Genocidio a Gaza e altre notizie
I carri armati israeliani sono entrati a Gaza. Una notte di bombardamenti aerei
e con l’artiglieria. Robot esplosivi hanno distrutto e raso al suolo molte case.
Ieri sera 37 palazzi sono stati fatti saltare in 20 minuti. Per tutta la notte
una pioggia di fuoco sulla testa della popolazione in fuga. Oltre 350.000
palestinesi hanno finora lasciato Gaza Città, dirigendosi verso altre zone della
Striscia. Nella scorsa notte altre migliaia si sono messi in cammino con il
carico di materassi e coperte sulle spalle. I raid sono continuati “intensamente
in tutta Gaza City”, dice la Protezione civile della Striscia. “Morti e feriti
continuano ad aumentare”; molti dispersi sotto le macerie. “Un grave massacro”.
Nella sola notte almeno 38 le vittime a Gaza città.
È stato arrestato il soldato israeliano che ad Atene ha assaltato una
manifestazione di solidarietà con la Palestina sabato scorso.
La Hind Rajab Foundation lo ha individuato. Si chiama David Hadar ed è un
sergente della Brigata Golani delle Forze di Occupazione Israeliane, un’unità
ripetutamente implicata in crimini di guerra a Gaza. Il suo dossier è stato già
presentato alla magistratura greca. HRF è un’organizzazione per i diritti umani
belga che documenta e denuncia i generali e soldati israeliani che hanno
compiuto crimini contro la popolazione civile. clicca!
Un’indagine giornalistica ha appurato che il 2 settembre il cargo militare
israeliano atterrato a Sigonella aveva scaricato i droni che sono serviti per
compiere l’attacco alle navi della Global Sumud Flotilla in Tunisia. I droni
israeliani utilizzati per compiere l’attacco criminale sarebbero partiti dalla
Sicilia e da Malta. Connivenza con il genocidio.
Music For Peace ha fatto sapere di essere pronta ad avviare le procedure per
creare un corridoio umanitario via terra, che consenta di portare i generi
alimentari raccolti a Genova alla popolazione palestinese. Si parla di circa 500
tonnellate di generi di prima necessità: “Un impegno straordinario che
testimonia la forza della solidarietà di migliaia di cittadini, associazioni e
realtà che hanno voluto contribuire a questo progetto”.
L’attrice Hannah Einbinder ha gridato “Free Palestine!” nel suo discorso di
accettazione degli Emmy. “Come ebrea, è mio dovere distinguere gli ebrei dallo
Stato di Israele. La nostra religione e la nostra cultura sono istituzioni così
importanti e consolidate che sono davvero separate da questo tipo di Stato
etno-nazionalista” ha aggiunto. clicca guarda ascolta.
ANBAMED