Porto di Livorno: migliaia in piazza per la Palestina
Occupato il Varco Fortezza : 11 settembre assemblea, 15 settembre in arrivo nave
con armi
Raccogliendo l’appello dei portuali Calp e USB di Genova e del Gruppo Autonomo
Portuali di Livorno, la nostra organizzazione sindacale promuovendo, insieme ad
altre realtà Livornesi che si riconoscono dentro la sigla “Livorno per la
Palestina”! (ex Caserma Occupata, Gap, Associazione Livorno Palestina e altri)
la grandissima manifestazione di ieri, venerdì 5 settembre, ha annunciato lo
sciopero generale immediato in caso di assalto della Global Sumud Flottilla.
Nel porto di Livorno, come negli altri porti Italiani a partire da Genova, USB
fa appello a tutta la cittadinanza, alle associazioni, comitati, istituzioni e
singoli cittadini, a partecipare ed essere presenti in massa. La copertura di
sciopero sarà per tutti i settori grazie alla proclamazione nazionale che USB ha
già annunciato.
Livorno ha risposto in massa all’appello animando una delle manifestazioni più
grandi degli ultimi tempi che è terminata con l’occupazione del varco Fortezza.
In quella occasione, insieme alle altre realtà organizzatrici, abbiamo lanciato,
anche per Livorno, lo sciopero immediato in caso di assalto alla Global
Flottilla e il blocco del porto di Livorno. In questo senso vogliamo ricordare
che esiste un’assemblea unitaria cittadina ed un percorso condiviso e le
proposte di iniziative estemporanee lanciate in solitaria da altre
organizzazioni sindacali dovranno tenere conto e rispettare i percorsi già
avviati.
Giovedì 11 settembre dalle ore 12 alle ore 14 ci sarà una prima assemblea di
lavoratori davanti al Varco Valessini.
Come già ribadito il nostro è un appello a tutta la cittadinanza ad unirsi a
questa battaglia di civiltà e di solidarietà. Nei prossimi giorni, dopo le
dovute assemblee operative, comunicheremo il luogo del concentramento. Per
quanto riguarda le possibili date stiamo mantenendo contatti quotidiani con i
portuali USB imbarcati nella flottiglia in modo da coordinarci con le altre
realtà Italiane ed Europee.
Ma il Genocidio in Palestina non è l’unico tema. Siamo di fronte ad un contesto
di guerra permanente e ad un serio rischio di conflitto generalizzato anche in
Europa. Nel nostro porto, il 15 settembre dovrebbe arrivare una nave americana
carica di mezzi militari ed armi. Anche in questa occasione, siamo assolutamente
convinti che Livorno e i suoi lavoratori debbano mobilitarsi con un segnale
chiaro. Il nostro porto non deve essere complice della guerra e del riarmo.
Ci fa piacere che altri sindacati come la CGIL, dopo anni di silenzio, abbiano
deciso di mobilitarsi su queste tematiche. Invitiamo però, i suoi dirigenti, a
non strumentalizzare questo percorso popolare nato spontaneamente dal basso.
Usb Livorno
Unione Sindacale di Base