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Per la Palestina chiudiamo la fabbrica della morte di Domusnovas
Per la Palestina chiudiamo la fabbrica della morte di Domusnovas Venerdì 7 novembre ore 18.00 – Cagliari, via Roma sotto la Regione In Palestina continua il genocidio. Nonostante la tregua Israele bombarda Gaza, il Libano e minaccia di annettere la Cisgiordania. Centinaia di persone continuano a morire perché il mondo, non solo non punisce i criminali, ma supporta apertamente il terrorismo di Israele. La settimana scorsa il TAR ha accolto il ricorso dell’RWM contro la Regione Sardegna, stabilendo un ultimatum: 60 giorni di tempo per pronunciarsi sull’ampliamento abusivo della fabbrica della morte. Una sentenza vergognosa, l’ennesimo schiaffo alla Sardegna da parte di uno Stato italiano che vuole la nostra terra sacrificata sull’altare della guerra e dello sfruttamento. L’RWM, azienda tedesca con stabilimento a Domusnovas, produce ordigni e bombe esportate anche verso Paesi coinvolti in conflitti sanguinosi, come l’Arabia Saudita. Come se non bastasse L’8 ottobre l’azienda tedesca ha annunciato l’ampliamento della produzione di droni killer realizzati in collaborazione con l’Israeliana UVision Air Ltd., partner diretto dell’esercito israeliano nei bombardamenti sulla popolazione palestinese. La connessione è chiara: ciò che viene costruito nella nostra terra contribuisce alla distruzione di altre terre, di altre vite. La Sardegna non può e non deve essere complice del massacro del popolo palestinese. Non possiamo stare fermi, non possiamo più stare in silenzio. Con la Palestina nel cuore, con tutta la sofferenza dei popoli oppressi dobbiamo dire basta, dobbiamo urlare la nostra rabbia e pretendere che la Regione faccia la scelta giusta. Due mesi di mobilitazione ci hanno mostrato quanta forza può avere un popolo unito, che ha spinto la nostra classe dirigente a pronunciarsi sul genocidio in corso e a sventolare sui palazzi del potere la bandiera palestinese. Todde, fai la scelta giusta sull’RWM! Su instagram la Todde si era espressa così rispetto alla Global Sumud Flotilla: «Come Presidente della Regione Sardegna voglio fare a tutti i naviganti un augurio di buon vento e far sentire la vicinanza di una terra che vuole essere, con sempre più determinazione, una terra di pace e solidarietà». E ancora, presentando il progetto “Sardinia Peace Island – building peace, growing futures” ha ribadito che “La pace non è un sogno, è una scelta. E noi, come Regione, scegliamo di essere parte attiva di questa scelta”. Presidente, Giunta e tutta la maggioranza, questo è un appello rivolto a voi, ora è il momento di agire. Dimostrate che le vostre non erano soltanto parole vuote, che siete veramente determinati e determinate a fare della Sardegna una terra di pace e solidarietà. Noi saremo ancora una volta in piazza il 7 novembre, appuntamento ore 18:00 sotto la sede del Consiglio Regionale in via Roma. Siete invitate e invitati a marciare con noi, in modo che possiate dimostrare la concretezza delle parole. Noi saremo lì a pretendere una vostra risposta, quella giusta, che blocchi definitivamente l’espansione della fabbrica della morte. Comitato sardo di solidarietà con la Palestina Associazione amicizia Sardegna Palestina Redazione Sardigna
Cagliari, sit-in davanti al Palazzo della Regione per dire NO all’autorizzazione ambientale alla RWM
Pubblichiamo il comunicato stampa diramato ieri, 16 settembre 2025, sulla manifestazione di fronte al Palazzo della Regione Sardegna. Nella mattinata di oggi, a partire dalle ore 10:00 alle 13:00 un centinaio di persone hanno manifestato in viale Trento a Cagliari, di fronte al palazzo della Regione Autonoma della Sardegna, la loro opposizione all’ampliamento della fabbrica delle bombe Rheinmetall-RWM. La Giunta Regionale e la sua Presidente sono chiamati infatti a deliberare in merito alla Valutazione di Impatto Ambientale effettuata a posteriori sugli ampliamenti realizzati irregolarmente dalla fabbrica RWM nel suo stabilimento di Domusnovas Iglesias. Le numerose criticità e gli enormi impatti ambientali emersi nel corso del procedimento di VIA ex-post non consentono di esprimere alcuna valutazione positiva, come esposto nella lettera aperta inviata alla Presidente Todde la scorsa settimana. I manifestanti, sotto lo stretto controllo della polizia che presidiava il palazzo regionale, hanno esposto striscioni e, con interventi e volantini, hanno esortato la Giunta a difendere le ragioni della tutela dell’ambiente e della salute e della sicurezza della popolazione, contro quelle della guerra, del riarmo, e dei profitti dei fabbricanti d’armi. Come nella lettera aperta inviata la scorsa settimana, i manifestanti hanno esortato la Presidente Todde a resistere alle pressioni governative ed aziendali e a non concedere nessuna autorizzazione per l’apertura dei nuovi impianti realizzati irregolarmente da RWM. Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dal capo di gabinetto della Presidente, impegnata a Roma in un incontro col ministro della giustizia Nordio. All’ing. Caschili è stata consegnata una scheda di sintesi dove si trovano raccolte molteplici ragioni per le quali l’esito della VIA ex-post sull’ampliamento RWM dovrà essere necessariamente negativo. Il capo di gabinetto ci ha comunicato che la Presidente non ha un orientamento pregiudizialmente favorevole alla concessione di una valutazione positiva per l’ampliamento irregolare dello stabilimento RWM e si impegna a sottoporre le nostre osservazioni all’attenzione degli assessorati competenti e della stessa avvocatura regionale. Si impegna inoltre a fissare a breve un ulteriore incontro. 16 settembre 2025 Le associazioni e i gruppi promotori   La lettera alla presidente Todde e la Scheda Tecnica sulle criticità legate all’ampliamento dello stabilimento RWM si possono scaricare qui: https://italianostrasardegna.blogspot.com/2025/09/rwm-lettera-aperta-alla-presidente.html Redazione Sardigna