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Hasbara in crisi: Israele investe milioni per rilanciare la sua immagine
L’analista Munir Dahir, il mese scorso, su Yediot Ahronot ha tracciato un quadro a tinte fosche della hasbara, la diplomazia pubblica condotta dal governo e dalle istituzioni durante i due anni di offensiva israeliana a Gaza. Secondo Dahir, si sarebbe rivelata un fallimento totale la strategia di pubbliche relazioni e […] L'articolo Hasbara in crisi: Israele investe milioni per rilanciare la sua immagine su Contropiano.
Salari, redistribuzione, carovita. Tre priorità contro il governo delle disuguaglianze
Ora che anche autorevoli istituti come l’ISTAT e la Banca d’Italia hanno chiarito che la nuova legge di Bilancio non servirà a proteggere il nostro potere d’acquisto e che gli interventi sull’IRPEF andranno a beneficio delle classi di reddito più alte, cioè quelle con redditi pari o superiori ai 50mila […] L'articolo Salari, redistribuzione, carovita. Tre priorità contro il governo delle disuguaglianze su Contropiano.
Un governo di contafrottole
Che i governanti di tutto il mondo, nessuno escluso, amino “abbellire” i risultati della propria azione, è indubbio. Il problema è “quanto” quei risultati siano distanti dalla “narrazione”, e soprattutto quanto questa distanza può essere misurata dagli elettori. In poche ore il governo Meloni ha preso due “musate” di rara […] L'articolo Un governo di contafrottole su Contropiano.
Convegno | Anni di guerra: menzogne, verità, scintille – di Effimera
Effimera.org organizza per il 15 novembre 2025, al C.S. Cantiere a Milano, Viale Monterosa, 84, un convegno dal titolo: ANNI DI GUERRA: MENZOGNE, VERITÀ, SCINTILLE. L’incontro si terrà a partire dalle 10 sino alle 19. Pubblichiamo il documento di indizione che illustra i temi che verranno trattati e i nomi dei relatori e delle [...]
Google ha stretto un accordo da 45 milioni di dollari con l’ufficio di Netanyahu per insabbiare la carestia a Gaza
Tel Aviv – Presstv. Google sta conducendo una campagna da 45 milioni di dollari per conto dell’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, con l’obiettivo di rafforzare la propaganda del regime sulla sua brutale guerra nella Striscia di Gaza assediata e minimizzare i rapporti sulla fame nell’enclave palestinese, secondo quanto riportato. In un’inchiesta pubblicata mercoledì, Drop Site News ha rivelato che Google è impegnata in un contratto semestrale da 45 milioni di dollari con l’ufficio di Netanyahu, nel tentativo di diffondere e amplificare la narrazione del suo gabinetto e minimizzare la crisi umanitaria nella Striscia devastata dalla guerra. Firmato a fine giugno, l’accordo descrive Google come un “ente chiave” nel sostenere la strategia di pubbliche relazioni di Netanyahu, lanciata poco dopo che Israele aveva bloccato l’ingresso nella Striscia palestinese di cibo, medicine, carburante e altri aiuti umanitari, il 2 marzo, suscitando preoccupazione tra i legislatori israeliani per un possibile contraccolpo dell’opinione pubblica. All’epoca, un portavoce dell’esercito aveva osservato che le autorità avrebbero potuto lanciare una campagna digitale “per spiegare che non c’è fame e presentare i dati”. Da allora, annunci sponsorizzati da Israele hanno circolato ampiamente, negando i ripetuti rapporti di carestia a Gaza. Questi annunci, gestiti tramite YouTube e la piattaforma Display & Video 360 di Google, includono un video del ministero degli Esteri israeliano che afferma: “A Gaza c’è cibo. Qualsiasi altra affermazione è una menzogna”, visualizzato oltre sei milioni di volte, in gran parte grazie alla promozione a pagamento. Secondo documenti ufficiali, tali iniziative sono descritte come “hasbara”, un termine ebraico spesso tradotto come “propaganda”. Oltre a Google, i registri indicano che Israele ha stanziato anche 3 milioni di dollari per annunci con la piattaforma statunitense X e 2,1 milioni di dollari con la società franco-israeliana Outbrain/Teads. L’anno scorso, WIRED ha riportato campagne simili contro le Nazioni Unite e le autorità di Gaza, tra cui una pubblicità che accusava l’organismo mondiale di “sabotaggio deliberato” degli aiuti e promuoveva la controversa Fondazione Umanitaria per la Gaza, sostenuta dagli Stati Uniti. Questo mentre le condizioni umanitarie a Gaza continuano a peggiorare: il ministero della Salute di Gaza ha riportato che solo ad agosto 185 persone, tra cui 12 bambini, sono morte di fame — il bilancio mensile più alto dall’inizio della guerra genocida del regime sul territorio palestinese nell’ottobre 2023. Settanta di questi decessi si sono verificati dopo che il sistema IPC (Integrated Food Security Phase Classification) sostenuto dall’ONU aveva ufficialmente dichiarato lo stato di carestia a Gaza. Secondo le autorità sanitarie, oltre 43.000 bambini sotto i cinque anni soffrono ora di malnutrizione, insieme a 55.000 donne incinte o in fase di allattamento. Questi numeri evidenziano il profondo aggravarsi della crisi umanitaria, nonostante gli sforzi del regime israeliano di negarne o minimizzarne la portata. La guerra genocida di Israele contro Gaza ha finora ucciso almeno 63.746 palestinesi e ne ha feriti 161.245, ha dichiarato il ministero della sanità. Traduzione per InfoPal di F.L.