Il Tavolo della Pace di Rovigo contro tutte le guerre e per la tutela dei diritti umani
Piazza Vittorio Emanuele II – Rovigo
Venerdì di giugno 6-13.20-27 dalle 19 alle 19.30
Un momento di presenza silenziosa, per le vittime civili di Gaza e per chiedere
un cessate il fuoco immediato
Piazza Matteotti – Rovigo
Venerdì di luglio 4-11-18-25 dalle 19 alle 19.30
Venerdì di agosto 1-8-22-29 dalle 19 alle 19.30
Un presidio sonoro scandito dal suono delle sirene e interventi liberi. Per le
vittime civili di Gaza e per chiedere un cessate il fuoco immediato.
È iniziato a giugno il sit-in per la Palestina a Rovigo, organizzato dal Tavolo
della Pace contro tutte le guerre e per la tutela di tutti i diritti umani.
La decisione è stata presa per l’inerzia dei nostri governanti, sia nazionali
che locali nel diffondere informazioni su quello che sta succedendo in
Palestina. La maggioranza dei media non riportano ciò che sta succedendo a Gaza
e in tutta la Palestina.
Al Tavolo partecipano una quarantina di associazioni che hanno a cuore la pace e
i diritti umani e la sua presa di posizione è stata netta. Questa solidarietà
nasce dall’esigenza di essere presenti, una volta alla settimana, per dimostrare
la vicinanza ad un popolo martoriato che sta subendo un’oppressione da molti
anni. I mass media comunicano solo il fatto che sta succedendo e non cosa si
potrebbe fare per bloccare questo “genocidio” di persone inermi. La parola pace
si sente nominare molto poco, mentre si parla molto di riarmo.
Il menefreghismo del nostro Occidente è palese; non si vede via d’uscita, solo
parole, parole, parole, o incontri che non portano a nulla di fatto, mentre le
vittime innocenti aumentano di giorno in giorno.
Ha fatto bene anzi il cardinale Matteo Maria Zuppi a leggere i nomi dei bambini
uccisi a Gaza a Monte Sole, teatro nel 1944 di uno più atroci eccidi compiuti
dalle truppe naziste in Italia, in cui morirono circa 770 civili, ricordando
l’appello per la pace del Papa: «Ciascuna vittima di ogni conflitto e
particolarmente i bambini non sono mai semplicemente un numero, ma un volto, un
nome e una storia».
Nei nostri sit-in si raccontano le loro storie, la loro capacità di sopravvivere
in uno spazio desolante come sono oggi Gaza e tutte le città palestinesi sotto
assedio.
Recitare una poesia di un poeta palestinese è importante, vitale e ci fa
conoscere la loro cultura, la loro dignità, il loro vivere quotidiano in un
Paese che non ha mai avuto il permesso di chiamarsi tale.
Con questi incontri di solidarietà cerchiamo di mettere in luce la loro forza
vitale e imprimere in noi un desiderio che tutto possa finire. Non ci resta che
resistere al male e all’indifferenza, ma sappiamo anche che la forza che
mettiamo in queste azioni è una forza solidale e unita a tante altre forze e può
darci la speranza che possa succedere qualcosa.
Remo Agnoletto (Presidente Associazione Centro Documentazione Polesano, che fa
parte del Tavolo della Pace contro tutte le guerre e per la tutela di tutti i
diritti umani di Rovigo).
Redazione Italia