Un’altra scuola per Gaza
Mozione del Collegio del Docenti del Liceo Classico Statale “Vittorio Emanuele
II” di Palermo approvata ieri
Col presente documento, il Collegio dei docenti del “Liceo Classico Vittorio
Emanuele II” intende esprimersi pubblicamente e con fermezza contro il genocidio
in atto nella Striscia di Gaza e le sistematiche violenze perpetrate dai coloni
in Cisgiordania.
Abbiamo la certezza che il dramma del popolo palestinese non possa costituire
solo un settore della riflessione pedagogica e didattica, ma che debba
rappresentare il cardine del nostro percorso progettuale di docenti connessi
alla realtà storica contemporanea, sia su un piano strettamente professionale
che su quello morale e più ampiamente umano.
Come è noto, le scelte di Israele soddisfano la definizione di genocidio
dell’art. II della Convenzione delle Nazioni Unite: pertanto sono state
condannate come pratiche genocidarie dalla Corte Internazionale dell’Aja e dalla
commissione della IAGS, che ha votato una risoluzione contro “la normalizzazione
dell’impensabile”, secondo le parole di Melanie O’Brien, presidentessa
dell’associazione.
Lo “scolasticidio” è certamente parte di questa normalizzazione, se la quasi
totalità delle scuole della Striscia e la totalità delle sue università sono
state distrutte dai bombardamenti israeliani.
Per il secondo anno consecutivo centinaia di migliaia di studenti non avranno
accesso ad alcun tipo di istruzione, fatta salva la resistenza pacifica da parte
di docenti gazawi nell’allestire precari spazi di apprendimento e condivisione
nonostante la fame, la disperazione, le condizioni critiche, la devastazione di
ospedali, musei, archivi.
Colpire l’istruzione e la cultura di un popolo per distruggerne memoria e
identità: è questo il progetto radicale su cui non possiamo più tacere, pena
l’esserne complici.
Le istituzioni politiche e gli organi di stampa sono oggi pienamente coinvolti
nella responsabilità del silenzio assordante, dell’indifferenza e della
connivenza che si manifesta, oltre che nella scelta di sostegno a politiche
sanguinarie, anche nel contributo alle narrazioni falsanti e, in ultima analisi,
alla deformazione della realtà.
L’Europa dei diritti, dell’accoglienza e del pluralismo sembra aver lasciato il
posto a un progetto geopolitico, economico e civile radicato con determinazione
sui valori della forza e della violenza, nell’intento di metabolizzarli e
renderli digeribili tanto sul piano informativo quanto su quello istituzionale e
sociale.
Come istituzione scolastica, riteniamo che una nostra accettazione passiva o
silenziosa di questo stato di cose sia pericolosa quanto la stessa violenza
istituzionale esplicita.
La nostra funzione di docenti è primariamente quella promuovere la costruzione
di paradigmi nuovi, incoraggiando il vaglio attento dei fatti e delle loro fonti
in una dimensione multidisciplinare e non settoriale del sapere, inteso come
esperienza di crescita culturale e civile.
Il nostro ruolo nella formazione degli studenti trova un suo presupposto
fondamentale nell’idea che i diritti non siano un orizzonte perenne e
immutabile, ma il frutto di lotte e conquiste politiche, sociali,
scientifiche.
Formare dei buoni cittadini significa per noi formare persone dotate di senso
critico e di umanità: due valori, questi, che insieme al pacifismo e alla
coscienza ecologica sembrano essere divenuti oggi oggetto di un dibattito
surreale.
Per tutte queste ragioni, il Collegio dei Docenti:
– Esprime la sua solidarietà con le iniziative della rete Scuola per la Pace
Torino e Piemonte, con il lavoro sulle fonti dell’associazione Docenti per Gaza,
con le associazioni che studiano e denunciano atti e iniziative di
militarizzazione interne al mondo della scuola e dell’università, con le ONG
nazionali e internazionali che lavorano per la pace e la tutela dei diritti
umani, con i medici che operano in condizioni disperate, con gli organi di
stampa e i giornalisti che tentano di informare a costo della loro stessa vita,
e infine con la Global Sumud Flotilla, che proprio in questi giorni è
coraggiosamente impegnata a contrastare il blocco imposto da Israele nel
tentativo pacifico, concreto e simbolico di aiutare la popolazione palestinese;
– Aderisce all’iniziativa simbolica di osservare un minuto di silenzio per le
vittime del genocidio il giorno 17 settembre alle 9.30;
– Propone di affiancare la bandiera della pace alle bandiere istituzionali
esposte sulla facciata principale dell’Istituto;
– Si impegna nella promozione e costruzione di percorsi didattici e iniziative
di formazione e confronto critico sui temi della pace e delle guerre in atto,
che coinvolgano i docenti del Collegio, gli studenti e le loro famiglie in una
esperienza condivisa di solidarietà, conoscenza
e riflessione sul presente.
Palermo, 15 settembre 2025
Il Collegio dei Docenti del Liceo Classico “Vittorio Emanuele II”
Redazione Palermo