Il paradosso degli aerei diventati meno costosi dei treni
E’ ormai noto che l’1% della popolazione più ricca del pianeta inquina il doppio
della metà più povera e che il singolo volo di un jet privato per poche ore
inquina quanto tutti gli spostamenti di 4 persone in un anno. Una situazione che
richiederebbe di prendere in seria considerazione quelle proposte tese ad
abolire o a ridurre drasticamente l’utilizzo dei jet privati. Ma, al di là
dell’uso smodato che dell’aereo viene fatto dai più abbienti, da qualche tempo
il suo uso si sta sempre più diffondendo tra tutti i cittadini, soprattutto
grazie a tariffe sempre più economiche, fino ad arrivare al paradosso che ormai
l’aereo è meno costoso del treno.
I voli aerei emettono in media 5 volte più CO₂ per passeggero per chilometro
rispetto ai treni. Se confrontati con i sistemi ferroviari che utilizzano
energia elettrica 100% rinnovabile, il loro impatto può essere oltre 80 volte
superiore. Si dovrebbe, di conseguenza, rendere il treno l’opzione più
economica, non quella più svantaggiosa. Nel mezzo dell’ennesima estate segnata
da eventi climatici estremi come incendi, ondate di calore e alluvioni che
stanno colpendo il nostro continente, un nuovo rapporto di Greenpeace Europa
centro-orientale (CEE) denuncia, invece, il fallimento del sistema di trasporti
europeo, in cui i voli aerei, nonostante il loro enorme impatto climatico, sono
più economici dei viaggi in treno. E ciò accade grazie ai privilegi fiscali di
cui godono le compagnie aeree: in più della metà delle tratte analizzate da
Greenpeace costa meno viaggiare in aereo che in treno, addirittura fino a 26
volte meno.
Il rapporto esamina 142 tratte in 31 Paesi europei, mostrando che i voli sono
mediamente più economici dei treni sul 54% delle 109 tratte transfrontaliere
analizzate. In Italia la situazione è anche peggiore: nelle 16 tratte
internazionali che riguardano il nostro Paese, viaggiare in aereo è mediamente
meno costoso che usare il treno nell’88% dei casi, ponendo l’Italia al quarto
posto nella classifica dei Paesi europei in cui l’aereo è più economico del
treno. A ciò si aggiunge spesso anche una grande differenza di prezzo: viaggiare
da Lussemburgo a Milano costa quasi 12 volte di più in treno che in aereo, da
Barcellona a Londra fino a 26 volte di più. “Anche se la crisi climatica
peggiora, sottolinea Federico Spadini della campagna Clima e trasporti di
Greenpeace Italia, il sistema dei trasporti europeo continua a favorire il mezzo
di trasporto più inquinante, con prezzi dei voli assurdamente bassi rispetto a
quelli dei treni, che sarebbero molto più sostenibili. Questa situazione non è
dovuta a questioni di efficienza, ma all’inerzia politica europea che consente
alle compagnie aeree di godere di privilegi fiscali ingiusti che sfavoriscono il
trasporto ferroviario a spese del clima del pianeta”.
Il costo ambientale di questo sistema truccato è enorme: eppure, le tariffe
aeree artificialmente basse continuano a spingere i viaggiatori a scegliere
l’aereo, con le compagnie aeree low cost che dominano il mercato grazie a prezzi
sleali. Infatti, mentre le compagnie aeree non pagano né l’imposta sul cherosene
né l’IVA sui voli internazionali, le ferrovie devono pagare le imposte
sull’energia, l’IVA ed elevati pedaggi ferroviari. “Ogni tratta in cui l’aereo è
più economico del treno, dichiara ancora Spadini, è un fallimento politico:
l’Europa deve rendere il treno l’opzione più economica, anziché quella più
svantaggiosa perché meno finanziata. Per questo chiediamo all’Unione europea e
ai governi nazionali di porre fine alle agevolazioni fiscali per il settore
aereo, di investire sulla rete ferroviaria e di introdurre “biglietti climatici”
a prezzi accessibili e facili da utilizzare. Le risorse economiche per cambiare
il sistema dei trasporti si potrebbero ricavare da una tassazione adeguata del
settore aereo, dei super-ricchi e delle aziende più inquinanti come quelle dei
combustibili fossili. Servirebbe solo la volontà politica dei leader europei”.
Qui il Rapporto (in inglese):
https://greenpeace.at/uploads/2025/08/greenpeace-analysis-flight-vs-trains-2025.pdf.
Giovanni Caprio