Una festa in giro per l’Italia per mettere al centro le persone con demenza e i loro familiari
L’Alzheimer Fest è probabilmente il maggior evento pubblico in Italia che mette
al centro le persone con demenza, i loro familiari e gli operatori di cura. Un
evento, anzi una serie di eventi, unici nel loro genere, promossi da
un’Associazione di Promozione Sociale – APS, l’Alzheimer Fest, nata nel 2017
per iniziativa di malati, familiari, medici, artisti e operatori, con
l’obiettivo di promuovere una nuova narrazione sull’Alzheimer e sulle altre
forme di demenza. Su sogni e bisogni di chi ci convive.
L’Alzheimer Fest è una festa itinerante: dal 2017 al 2024 ha toccato venti
località in undici regioni italiane, da Treviso a Bologna, dal Trentino alla
Puglia. Ogni festa si celebra in uno spazio aperto al pubblico, che può variare
da luogo a luogo: ad esempio negli anni passati l’Alzheimer Fest ha toccato il
lungolago di Varese, il parco di Levico Terme e quello della sede della
Provincia di Treviso, gli ospedali di Bologna e Baggiovara, una storica colonia
sul mare di Cesenatico, la piazza della Santissima Annunziata a Firenze, il
centro storico di Giovinazzo, il molo di La Spezia e tanti altri posti. “La
missione, come sottolineano dall’Associazione, è semplice e ardua al tempo
stesso: vincere lo stigma, promuovere l’inclusione sociale, fornire informazioni
e conoscenze, condividere esperienze, gioie e fatiche. Perché la demenza non
implica una ritirata dalla vita, a condizione che non abbia come alleati la
solitudine e l’isolamento”.
In questi anni, migliaia di persone hanno partecipato agli Alzheimer Fest, e
centinaia sono intervenute per dare un contributo: persone sane e meno sane,
anonime e famose, anziane e giovani. Il coinvolgimento delle nuove generazioni,
dal mondo della scuola a quello delle attività ludiche e culturali, è stato e
resta un perno cruciale del nostro percorso di crescita collettiva.
Ma che cosa si fa all’Alzheimer Fest? Gli ingredienti sono quelli di una vera
festa popolare che si mescola a un convegno scientifico. Si uniscono esperienze
e competenze, si fa il punto sulla prevenzione e sulla ricerca. Fondamentale la
chiamata a raccolta di tutta la comunità, a partire da chi vive la malattia
sulla propria pelle. Senza dimenticare le persone che magari non ne sono toccate
ma vorrebbero saperne di più. In questi anni tante esperienze e incontri sempre
gratuiti a base di musica, arte, letteratura, teatro, danza, hanno avuto sempre
al centro le persone più fragili. L’Alzheimer Fest vuole essere una rassegna di
tutte le cose belle che già si fanno nell’ambito della cura e di quelle che
mancano ancora all’appello. Dignità e indignazione: mettersi insieme per esigere
che le cose cambino per il meglio. Senza nascondere le difficoltà, moltiplicando
le energie.
In queste settimane è in pieno svolgimento l’Alzheimer Fest 2025: due tappe per
ogni week-end (con qualche eccezione), con un programma ricco, come sempre. Si
sono già svolte le tappe di Treviso, di Valdagno, di Gavirate, di Brescia e di
Monza. Sabato 20 settembre la tappa sarà invece a Casale Monferrato: tutto il
Piemonte a raccolta nel centro della splendida cittadina del Monferrato. Ma
sabato 20 sarà anche la volta di Melegnano, al Castello. Domenica 21 settembre
la tappa sarà a Chiavari, con appuntamento in piazza Matteotti, nell’ex chiesa
di San Francesco d’Assisi trasformata in auditorium, a due passi dai portici e
vicino al Parco Botanico Villa Rocca. Il 22 settembre 2025 alle ore 19
l’Alzheimer Fest sbarca all’Etna Book Festival di Catania. Giovedì 25 settembre
sarà la volta di Rosignano Marittimo, a due passi dal mare, nelle piazze intorno
al Cine-Teatro Solvay. Sabato 27 settembre ci si sposterà a Monteriggioni. A 3
km dal borgo c’è la frazione di Abbadia a Isola, un incanto nel verde dove ha
sede il Museo Archeologico di Monteriggioni. L’Abbazia è dell’anno 1001. Sabato
4 ottobre sarà la volta della capitale: a Roma, a Testaccio, in un complesso
architettonico che malgrado il nome per cui è conosciuto (l’ex Mattatoio)
pullula di vita. Lunedì e martedì 6-7 ottobre sarà in festa Bologna, con la
Conferenza annuale di Alzheimer Europe al Bologna Congress Center (polo
fieristico) in piazza Costituzione 4/a. Isernia sarà la tappa di sabato 11
ottobre: per la prima volta in Molise, per raccontarne i progressi e dare
manforte alle famiglie in difficoltà. Domenica 12 ottobre, invece, ci si
sposterà a Monteverde, in un delizioso “Comune non Comune” in provincia di
Avellino, campione di accoglienza e accessibilità. Il 18 e 19 ottobre il tour
sarà a Brindisi per un gran finale, nel centro di una città portuale ricca di
storia e di novità. “MI SO’ SCORDATO IL TITOLO!”: è questo il titolo dell’inno
dell’Alzheimer Fest 2025. Un inno alla libertà della smemoratezza, che nasce per
definizione sconfinata, a dispetto della pur nobile memoria, per definizione
limitata.
Da qualche tempo i malati di Alzheimer e le loro famiglie sono alle prese con le
rette delle RSA che il nostro Paese fa fatica ad accollarsi interamente. A
stabilirlo è una giurisprudenza ormai consolidata (a partire dall’Ordinanza
della Corte di Cassazione 26943/2024 e dalla sentenza del Consiglio di Stato
3074/2025), che ha ribadito come le prestazioni sociosanitarie a elevata
integrazione sanitaria debbano essere interamente a carico dello Stato. Secondo
i dati del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia
oltre 1 milione di persone soffre di malattie neurodegenerative e tra queste
circa 600.000 di Alzheimer. Intorno a loro ruotano quasi 3 milioni di familiari
e caregiver, spesso lasciati soli a gestire un carico assistenziale, emotivo e
soprattutto economico sempre più insostenibile. L’Alzheimer Fest 2025 è anche
l’occasione per ribadire la necessità di una norma chiara e definitiva che
tuteli questi cittadini fragili, ma anche per far conoscere gli strumenti legali
già disponibili per ottenere economicamente ciò che è già un diritto
costituzionale.
Qui per approfondire: https://www.alzheimerfest.it/.
Giovanni Caprio