Le case-lavoro, parcheggi di esseri umani
Questa mattina una delegazione di Radicali Italiani e Radicali Cuneo ha visitato
la Casa-Lavoro di Alba, uno dei cinque istituti di questo tipo in Italia.
«La particolarità di queste strutture è inquietante: non ospitano persone
condannate per un reato, ma individui giudicati “socialmente pericolosi” –
dichiarano Patrizia De Grazia e Lorenzo Roggia, tesoriera nazionale di Radicali
Italiani e tesoriere di Radicali Cuneo –.
Ogni anno il magistrato di sorveglianza decide, spesso in base a criteri
arbitrari, se possano tornare in libertà. Il risultato è un vero e proprio
parcheggio di esseri umani: luoghi che non si chiamano carceri, ma ne
riproducono le logiche, con ancora meno garanzie.
Internati provenienti da lunghi periodi in Alta Sicurezza convivono con persone
affette da gravi problemi psichiatrici o da tossicodipendenze, in un contesto
che non consente né cura né reinserimento lavorativo. La frustrazione è
altissima – proseguono –: molti non sanno se e quando usciranno, non hanno
legami con il territorio né rapporti familiari stabili.
Le Case-lavoro finiscono così per diventare “non-luoghi”, dove individui sono
esclusi dal diritto e il diritto stesso non li tutela. In questo clima di
ostilità e disillusione, anche per agenti e operatori lavorare diventa
difficilissimo. Case-lavoro che non sono case e non offrono lavoro non solo non
risolvono nulla, ma producono nuovi e più gravi problemi – concludono.
Redazione Italia