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Fiori colorati a difesa del Parco Agricolo della Piana
Sabato 13 settembre, al Giardino Pubblico della Querciola a Sesto Fiorentino, una testimonianza di conoscenza e partecipazione del parco agricolo della Piana, un luogo colorato di persone, adulte e bambine, prodotti della terra e creazioni artigianali, confronti in prospettiva. La giornata è stata preceduta da un evento, tenutosi Venerdì 12 settembre, alla Villa San Lorenzo a Sesto Fiorentino, in cui le associazioni promotrici hanno sottoscritto un documento di impegno (Protocollo), che è nato da un lavoro di coprogettazione, finalizzato a definire il parco non tanto una “opera compensativa di infrastrutture mostruose e inutili”, quanto un “elemento regolatore del futuro sviluppo sostenibile della piana fiorentina e pratese”. Con l’intento di salvare le aree residuali di interesse naturalistico, agricolo e culturale, nelle due giornate, associazioni e persone abitanti il territorio si sono unite con lo scopo di pretendere pertanto programmazioni urbanistiche e politiche sostenibili, nella sostanza e non solo di facciata. Il parco si intende quindi che sia luogo materiale e simbolico di tutte le lotte che insistono su questo e su altri territori con caratteristiche similari e la Politica locale oggi non può distogliere lo sguardo dal rischio che si ripresentino danni ambientali conseguenti la continua costruzione di opere inutili, la speculazione edilizia e lo sfruttamento di un suolo “malato” che a sua volta contribuisce a creare “malattie” sindemiche (episodi alluvionali con danni alle case, sversamenti di sostanze chimiche con presumibilmente correlabili patologie organiche). L’Importanza delle aree naturali nella piana nella prevenzione della salute del territorio e delle persone diventano quindi sostanza determinante la lotta che continua nel percorso del No Aeroporto, No Inceneritore ed anche la dimensione ludica di coinvolgimento delle giovani generazioni sostanzia la necessità di preparare e prepararsi ad acquisire elementi utili a promuovere azioni a difesa della Piana, motivata razionalmente oltre che sentita emotivamente. Fiori colorati sono le orchidee che nascono spontanee, è l’aloe che attraverso le sue proprietà naturali lenisce il dolore curando le ferite; il nostro territorio malato ha bisogno di una cura, cura che richiede conoscenza, consapevolezza, coerenza di prassi; il nostro territorio può tornare a darci salute, solo se sapremo prevenire danni più gravi, alleggerendo i carichi derivanti dall’azione dell’essere umano, capace di sfruttare la natura, fino quando non torni a ricordarsi che la natura stessa ha bisogno di essere liberata e resa disponibile, perché non è dall’asfalto, ma è dal letame che nascono i fiori… L’appello alla Politica, con sguardo rivolto alle prossime elezioni regionali, continuerà nei prossimi giorni: attesi nuovi momenti di confronto sui temi, le associazioni firmatarie il Protocollo dovranno essere sentinelle attente a leggere i programmi ed interrogare le persone candidate in merito alla conversione delle parole dentro proposte coerenti con una visione di sviluppo sostenibile; è da questo territorio che sono partiti ormai da tempo i primi cortei contro le “banche dei fumi”, denunciando gli interessi dietro la costruzione di opere non solo inutili, ma dannose per la salute. Dalla piana l’appello ad associazioni e persone ad essere dentro la co-progettazione e la co-programmazione partecipata.   Emanuela Bavazzano Immagini della giornata CONOSCERE E SVILUPPARE IL PARCO AGRICOLO DELLA PIANA Intervento clowncare con i bambini alla festa del Parco Agricolo della Piana Paolo Mazzinghi