAELIANE DEL CESSATE IL FUOCO FIRMATO NEL NOVEMBRE 2024.
L’aggressione israeliana non si ferma, nemmeno in Libano. Oggi, venerdì 19
settembre, ci sono stati ancora bombardamenti israeliani; un cittadino libanese
è stato ucciso e altri tre sono rimasti feriti in un attacco di un drone
israeliano nel Libano meridionale. Il drone israeliano ha preso di mira un
veicolo di fronte all’ingresso dell’ospedale governativo di Tebnine, nella città
di Tebnine.
I primi resoconti hanno confermato la morte di una persona e il ferimento di
almeno altre tre.
Aerei, missili e droni israeliani colpiscono quasi quotidianamente sia il sud
che l’est del Libano, le zone a maggioranza sciita; attacchi che si sono
ulteriormente intensificati nelle ultime settimane, tanto che persino l’Onu
nelle ultime ore ha “condannato la serie di attacchi israeliani nel sud del
Libano”, definendoli “violazioni della risoluzione 1701 del Consiglio di
Sicurezza. Tali azioni mettono a rischio la fragile stabilità raggiunta a
novembre novembre e minano la fiducia dei civili nella possibilità di una
soluzione pacifica del conflitto”, si legge nel comunicato di Unifil, la
missione militare Onu schierata nel sud del Libano dal 1978 e di cui fanno parte
un migliaio di soldati italiani.
Dalla firma del cessate il fuoco, a fine novembre 2024, Israele colpisce quasi
quotidianamente il Libano, dove continua a occupare cinque aree, dove i carri
armati di Tel Aviv sono arrivati…dopo aver firmato l’accordo di cessate il
fuoco. 4.500 le violazioni dell’accordo da parte israeliana in meno di un anno,
mentre sul lato libanese – Hezbollah compreso – non si registra alcuna
violazione.
Su Radio Onda d’Urto,Mauro Pompili, giornalista freelance che vive a Beirut.
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