Bloccati al porto di Ravenna container con armi dirette in Israele: lo stop deciso dal sindaco
Il sindaco di Ravenna Alessandro Barattoni ora chiede “una azione del Governo
italiano, che fa finta di non sapere che dai nostri porti continuano a
transitare armi destinate ad azioni contrari alla nostra Costituzione”
BOLOGNA – Bloccati a Ravenna due contanier di armi destinate ad Israele. Lo
rivela il sindaco della città Alessandro Barattoni che in seguito ad una
segnalazione arrivata nella serata di ieri “da alcuni lavoratori” del porto ha
ottenuto, insieme a Provincia e Regione, lo stop dalla società di gestione dello
scalo. Si trattava, racconta il primo cittadino, di “due container contenenti
esplosivi con destinazione Israele“. Ricevuta la segnalazione “ci siamo attivati
per verificare la cosa e abbiamo avuto conferma”.
IL CONTAINER È STATO STOPPATO SU RICHIESTA DEL SINDACO
In qualità di soci pubblici, gli enti locali hanno “evidenziato la loro
contrarietà a Sapir”, la società che gestisce il porto di Ravenna, ottenendo lo
stop al passaggio dei container. La società ha raccolto l’invito e espresso la
propria “indisponibilità a fare entrare nei propri terminal” quei carichi, che
pertanto “oggi non transiteranno dal porto di Ravenna”. Ora, è il messaggio
spedito però da Barattoni nel corso di una conferenza stampa tenuta in
municipio, “serve una azione del Governo italiano, che fa finta di non sapere
che dai nostri porti continuano a transitare armi destinate ad azioni contrari
alla nostra Costituzione”.
Agenzia DIRE