Equalafesta 2025, radici e speranza
Quest’anno Equalafesta, il tradizionale appuntamento di fine agosto al Boschetto
di Germignaga (Varese), è stata graziata da un fine settimana di sole splendente
in mezzo a continui temporali, con laboratori, stand di associazioni e di
produttori locali, incontri, musica dal vivo e ottimo cibo.
Il titolo scelto, “Radicati nel futuro”, invita a guardarsi indietro alla
ricerca delle nostre radici come individui, comunità e popoli, per poi guardare
avanti, al futuro, con un senso di unione e comunità, con forza e speranza.
Il tema ha attraversato tutta la festa, a partire dal laboratorio artistico
esperienziale per adulti e bambini del pomeriggio di sabato 30 agosto. Con
l’aiuto di musiche rilassanti e ispiratrici, dell’immaginazione, della curiosità
e di una capacità artistica che molti hanno scoperto di possedere senza saperlo,
ognuno dei partecipanti ha disegnato un albero o un fiore di sua scelta,
utilizzando l’ampia offerta di pastelli, colori a tempera, gessetti, carta e
nastri da incollare. Alla fine tutti i disegni sono stati disposti su un lungo
telo verde per formare un bosco variegato e variopinto e uniti tra loro per
ricordare la lezione fondamentale che ci viene dal mondo vegetale: in natura
tutto è collegato e le piante sono la rappresentazione vivente di come coniugare
solidità, flessibilità e collaborazione.
Dopo un’ottima cena dal gusto equo-etnico-locale, la prima serata della festa si
è conclusa con la musica dal vivo dei Faya Freedom e degli Hierbamala.
Domenica 31 agosto il boschetto si è riempito degli stand delle associazioni e
dei produttori locali.
La giornata si è aperta con una lezione di yoga e nel pomeriggio si è continuato
con un altro momento dedicato alle radici. Storie di iniziative passate,
presenti e future raccontate da realtà vive come il GIM, organizzatore di
Equalafesta e attivo in tanti progetti sociali e solidali in Africa, Ekonè, con
la sua bottega del commercio equo e solidale, il CAST – Centro per un
Appropriato Sviluppo Tecnologico, con una lunga storia di interventi in Paesi
lontani e progetti locali come il Festival del Futuro Sostenibile, Pressenza e
la Cooperativa Ballafon, impegnata nell’accoglienza, l’inclusione e
l’integrazione delle persone migranti. Il bravissimo vignettista Francesco
Castelli ha accompagnato ogni racconto con un disegno che esprimeva in modo
sintetico la “mission” di ogni associazione.
Equalafesta non ha voluto dimenticare le grandi tragedie di questo momento e in
particolare l’intollerabile genocidio in atto a Gaza. Il Tavolo per la Pace
dell’Alto Verbano, presente con un suo stand, ha esposto cartelli su azioni
concrete come le campagne di boicottaggio dei prodotti israeliani, mentre per
tutta la festa sono state disponibili le lattine di Gaza Cola. La giornata di
domenica si è conclusa con un ottimo aperitivo e con un gesto simbolico di
vicinanza: si è formato un grande cerchio per eseguire una serie di danze
palestinesi, seguite da danze di altri Paesi accompagnate da musica dal vivo con
fisarmonica, cornamusa, chitarra, mandolino, flauto, percussioni e voce.
Foto di Thomas Schmid
Anna Polo