Le librerie africane custodi di cultura e memoria che resistono nel tempo
Nel continente resistono e fioriscono librerie universitarie e non solo, capaci
di resistere al mercato centralizzato dei libri. Custodi della memoria e del
sapere dell’Africa, questi spazi non vendono solo libri, ma sono spazi culturali
vivi ed eterogenei.
In un mondo editoriale sempre più digitale e centralizzato, ci sono librerie
universitarie e piccole realtà indipendenti, situate in Paesi diversi
dell’Africa, capaci di resistere nel tempo.
Una di queste si trova a Ibadan, in Nigeria, una città che ha costituito un
importante polo culturale negli anni Sessanta, il Mbari Mbayo Club. Un luogo
dove pensatori e intellettuali come Chinua Achebe, Wole Soyinka, JP Clark,
Christopher Okigbo, Uche Okeke, Bruce Onobrakpeya, Mabel Segun e il
sudafricano Es’kia Mphahlele si riunivano e scambiavano idee. Ibadan è stata la
prima città della Nigeria, nel 1948, ad avere un’università. Ed è proprio
nell’università della città che resiste ancora oggi uno scrigno importante per
la conservazione e la promozione intellettuale del Paese.
La libreria universitaria, riporta un approfondimento pubblicato su The
Conversation, è infatti oggi un luogo vivo, ricco di libri e iniziative, un polo
culturale che testimonia la vivacità intellettuale del Paese nella storia e
nella contemporaneità. Questo spazio non vende solo libri, ma possiede un
archivio, una tipografia ed è impegnato nel promuovere, diffondere e conservare
libri, riviste e pubblicazioni nigeriane. Un polo che resiste alla
centralizzazione del mercato librario dei giganti europei e americani.
La vita intellettuale africana resiste e non solo in Nigeria. Altre piccole
realtà come questa si trovano sparse nel continente, tante piccole fiammelle di
luce che accendono la speranza per il futuro. Molto simile alla libreria
universitaria di Ibadan è la libreria dell’Università di Harare, in Zimbabwe.
Conserva e promuove testi accademici, poesia e narrativa africana.
Spostandoci in Ghana, una di queste è sicuramente la libreria indipendente EPP
Bookshop ad Accra e Kumasi. Fondata nel 1991 da Gibrine Adam, all’epoca autore
emergente, oggi è considerata la più grande del Paese. E’ noto il suo impegno
nel rendere più accessibili testi universitari e scolastici. Muovendoci ancora
più a sud del continente, a Johannesburg (Sudafrica) troviamo il Kalamazoo
Bookstore, piccola libreria dal forte impegno culturale, riferimento per
scrittori, intellettuali, docenti e studenti.
Africa Rivista